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venerdì 5 maggio 2017

Matteo, Capitolo 6, Versetto 16



Quando poi digiunate non diventate, come gli ipocriti, tristi: sfigurano infatti i loro volti affinché appaia agli uomini che essi digiunano. In verità vi dico che hanno ricevuto la loro ricompensa.

Crisostomo: Poiché è forte quella preghiera che è fatta con spirito umile e cuore contrito, mentre chi gode dei piaceri non può avere uno spirito umile e un cuore contrito, è chiaro che la preghiera, senza il digiuno, è gracile e debole; e cosi per chiunque vorrà pregare per qualche necessità il digiuno è un aiuto alla preghiera […]. Il Signore sapeva infatti che la vanagloria procede da ogni bene, e cosi comanda di tagliare la spina della vanagloria, che nasce in terra buona, affinché non soffochi il frutto del digiuno. Ora, non può accadere che non sia notato chi digiuna, ma è meglio che il digiuno mostri te piuttosto che tu il digiuno. D’altra parte non può accadere che sia ilare chi digiuna; per questo non ha detto: non siate tristi, ma non diventate tristi; infatti coloro che appaiono pallidi per qualche impostura non sono tristi, ma lo diventano; chi invece è triste naturalmente per un assiduo digiuno non diventa triste, ma lo è veramente.

Gregorio: Essi impallidiscono, tremano di debolezza, fanno sentire dei sospiri che erompono dai loro petti, e in tutta questa pena non pensano che alla stima degli uomini. 

Agostino: In questo campo bisogna notare che la vanità si può trovare non solo nella pompa e nel lusso, ma anche nell’apparenza del dolore, ed è vanità più pericolosa poiché inganna sotto il nome del servizio di Dio. Colui dunque che ricerca troppo lo splendore della bellezza del corpo e degli abiti o di altri ornamenti, può facilmente essere convinto da questa pompa stessa a seguire il mondo, e non inganna nessuno con l’apparenza della santità. Ma colui che facendo professione di vita cristiana tieni gli occhi degli uomini fissi su di lui con lo spettacolo di una magrezza e squallore straordinari, se lo fa con intenzione e non per necessità, mostrerà con il resto della sua vita se agisce per disprezzo di un lusso superfluo e per qualche ambizione umana.

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