1. Fratelli, questo è il concetto che dobbiamo farci di Gesù Cristo: considerarlo quale Dio, quale giudice dei vivi e dei morti; e non dobbiamo tenere in poco conto la nostra salvezza.
2. Se noi abbiamo un meschino concetto di Lui, è meschino anche l’oggetto della nostra speranza. Chi ascolta queste cose e le reputa piccole, pecca; e noi pure pecchiamo, se ignoriamo donde fummo chiamati e da chi e a quale luogo destinati e quante sofferenze volle sopportare Gesù Cristo per noi.
3. Qual compenso gli daremo noi, o quale frutto, degno di quello che ci fu donato da Lui? Di quali benefici non siamo debitori a Lui?
4. Egli ci prodigò la luce; come un padre ci chiamò suoi figli e ci salvò quando perivamo.
5. Quale lode dunque o quale compenso, daremo noi a Lui per le grazie ricevute?
6. Noi eravamo ciechi d’intelletto, adoravamo oggetti di pietra, di legno, d’oro, d’argento e di bronzo, opere umane; e tutta la nostra vita non era altro che morte. Eravamo circondati da oscurità, i nostri occhi erano pieni di nebbia; per volere di Lui riacquistammo la vista e dissipammo la nube in cui eravamo avvolti.
7. Egli ci usò misericordia e ci salvò, mosso a compassione alla vista dei nostri molteplici errori e della rovina in cui giacevamo senza alcuna speranza di salute fuori di quella che viene da Lui.
8. Egli ci chiamò quando ancora non eravamo, e dal nulla volle che passassimo all’esistenza.
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1. Lottiamo dunque, o fratelli miei, sapendo che il combattimento è vicino e che alle gare corruttibili molti accorrono su navi, ma non tutti sono coronati, bensì solo quelli che hanno molto faticato e lottato valorosamente.
2. Noi quindi, lottiamo per conseguire tutti la corona.
3. Corriamo nella strada diritta, nella gara incorruttibile; imbarchiamoci numerosi per questa gara e lottiamo per essere coronati; e se non tutti possiamo raggiungere la corona, cerchiamo almeno di avvicinarci ad essa.
4. Dobbiamo tenere presente che, nella lotta corruttibile, chi è sorpreso a violare le regole è frustato, escluso e cacciato fuori dallo stadio.
5. Che ve ne pare? Che cosa dovrà soffrire colui che viola le regole della lotta incorruttibile?
6. Di coloro che non hanno conservato il sigillo [del battesimo] è detto: Il loro verme non morrà, il loro fuoco non s’estinguerà e saranno di spettacolo ad ogni carne.
Fonte: Monastero Virtuale
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