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domenica 25 dicembre 2016

Matteo, Capitolo 2, Versetti 21-23


Levatosi, prese il bambino e sua madre e venne nella terra di Israele. Udendo però che Archelao regnava in Giudea al posto di Erode suo padre, ebbe paura di andarvi, e avvertito in sogno si ritirò nelle parti della Galilea, e giungendovi abitò in una città che è chiamata Nazareth, affinché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: << Sarà chiamato Nazareno>>.

Glossa: Giuseppe non fu disobbediente all’ammonizione angelica, infatti l’angelo non aveva determinato in quale luogo della terra di Israele; così che, per il fatto che Giuseppe dubitava, ritornasse nuovamente e Giuseppe venisse reso più certo con una più frequente visita dell’Angelo.

Agostino: Ma qui qualcuno chiederà: come mai, come dice Luca, i suoi genitori andavano ogni anno della fanciullezza di Cristo a Gerusalemme, se per timore di Archelao erano impediti a recarsi? Non è difficile rispondere: era infatti possibile che in un giorno festivo, in mezzo a una folla così ingente, salissero di nascosto per ritornare subito dopo, mentre invece vi era da temere se si fossero fermati più a lungo; per cui né mancarono alla devozione tralasciando la celebrazione della festa, né diedero nell’occhio fermandosi più a lungo.
Segue: e avvertito in sogno si ritirò nelle parti della Galilea. Ma forse qui qualcuno potrebbe muovere un’obiezione: se Matteo ha detto che Giuseppe temeva di tornare in Giudea con il bambino poiché al posto di suo padre regnava il figlio Archelao, come mai poté andare in Giudea dove l’altro suo figlio Erode era tetrarca, come attesta Luca? Ma i tempi in cui si temeva per il fanciullo non erano gli stessi che vengono ricordati da Luca, poiché la situazione era mutata in quanto in Galilea non era più re Archelao, ma governatore Ponzio Pilato.

Rabano: Ciò designava gli ultimi tempi della Chiesa quando, essendosi convertiti molti dei Giudei alla predicazione di Enoch e di Elia, gli altri combatteranno contro la fede per istigazione dell’Anticristo. Dunque la parte della Giudea in cui regnava Archelao mostra i seguaci dell’Anticristo; Nazareth di Galilea invece, dove Cristo viene portato, designa quella parte delle Genti che accoglierà la fede: per cui Galilea si interpreta come passaggio, Nazareth invece come fiore di virtù, poiché quanto più ardentemente la Chiesa è portata dalle cose terrene alle celesti, tanto più abbondano in essa il fiore e il germe delle virtù.

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