domenica 2 novembre 2025

Marco, Capitolo 12, Versetti 41-44

E sedutosi di fronte al tesoro, guardava in che modo la folla gettava monete nel gazofilacio. E tanti ricchi ne gettavano molte. Venuta però una vedova povera, vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino. E convocati i suoi discepoli disse loro: In verità vi dico che questa povera vedova ha messo più di tutti nel tesoro. Tutti infatti hanno messo quanto sovrabbondava loro; questa invece, nella sua povertà, ha messo tutto quello che aveva, tutto il suo nutrimento.

Beda: Gazofilacio, che deriva dal greco pluylaxe, che significa conservare, e dalla parola persiana gaza, che significa ricchezza, esprimeva il luogo dove si conservavano le ricchezze; e con questa parola si indicava anche l'arca dove si raccoglieva il danaro della folla necessario per l'uso del tempio, e il portico nel quale si conservava. Hai un esempio dei portici nel Vangelo (Gv 8,20): «Queste parole disse nel garofilacio, insegnando nel tempio». Hai anche un esempio dell'arca nel libro dei Re (IV, 12,9): «E il pontefice Ioiada portò un gazofilacio».

Segue: Venuta però una vedova povera, vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino. Beda: Nel calcolo si chiama quadrante la quarta parte di una cosa, o di un luogo, o di un tempo o di un pezzo di moneta. Probabilmente qui con questa parola si esprime la quarta parte di un siclo, o cinque oboli.

Segue: E convocati i suoi discepoli disse loro: In verità vi dico che questa povera vedova ha messo più di tutti nel tesoro. Beda: Dio non guarda l'offerta, ma il peso dell'intenzione; egli non esamina quanto si offre, ma da quale somma lo si prende; per cui aggiunge: Tutti infatti hanno messo quanto sovrabbondava loro; questa invece, nella sua povertà, ha messo tutto quello che aveva, tutto il suo nutrimento.

Girolamo: In senso mistico i ricchi sono coloro che traggono dai tesori del loro cuore le cose nuove e le cose antiche, vale a dire, i segreti misteriosi e senza spiegazione certa della sapienza divina del Nuovo e dell'Antico Testamento. Che cosa è dunque questa povera donna se non io e tutti coloro che mi assomigliano, che mettono ciò che possono e non hanno che dei desideri per ciò che sono incapaci di spiegarvi? Poiché Dio non considera ciò che avete inteso, ma con quali disposizioni voi l'avete inteso. Ora, ciascuno di voi può portare il quadrante, che è un'intenzione ardente, chiamata quadrante poiché è accompagnata da tre cose: il pensiero, la parola e il fatto. Con queste parole: ella ha messo tutto il suo nutrimento, il Salvatore mostra che tutti i piaceri del corpo consistono nel nutrimento, ed è per questo che si dice altrove (Qo 6,7): «Tutto il lavoro dell'uomo è nella sua bocca».

Beda: In senso allegorico i ricchi che mettevano i doni nel gazofilacio designano i Giudei gonfi della giustizia della Legge. La vedova povera designa la semplicità della Chiesa: povera senza dubbio, poiché ha eliminatolo spirito di superbia o di concupiscenza delle cose temporali; vedova poiché Gesù suo sposo ha sopportato per essa la morte. Questa mette nel gazofilacio due monete, poiché porta i doni dell'amore di Dio e del prossimo, o della fede e della preghiera, che sono considerate piccole cose per la fragilità, ma sono accettate a causa della pia intenzione che le ha fatte offrire, e superano tutte le offerte dei giudei superbi. Il giudeo, presumendo di se stesso, mette del suo ciò che è superfluo per farne un'offerta al Signore, mentre la Chiesa mette tutti i suoi averi nell'offerta dei doni; poiché essa riconosce che tutto ciò che è vita in essa non è suo merito, ma dono di Dio.

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