dalla Lettera 148.
☩
Per la tua casa devi
spendere ogni energia, riservandoti però qualche momento di respiro
per l’anima. Trovati un posticino adatto, alquanto discosto dal
viavai familiare, dove tu possa raccoglierti come in un porto dopo
tutto il trambusto tempestoso degli affari domestici, e dove possa
comporre in intima tranquillità le mareggiate dei pensieri che ti
agitavano nella vita esteriore. Lì devi applicarti alla Scrittura
divina, prendere e riprendere a pregare a vari intervalli, pensare
alle realtà future con costanza e intensità. Quanto, di tutto
questo? Quel tanto che tutte le occupazioni del tempo che ti resta
possano trovar adeguato compenso in questo riposo dell’anima. E non
te lo dico, questo, per rubarti ai tuoi di famiglia; anzi, è appunto
perché tu possa pensare e riflettere, in quei momenti, a come
dovresti comportarti verso i tuoi.
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