Voi siete la luce del mondo: una città posta sul monte non può rimanere
nascosta, né accendono una lucerna e la pongono sotto il moggio, ma sul
lucerniere, affinché illumini tutti quelli che sono nella casa: così risplenda
la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre opere buone e
glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.
Crisostomo: Come i maestri per il buon comportamento sono il
sale con cui il popolo è insaporito, così con la parola dell’insegnamento sono
la luce con cui gli ignoranti sono illuminati. Ora, la vita buona viene prima
del buon insegnamento, e quindi, dopo che ha chiamati gli Apostoli sale, li
chiama luce, dicendo: Voi siete la luce
del mondo. Oppure perché il sale mantiene la cosa nel suo stato impedendo
che si deteriori, mentre la luce conduce al meglio illuminando. Per cui gli
Apostoli sono detti prima sale per i Giudei e per il popolo cristiano, da cui
Dio è conosciuto e che essi conservano nella conoscenza di Dio, poi luce per le
Genti, che conducono alla luce la vera scienza.
Ilario: La natura della luce e di emettere il suo chiarore e
di diffonderlo in ogni parte, e quando è diffusa in una casa fa scomparire le
tenebre di quella casa. Ora il mondo, posto fuori dalla conoscenza di Dio, era
avvolto dalla notte dell’ignoranza, ed è per mezzo degli Apostoli che si trova
inondato dalla luce dell’insegnamento, e la conoscenza di Dio risplende; e dai
loro piccoli corpi, ovunque essi vadano, la luce è infusa nelle tenebre.
Agostino: Che cosa pensiamo che vogliano dire le parole: e la pongono sotto il moggio? È solamente
questo: che non si accende la lampada per nasconderla, oppure il moggio ha un
significato in se stesso? Mettere la lampada sotto il moggio non indica forse
preferire i vantaggi corporali alla predicazione della verità? Mette allora la
lampada sotto il moggio colui che oscura e copre la parola di un buon
insegnamento sotto le nubi dei beni temporali. E opportunamente il moggio è qui
una figura dei beni temporali, sia perché è una misura, e ciascuno riceverà
secondo la misura che gli avranno meritato le sue azioni temporali, sia perché
i beni temporali che appartengono al corpo vanno e vengono secondo una certa
misura di tempo, il che è significato dal moggio, mentre le cose eterne e
spirituali non sono contenute sotto tali limiti.
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