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lunedì 19 ottobre 2020

Matteo, Capitolo 26, Versetti 51-54

  

Ed ecco, uno di questi che erano con Gesù, stendendo la mano, estrasse la sua spada e colpendo un servo del principe dei sacerdoti gli amputò un orecchio. Allora Gesù gli disse: Riponi la tua spada nel suo luogo; infatti tutti quelli che prenderanno la spada periranno di spada. O pensi che io non possa pregare il Padre mio che mi darebbe subito più di dodici legioni di angeli? In che modo dunque si adempirebbero le Scritture, poiché così deve accadere?

Agostino: Fa uso della spada chi, senza un'autorità superiore o una legittima potestà che comanda o concede, si arma per spargere sangue. Infatti, benché il Signore avesse comandato ai suoi discepoli di armarsi, non aveva loro comandato di ferire. Che cosa c'era dunque di indegno nel fatto che Pietro, dopo questo gesto, sia stato fatto pastore della Chiesa, come Mosè, dopo aver ucciso l'Egiziano, fu fatto principe della Sinagoga? Ambedue infatti superano la regola non per detestabile inumanità ma per zelo e odio verso l'ingiustizia: l'uno per amore di suo fratello, l’altro, benché ancora carnale, per amore del suo Signore.

Origene: Con ciò si dimostra che le legioni della milizia celeste sono secondo le legioni della milizia umana, e combattono contro le legioni dei demoni, poiché ogni malizia si intende formata contro dei nemici. Però non diceva questo come necessitando dell'aiuto degli Angeli, ma secondo la stima di Pietro che voleva portargli aiuto. Infatti sono gli Angeli ad avere bisogno dell'aiuto dell'unigenito Figlio di Dio, piuttosto che lui di loro.

In che modo dunque si adempirebbero le Scritture, poiché così deve accadere? Girolamo: Questa sentenza mostra un animo pronto a patire: la qual cosa inutilmente avrebbero annunciato i Profeti se il Signore non l'avesse confermata con la sua passione.

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