Ángel Martínez Miquélez nacque il 2 marzo 1907 a Funes in Navarra. A cinque anni si trasferì in Argentina con la famiglia, ma il tentativo di fare fortuna durò poco. Rimasto orfano di madre a otto anni, poco dopo il rientro in Spagna, fu affidato alle cure della zia Maddalena, che era anche la sua madrina di Battesimo. Suo padre riuscì poi a farlo ammettere gratuitamente come interno nel collegio degli Scolopi di Pamplona. Durante una missione al popolo che i padri Redentoristi diedero a Funes, la zia Margherita parlò loro del nipote. I religiosi vollero incontrarlo appena poté tornare dal collegio e, saggiata la sua vocazione, lo portarono a El Espino, sede dello juniorato della loro Congregazione. Ángel emise la professione religiosa nel 1925 e fu ordinato sacerdote nel 1930. Fu professore di Filosofia e di Lettere presso lo Studentato di Astorga, finché un esaurimento nervoso non lo costrinse al riposo. Nel maggio 1934 lasciò l’insegnamento per diventare segretario particolare del Padre Provinciale presso la comunità del Perpetuo Soccorso a Madrid. Due anni dopo, nel giugno 1936, fu destinato all’altra comunità madrilena, quella di San Michele, dove avrebbe dovuto prendersi cura dei giovani. La guerra civile spagnola sorprese lui e gli altri membri della comunità, che dovette disperdersi. Il 20 luglio 1936, dopo aver passato la notte nell’edificio della comunità, padre Ángel, dopo il pranzo, uscì con padre Crescencio Severo Ortiz Blanco e il fratello coadiutore Gabriele Sáiz Gutiérrez. Tutti e tre, appena scesi in strada, vennero sorpresi da un gruppo di miliziani, quindi assassinati nel parco pubblico madrileno di Casa del Campo. Durante quella persecuzione, morirono in tutto dodici Redentoristi delle case di Madrid: oltre a padre Ángel e compagni, padre Donato Jiménez Bibiano (a cui lui doveva la sua vocazione), proveniente anch’egli dalla comunità di San Michele, più otto da quella del Perpetuo Soccorso. Tutti e dodici furono beatificati nella cattedrale di Santa Maria la Real de la Almudena a Madrid, sotto il pontificato di papa Francesco. La loro memoria liturgica ricorre il 6 novembre, giorno nel quale le diocesi spagnole ricordano i loro Martiri del XX secolo.
Nessun commento:
Posta un commento