Padre Gaspër Palaj, al secolo Mikel, proveniva da una famiglia cattolica albanese, famosa per il suo forte legame con la fede e con la patria. Il suo nome religioso, infatti, era lo stesso del padre, fucilato come patriota. Odiato dal regime comunista proprio per questo suo vincolo familiare, venne incarcerato perché aveva invitato, nella sua predicazione, a disertare le riunioni comuniste. Morì per le privazioni subite il 16 aprile 1950, in carcere, a Scutari. Compreso nell’elenco dei 38 martiri albanesi, di cui fanno parte altri sei frati e un vescovo francescani, è stato beatificato il 5 novembre 2016 a Scutari.
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