Aleksander Sirdani, nato a Boga nel nord dell’Albania, fu ordinato sacerdote nel 1916 ed esercitò il ministero in vari paesini sulle montagne di Scutari. Come molti sacerdoti albanesi, trascrisse le fiabe e le tradizioni popolari in raccolte organiche e compose poesie, anche di soggetto religioso. Il 26 luglio 1948, in occasione della festa di sant’Anna, pronunciò un’omelia che faceva velatamente riferimento alla situazione politica: venne quindi arrestato il giorno seguente. Condotto nel carcere di Koplik, subì numerose torture, culminate con la morte: fu soffocato nel pozzo nero del carcere. Compreso nell’elenco di 38 martiri uccisi sotto il regime comunista in Albania, capeggiati dal vescovo Vincenzo Prennushi, è stato beatificato il 5 novembre 2016 nella piazza davanti alla cattedrale di Santo Stefano a Scutari.
Nessun commento:
Posta un commento