venga il tuo regno,
Agostino: Ciò non è detto nel senso che adesso non regni
anche in terra, e non abbia sempre regnato in essa. Venga dunque va inteso nel senso che sia manifestato agli uomini. A
nessuno infatti sarà lecito ignorare il regno di Dio quando il suo Unigenito
non solo intelligibilmente, ma anche visibilmente verrà a giudicare i vivi e i
morti. Ora, il Signore insegna che il giorno del giudizio si avrà quando il
Vangelo sarà stato predicato presso tutti i popoli, cosa che appartiene alla
santificazione del nome di Dio.
Girolamo: Oppure in generale chiede per il regno di tutto il
mondo, affinché il diavolo cessi di regnarvi; oppure affinché in ciascuno regni
Dio, e non regni il peccato nel corpo mortale degli uomini.
Cipriano: Anche Cristo spesso può essere il regno di Dio,
che ogni giorno desideriamo che venga, e il cui avvento auspichiamo che si
realizzi presto: infatti, essendo egli la risurrezione poiché in lui
risorgiamo, si può intendere che sia il regno di Dio poiché in lui regneremo. Opportunamente
poi chiediamo il regno di Dio, cioè quello celeste, poiché c’è anche un regno
terreste. Ma chi ha già rinunciato al mondo è più grande dei suoi onori e del
suo regno; e così chi si dedica a Dio e a Cristo non desidera i regni terreni,
ma quelli celesti.
Agostino: Quando poi si chiede che venga il regno, che cosa chiedono quelli che sono già santi se non
di perseverare in quella grazia che è già stata loro data? Infatti il regno di
Dio non viene in altro modo se non essendo donato a quelli che perseverano sino
alla fine.
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