Santa Ildegarda di Bingen aveva un’attenzione particolare per le castagne: “Il
loro frutto è utile contro la debolezza di ogni sorta che si trova
nell’uomo. Mangiatene spesso prima e dopo i pasti: il cervello se ne
nutre, i nervi si rafforzano e così passerà il mal di testa (mi sa che
devo mangiarne di più…). Il castagno è un albero molto caldo e, a causa
del suo colore, possiede grandi virtù, perché simboleggia la moderazione
e tutto ciò che contiene è utile contro ogni sorta di debolezza”.
Il
minestrone di Santa Ildegarda più che un minestrone è una vellutata,
perché le verdure non sono lasciate in pezzi ma vengono passate. La
particolarità di questo piatto sono le castagne, quindi, se vi
piacciono, dovete assolutamente provarlo!
La ricetta è tratta dal libro “Le ricette della gioia con Santa Ildegarda” di Daniel Maurin e Jany Fournier- Rosset.
DOSI: 6 persone
DIFFICOLTA’: Bassa
PREPARAZIONE: 1h
COTTURA: 1 h e 10 minuti
COSTO: Medio
INGREDIENTI:
600 g di castagne (intere)
200 g di patate
100 g di carote
1 costa di sedano
1 bicchierino di panna fresca liquida (50 g)
1 bicchierino di olio EVO (50 g)
1 tuorlo d’uovo
2 foglie di alloro
1 chiodo di garofano (da pestare nel mortaio)
Timo q.b.
Sale q.b.
Pepe nero q.b.
Per accompagnare:
Crostini q.b.
PREPARAZIONE:
Per
preparare il minestrone di Santa Ildegarda, per prima cosa lavate ed
asciugate le castagne, dopodiché con un coltellino appuntito fate
un’incisione di un paio di centimetri sulla parte bombata della buccia.
Poi
portate ad ebollizione dell’acqua in una pentola e versatevi le
castagne. Dopo 5 minuti, scolatele un po’ alla volta e sbucciatele,
togliendo anche la pellicina marrone.
Ora, lavate e sbucciate le patate e le carote e tagliatele a julienne (io ho usato la parte più grossa della grattugia).
Quindi, lavate e mondate il sedano e grattugiate anch’esso.
A
questo punto, fate cuocere per un’ora le castagne e le verdure in una
pentola capiente con 2 litri e mezzo di acqua e l’olio, aggiungendo
l’alloro, il timo, il chiodo di garofano pestato, il sale ed il pepe.
A fine cottura togliete l’alloro e passate il tutto con il minipimer, dopodiché legate con la panna ed il tuorlo d’uovo.
Infine, aggiustate di sale, mescolate e servite il minestrone accompagnato da crostini.
NOTE:
Nella ricetta originale era prevista anche la galanga (una
pianta della stessa famiglia dello zenzero) ma non l’ho trovata, quindi
l’ho omessa.
Fonte: https://gloria.tv/post/Zzxq3srqqUvu3zW1Q6Q7kd4HR
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