Quando dunque fai l'elemosina non suonare la tromba davanti a te, come
fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle piazze per essere lodati dagli
uomini; in verità vi dico: hanno ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu
fai l'elemosina non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, affinché
la tua elemosina sia segreta, e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti
ricompenserà.
Crisostomo: Pone tre beni grandi, cioè l’elemosina, la preghiera e
il digiuno, in opposizione a tre mali contro cui il Signore ha intrapreso la
guerra della tentazione: ha combattuto infatti per noi contro la gola nel
deserto, contro l’avidità sopra il monte, contro la vanagloria sopra il tempio.
È infatti l’elemosina che diffonde, contro l’avidità che raccoglie; il digiuno
contro la gola, poiché è ad essa contrario; la preghiera infine contro la
vanagloria, poiché, mentre ogni male nasce da un male, solo la vanagloria
procede da un bene; per cui non viene distrutta dal bene, ma piuttosto nutrita:
quindi non ci può essere alcun rimedio contro la vanagloria al dì fuori della
sola preghiera.
Crisostomo: La tromba è ogni atto o discorso mediante il
quale si dimostra l’ostentazione dell’opera: per esempio, se uno fa l’elemosina
quando vede qualcuno presente, o su richiesta di un terzo, o a una persona più
ragguardevole che può retribuire, altrimenti non la fa. Ma anche se la fa in
luogo segreto col proposito di apparire lodevole, c’è la tromba.
Gregorio: Bisogna però sapere che vi sono alcuni che hanno
la disposizione della santità ma non sono capaci di raggiungere la perfezione:
questi non vanno catalogati fra gli ipocriti, poiché una cosa è peccare per
debolezza e un’altra peccare per astuta simulazione.
Crisostomo: Se dunque vuoi avere chi guardi le cose che fai,
ecco che hai non solo gli Angeli o gli Arcangeli, ma il Dio di tutte le cose.
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