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martedì 9 maggio 2017

Matteo, Capitolo 6, Versetti 19-21



Non accumulatevi tesori sulla terra, dove la ruggine e la tignola consumano, e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né la ruggine né la tignola consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Dov'è infatti il tuo tesoro, là è anche il tuo cuore.

Crisostomo: Dopo aver eliminato della vanagloria, introduce ottimamente il discorso sul disprezzo delle ricchezze. Infatti nulla fa desiderare le ricchezze quanto la brama della gloria, poiché gli uomini desiderano schiere di servitori e cavalli coperti d’oro e mense d’argento non per trarne utilità o piacere, ma perché ciò si mostrano a molti.

Agostino: Se uno opera per un vantaggio terreno, in che modo sarà puro il cuore che si rotola nella terra? Infatti una cosa si sporca quando si mescola a una natura inferiore, sebbene nel suo genere questa non sia sporca, poiché l’oro si sporca anche se viene mescolato con argento puro; così anche il nostro animo si sporca per la brama delle cose terrene, sebbene la terra nel suo ordine sia pura.

Crisostomo: Poiché prima il Signore non aveva insegnato nulla sull’elemosina o sulla preghiera o sul digiuno, ma aveva solo riprovato la loro simulazione, ora secondo le tre cose suddette introduce tre conseguenze dell’insegnamento, la prima delle quali appartiene all’elemosina, ed è questa: Non accumulatevi tesori sulla terra, dove prima dà il consiglio che l’elemosina vada fatta, in modo che l’ordine dell’esposizione sia il seguente: Quando fai l’elemosina non suonare la tromba davanti a te, e poi segue: Non accumulatevi tesori sulla terra; in secondo luogo mostra quale sia l’utilità che si trae dal fare l’elemosina; in terzo modo mostra che nemmeno il timore di cadere nella povertà deve impedire la volontà di fare l’elemosina.

Rabano: In senso allegorico la ruggine significa la superbia, che oscura la bellezza della virtù. La tignola, che rode nascostamente le vesti, è l’invidia, che lacera il buon proposito e con ciò dissipa la compattezza dell’unità. I ladri sono gli eretici e i demoni, che sono sempre protesi a spogliare dalle cose spirituali.

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