«La Chiesa di Dio che è a Roma, alla Chiesa di Dio che è a
Corinto; a coloro che sono chiamati e santificati per la volontà di Dio
in N. S. G. C., che la grazia e la pace di Dio onnipotente, per Gesù
Cristo si accresca in ciascuno di voi e sia reciproca.
Noi temiamo, carissimi fratelli, che le afflizioni che ci sono
arrivate non abbiano ritardato l’applicazione che noi dovevamo avere
alle questioni che voi ne avete fatte concernenti l’empia e detestabile
sedizione, dalla quale gli eletti di Dio devono essere così lontani… Chi
non stimava la vostra virtù e la fermezza della vostra fede? Chi non
ammirava la sapienza e la moderazione cristiana della vostra pietà? Chi
non pubblicava la magnificenza della vostra ospitalità? Voi camminavate
secondo le leggi di Dio sommessi ai vostri pastori. Voi rendevate
l’onore conveniente ai vostri vecchi. Voi avvertivate i giovani d’aver
sentimenti onesti e moderati, le donne d’operare in tutto con una
coscienza casta e pura, amando i propri mariti, come è loro dovere,
restando sottomesse, applicandosi all’andamento delle loro case con
grande modestia. Voi eravate tutti pieni di sentimenti d’umiltà,
senz’alcuna vanità; disposti piuttosto a star soggetti che a comandare, a
donare che a ricevere, contenti di ciò che vi dona il Signore per il
pellegrinaggio di questa vita, ed applicando con cura a voi stessi la
sua parola, la custodivate dentro il cuore, e sempre tenevate la sua
dottrina d’innanzi agli occhi. Consideriamo coloro che maneggiano le
armi sotto i nostri principi, con quanto ordine e sommissione
eseguiscono i loro comandi; non tutti sono prefetti, non tutti tribuni,
non tutti centurioni; ma ciascuno al suo posto eseguisce gli ordini
dell’imperatore e dei comandanti. Non possono stare i grandi senza i
piccoli, né i piccoli senza i grandi. Vi è una mescolanza e un uso di
tutto in ogni ordine di cose.
Prendiamo ad esaminare il nostro corpo; la testa senza i piedi è
nulla, né i piedi sono alcunché senza il capo. I più piccoli dei nostri
organi sono necessari a tutto il corpo. E tutti cospirano insieme, e
sono l’uno all’altro subordinati per la conservazione di tutto. Perché
adunque vi sono tra noi contenzioni?. Non abbiamo forse tutti lo stesso
Dio, lo stesso Cristo, lo stesso spirito di grazia diffuso su di noi, la
stessa vocazione in Gesù Cristo? Perché divideremo noi le sue membra?
Perché facciamo noi la guerra al nostro proprio corpo? Siamo noi
talmente insensati da dimenticare che noi siamo membra gli uni degli
altri? O miei dilettissimi, noi vi scriviamo non solamente per avvertire
voi, ma anco per donare un salutare avvertimento a noi stessi; Poiché
noi facciamo tutti lo stesso viaggio, ed il medesimo combattimento ne è
imposto. Chi è tra voi generoso, chi tenero, chi pieno di carità? Che
egli dica: se io sono causa della sedizione, della querela, delle
divisioni, io mi ritiro, me ne vado dove voi vorrete, e son pronto a
fare ciò che vuole la moltitudine. Noi ne conosciamo molti che, si sono
perduti, facendosi essi stessi schiavi per riscattare gli altri, e che
del prezzo della loro libertà hanno nutrito gl’indigenti».
Estratto del libro di San Giovanni Bosco, I Papi da San Pietro a Pio IX. Esempi e sintesi di fatti storici.
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