Guardate gli uccelli del cielo, che non seminano e non mietono e non
raccolgono nei granai; e il Padre vostro celeste li nutre. Forse che voi non
valete molto più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può
aggiungere un solo cubito alla sua statura?
Agostino: […] Ciò che il Signore ha detto degli uccelli del
cielo è per non lasciare a nessuno il pensiero che Dio possa abbandonare i suoi
servitori e lasciarli senza il necessario, mostrandoci che la sua provvidenza
si estende anche agli uccelli. Ma non bisogna concluderne che non è Dio che
nutre coloro che lavorano con le mani; infatti non si può nemmeno dire che,
date le parole (Sal 49,15):
<<Invocami nel giorno della tribolazione, e ti salverò>>, l’Apostolo
non dovesse fuggire ma aspettare di essere preso e di essere liberato da Dio
come i tre fanciulli della fornace. Se uno avesse fatto questa obiezione ai
santi nella loro fuga dalla persecuzione, essi avrebbero risposto che non
dovevano tentare Dio, e che Dio, se avesse voluto, li avrebbe salvati come fece
con Daniele nella fossa dei leoni e con Pietro nella prigione, qualora essi non
avessero potuto aiutare se stessi: ma se, avendo reso possibile ad essi la
fuga, essi fuggendo si fossero salvati, sarebbero sempre stati salvati da Dio.
Così i servitori di Dio che possono nutrirsi con il lavoro delle loro mani
risponderanno facilmente a quanti li turbano traendo dal Vangelo l’esempio
degli uccelli che non seminano e non mietono: se noi fossimo impediti da
qualche malattia o da qualche occupazione, egli ci nutrirà come gli uccelli che
non lavorano. Ma potendo lavorare, non bisogna tentare Dio, poiché ciò che
possiamo è dalla sua munificenza che lo abbiamo; e mentre viviamo qui, la
nostra vita e il nostro potere di lavorare vengono dalla sua elargizione, ed è
così che noi siamo realmente nutriti da lui come gli uccelli del cielo.
Girolamo: [..] Bisogna dunque accettare con semplicità che
se gli uccelli, senza impegno e fatica, sono alimentati dalla provvidenza
divina, anche se oggi esistono e domani non esistono più, tanto più lo saranno
gli uomini, a cui è promessa l’eternità.
Ilario: Si può dire anche che sotto questa figura degli
uccelli è portato l’esempio di quegli spiriti impuri che ricevono, per effetto dello
sviluppo dei disegni di Dio, il loro nutrimento senza aver contribuito a
cercarlo o raccoglierlo. Se ci si rapporta a questi spiriti impuri, c’è ragione
di dire: Forse che voi non valete molto
più di loro? Queste parole riguardano la differenza che c’è fra la santità
e la malizia.
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