Bernardo Sáiz Gutiérrez nacque il 23 luglio 1896 a Melgosa presso Burgos. Da bambino, si sentì incline allo stato religioso, ma i suoi genitori si opposero. Riuscì a entrare tra i Redentoristi nel 1919, grazie a sua sorella e dopo aver pregato a lungo la Madonna del Perpetuo Soccorso, molto venerata in quella Congregazione. Il 13 novembre 1920 emise la professione religiosa, assumendo il nome di fratel Gabriele. Il 25 marzo 1924 professò i voti perpetui. In tutte le comunità di cui fece parte svolse il compito di cuoco, distinguendosi per disponibilità e per la sua vita di preghiera. Faceva parte della comunità di San Michele a Madrid quando scoppiò la guerra civile spagnola: a differenza di altri confratelli, che la sera del 19 luglio 1936 scelsero di dormire fuori dalla casa, lui rimase, sentendosi pronto al martirio. Il 20 luglio, dopo aver pranzato, uscì con padre Crescencio Severo Ortiz Blanco e padre Ángel Martínez Miquélez. Tutti e tre, appena scesi in strada, vennero sorpresi da un gruppo di miliziani, quindi assassinati nel parco pubblico madrileno di Casa del Campo. Durante quella persecuzione, morirono in tutto dodici Redentoristi delle case di Madrid: oltre a fratel Gabriele e compagni, un altro proveniente dalla comunità di San Michele, più otto da quella del Perpetuo Soccorso. Tutti e dodici furono beatificati nella cattedrale di Santa Maria la Real de la Almudena a Madrid, sotto il pontificato di papa Francesco. La loro memoria liturgica ricorre il 6 novembre, giorno nel quale le diocesi spagnole ricordano i loro Martiri del XX secolo.
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