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domenica 15 novembre 2020

Minestrone di Santa Ildegarda di Bingen

 

Santa Ildegarda di Bingen aveva un’attenzione particolare per le castagne: “Il loro frutto è utile contro la debolezza di ogni sorta che si trova nell’uomo. Mangiatene spesso prima e dopo i pasti: il cervello se ne nutre, i nervi si rafforzano e così passerà il mal di testa (mi sa che devo mangiarne di più…). Il castagno è un albero molto caldo e, a causa del suo colore, possiede grandi virtù, perché simboleggia la moderazione e tutto ciò che contiene è utile contro ogni sorta di debolezza”.

Il minestrone di Santa Ildegarda più che un minestrone è una vellutata, perché le verdure non sono lasciate in pezzi ma vengono passate. La particolarità di questo piatto sono le castagne, quindi, se vi piacciono, dovete assolutamente provarlo!

La ricetta è tratta dal libro “Le ricette della gioia con Santa Ildegarda” di Daniel Maurin e Jany Fournier- Rosset.

 

DOSI: 6 persone

DIFFICOLTA’: Bassa

PREPARAZIONE: 1h

COTTURA: 1 h e 10 minuti

COSTO: Medio



INGREDIENTI:

600 g di castagne (intere)

200 g di patate

100 g di carote

1 costa di sedano

1 bicchierino di panna fresca liquida (50 g)

1 bicchierino di olio EVO (50 g)

1 tuorlo d’uovo

2 foglie di alloro

1 chiodo di garofano (da pestare nel mortaio)

Timo q.b.

Sale q.b.

Pepe nero q.b.

Per accompagnare:

Crostini q.b.

 

PREPARAZIONE:

Per preparare il minestrone di Santa Ildegarda, per prima cosa lavate ed asciugate le castagne, dopodiché con un coltellino appuntito fate un’incisione di un paio di centimetri sulla parte bombata della buccia.

Poi portate ad ebollizione dell’acqua in una pentola e versatevi le castagne. Dopo 5 minuti, scolatele un po’ alla volta e sbucciatele, togliendo anche la pellicina marrone.

Ora, lavate e sbucciate le patate e le carote e tagliatele a julienne (io ho usato la parte più grossa della grattugia).

Quindi, lavate e mondate il sedano e grattugiate anch’esso.

A questo punto, fate cuocere per un’ora le castagne e le verdure in una pentola capiente con 2 litri e mezzo di acqua e l’olio, aggiungendo l’alloro, il timo, il chiodo di garofano pestato, il sale ed il pepe.

A fine cottura togliete l’alloro e passate il tutto con il minipimer, dopodiché legate con la panna ed il tuorlo d’uovo.

Infine, aggiustate di sale, mescolate e servite il minestrone accompagnato da crostini.

 

NOTE:

Nella ricetta originale era prevista anche la galanga (una pianta della stessa famiglia dello zenzero) ma non l’ho trovata, quindi l’ho omessa.

1 commento:

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