LibreriadelSanto.it - La prima libreria cattolica online

lunedì 26 dicembre 2022

Marco, Capitolo 1, Versetti 14-15

Dopo che Giovanni fu consegnato, Gesù venne in Galilea predicando il Vangelo del regno di Dio e dicendo: «Poiché il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino, convertitevi e credete al Vangelo». 

Girolamo: Cessando l'ombra, è presente la verità; Giovanni in carcere, la legge in Giudea, Gesù in Galilea. Paolo fra le genti predicando il Vangelo del Regno. Infatti al Regno terreno succede la povertà, e alla povertà dei cristiani viene attribuito un Regno eterno. L'onore terreno poi, viene paragonato alla spuma dell'acqua, o al fumo, o al sonno. 

Crisostomo: Quando il tempo fu compiuto, quando cioè giunse la pienezza del tempo, e Dio mandò il suo Figlio, fu conveniente che il genere umano conseguisse l'ultima dispensazione di Dio; per questo dice: il regno di Dio è vicino. Ora, il regno di Dio si identifica secondo la sostanza con il regno dei cieli, sebbene ne differisca concettualmente: infatti si intende con regno di Dio quello secondo cui Dio regna: questo invece si verifica nella regione dei viventi, quando vedendo Dio faccia a faccia conseguiranno le buone promesse, sia che si intenda con questa regione l'amore, sia qualsiasi conferma in quei doni soprannaturali che vengono chiamati i cieli. È poi evidente che è il Regno dei cieli non è racchiuso né da un luogo né da un tempo. 

Teofilatto: Il signore dice che è compiuto il Regno della legge; come se dicesse: fino al tempo presente operava la legge, adesso opererà il Regno di Dio, che è la vita conforme al Vangelo, la quale con convenientemente è assimilata al regno dei cieli. Quando infatti vedi che qualcuno, rivestito di carne, vive secondo il Vangelo, forse che non dirai che costui al Regno dei cieli? Il quale non è né cibo né bevanda, ma giustizia e pace e gioia nello Spirito Santo. 

Girolamo: Si converte chi vuole aderire al bene eterno, cioè al regno di Dio. Chi infatti desidera il nucleo rompe la noce. La dolcezza del frutto compensa l'amarezza della radice, la speranza del guadagno rende piacevole il pericolo del mare, la speranza della salute mitica al dolore della medicina. Possono narrare degnamente gli oracoli di Cristo coloro che meritano di giungere alla palma dell'indulgenza: per questo, dopo aver detto convertitevi, aggiunse: e credete al Vangelo; infatti, se non credete non comprenderete: Convertitevi, dunque e credete; cioè rinunciate alle opere morte: a che giova infatti credere senza le opere buone? Non è però il merito delle opere buone che conduce alla fede, ma la fede inizia affinché le opere buone seguano. 

Nessun commento:

Posta un commento

LibreriadelSanto.it - La prima libreria cattolica online