E andava per i villaggi intorno insegnando. E chiamò i dodici, e cominciò a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti immondi. E comandò loro di non portare nulla lungo la via se non un bastone, né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; ma calzati i sandali non indossassero due tuniche. E diceva loro: in qualsiasi casa entrerete, rimanete lì finché non ve ne andiate. E chiunque non vi riceverà né vi ascolterà, uscendo di là scuotete la polvere dai vostri piedi in testimonianza contro di loro. E uscendo predicavano che facessero penitenza, e scacciavano molti demoni e ungevano con olio molti malati e li guarivano.
Tofilatto: Il Signore predicava non solo nelle città, ma anche nei villaggi, per insegnarci a non disprezzare ciò che è piccolo e a non cercare sempre le grandi città, ma a seminare la parola di Dio nei borghi oscuri e disprezzati.
Beda: Il Signore, benigno e clemente, non invidia ai suoi servi e discepoli la loro potenza, e come egli aveva guarito ogni languore e infermità, così dona il potere di guarire agli stessi Apostoli. Ma c'è molta differenza fra il dare e ricevere: il Signore, quando agisce, agisce con la potenza di Signore, mentre i discepoli, in ciò che fanno, confessano la loro debolezza e la potenza del Signore dicendo (At 3,6): «Nel nome del Signore alzati e cammina».
Teofilatto: Manda poi gli Apostoli a due a due affinché siano più pronti: poiché, come dice il Qoèlet (4,9): «E' meglio essere due insieme piuttosto che uno solo». Se poi ne avesse mandati più di due, il numero non sarebbe stato sufficiente per percorrere tutti i villaggi.
Gregorio: Manda due discepoli nella predicazione poiché due sono i precetti della carità, cioè l'amore di Dio e del prossimo, e la carità non può esserci se si è in meno di due. Con ciò dunque ci fa capire che chi non ha carità verso l'altro non può in alcun modo ricevere l'ufficio della predicazione.
Beda: La fiducia del predicatore in Dio deve essere così grande che egli sia certo che il necessario alla vita non gli mancherà, sebbene egli non possa occuparsene. Egli non deve preoccuparsi delle cose eterne meno di quanto non di quanto non si preoccupi di procurarsi quelle temporali.
Crisostomo: Il Signore diede loro questo precetto anche perché alla loro vista i popoli comprendessero quanto fossero elevati al di sopra delle ricchezze.
Agostino: Matteo, facendo seguire queste parole del Signore (10,10): «Perché l'operaio è degno del suo salario», ci fece capire perché il Signore non volle che avessero o portassero nulla con loro. Non è perché non esistono alcune cose necessarie alla vita, ma perché egli li inviava in modo che i credenti ai quali si predicava il Vangelo avessero da fornire loro il necessario. Per cui appare che il Signore non ha voluto, con queste parole, dare un ordine formale ai suoi discepoli di non avere per vivere se non ciò che fornivano loro i fedeli, ma che egli ha voluto dare loro se non il potere di agire così, e la convinzione che era per loro un diritto: è ciò che mostra l'Apostolo vivendo del lavoro delle sue mani.[...]
Segue: E chiunque non vi riceverà né vi ascolterà, uscendo di là scuotete la polvere dai vostri piedi in testimonianza contro di loro. Teofilatto: Il Signore ordina loro di agire così per mostrare che essi hanno percorso per loro una lunga strada e che la loro fatica è stata inutile per loro; oppure che essi non vogliono ritenere nulla di quella casa, nemmeno la polvere, e che essi la scuotono affinché sia una testimonianza e un'accusa contro di loro.
Crisostomo: Marco è il solo a riferire che essi ungevano con olio, ma Giacomo, nella lettera canonica, dice qualcosa di simile. L'olio infatti cura le fatiche ed è causa di luce e di ilarità. L'olio significa poi l'unzione della misericordia di Dio, la cura dell'infermità e l'illuminazione del cuore, tutte cose che la preghiera opera. Teofilatto: Significa anche la grazia dello Spirito Santo, mediante la quale si passa dalle fatiche alla gioia spirituale. Beda: E' ciò che stabilisce che questo costume della Chiesa, di ungere con l'olio consacrato da una benedizione pontificale gli indemoniati e i malati, viene dagli Apostoli stessi.
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