Pasqua è la festa delle feste, la gioia completa dei
cristiani.
La grande preghiera di
ringraziamento, nella parte centrale della Messa, dirà fin dalle prime parole
del prefazio il motivo incomparabile di questa gioia: se è giusto lodare Dio in
tutti i tempi, lo è maggiormente in questo giorno in cui Cristo, nostra pasqua,
immolato per espiare i peccati del mondo, ci ha ridonato la vita con la sua
morte e la sua resurrezione. Pasqua vuol dire distruzione del peccato, riacquisito
nella vita divina, vittoria sulla morte, promessa della resurrezione anche per
il nostro corpo. Di fronte a questa realtà ogni tristezza deve scomparire.
<< Hæc dies quam fecit
Dóminus: ecco il giorno che fece il Signore>>. Durante tutta l’ottava,
canteremo la gioia di questo giorno incomparabile che ci apre l’eternità. Ogni
domenica ne sarà come un ricordo, e di domenica in domenica, di anno in anno,
le pasque di questa terra ci condurranno verso il giorno benedetto in cui
Cristo ritornerà, secondo la sua promessa, pieno di gloria per introdurci con
lui nel regno del Padre.
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