E udì il re Erode (infatti il suo nome era diventato famoso) e dicevano che Giovanni il Battista era risuscitato dai morti, e per questo il potere dei miracoli opera in lui. Altri invece dicevano che era Elia; altri invece dicevano che era un profeta, come uno dei profeti. Udito ciò, Erode disse: Quel Giovanni che ho fatto decapitare è risorto dai morti.
Crisostomo: Questo Erode era il figlio del primo Erode, sotto il quale Giuseppe aveva condotto Gesù in Egitto. Matteo invece lo chiama tetrarca, e anche Luca, in quanto comandante sulla quarta parte del regno di suo padre, che dopo la sua morte i Romani avevano diviso in quattro parti. Marco lo chiama re, o per un'abitudine che aveva lasciato il governo di padre, o per accondiscendere a un suo desiderio.
Beda: Impariamo quanto grande fosse l'invidia dei Giudei: dicevano infatti che Giovanni, di cui è detto (Gv 10,41) che «non fece alcun segno», era potuto risorgere dai morti, pur non avendo alcuna testimonianza; e invece non vollero credere, malgrado la testimonianza degli Angeli e degli Apostoli, che Gesù era risuscitato, ma preferirono pensare che era stato rubato di nascosto. Dicendo che Giovanni era risuscitato dai morti e che operava miracoli, ebbero una giusta idea della risurrezione, poiché i santi dopo la risurrezione avranno una potenza più grande di quella che ebbero durante la vita terrena.
Segue: altri invece dicevano che era un profeta, come uno dei profeti. Crisostomo: Ciò mi sembra riferirsi perfettamente a quella predizione di Mosè (Dt 18,15): «Il Signore susciterà di mezzo a voi un Profeta». E giustamente. Ma poiché essi non volevano confessare apertamente che egli era il Cristo, si servivano della parola di Mosè, velando il loro sospetto sulla divinità di Cristo per timore dei loro superiori.
Teofilatto: Erode, sapendo che senza motivo aveva fatto uccidere Giovanni che era giusto, credeva che fosse risuscitato dai morti, e che in base alla risurrezione avesse ricevuto l'attività dei miracoli.
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