In generale, la reincarnazione è la credenza secondo
la quale l'anima, dopo la morte, si separa dal corpo e prende un altro
corpo per continuare un'altra vita mortale. Secondo questa credenza, le
anime passano per cicli di morte e di nuove incarnazioni. Un essere
umano, per esempio, potrebbe tornare a vivere nella terra nascendo come
un nuovo personaggio. Una credenza reincarnazionista chiamata
"metempsicosi", insegna che i grandi peccatori possono essere
reincarnati in un animale o una pianta.
Forse la
credenza nella reincarnazione cominciò al voler applicare all'uomo il
ciclo osservato in natura: il sole e la luna appaiono e scompaiono.
Ugualmente le stagioni dell'anno, il fogliame, fiori e molte altre cose
nella natura hanno anche un ciclo. Così hanno pensato che l'essere umano
moriva però ritornava nuovamente in un altro corpo.
La
reincarnazione è anche il frutto del desiderio umano per dare
spiegazioni alle differenze d’intelligenza, talento, fortuna, salute
esistenti tra gli esseri umani ecc. Secondo la dottrina della
reincarnazione queste differenze sarebbero colpa o merito per il
comportamento nelle vite precedenti. S’incolpano i poveri, gli ammalati e
miserabili per la loro condizione infelice e non si fa nulla perché
stanno pagando le loro colpe. Il Vangelo, al contrario ci rivela che Dio
si è fatto uomo nella povertà, nei poveri incontriamo a Cristo stesso.
Per riflettere sul mistero della sofferenza.
La
reincarnazione è legata al concetto del “Karma”, secondo il quale ognuno
paga per il suo comportamento buono o cattivo nelle sue incarnazioni
successive. L'anima di chi ha un buon karma “trasmigrerà” in un essere
superiore, chi ha un cattivo karma reincarnerà come un essere inferiore,
ad esempio una mucca o uno scarafaggio. Nelle successive reincarnazioni
l’anima potrebbe evolvere fino alla perfezione per convertirsi in puro
spirito che non richiede ulteriori reincarnazioni. Alla fine si
sommergebbe per sempre nell'eternità.
I fautori
della reincarnazione credono che l'anima sia eterna però non la persona.
L'anima si trova in un corpo e quando questo si consuma, diventa un
altro. L'anima non è individuale ma forma parte di “Dio” o “Brama”.
L'obiettivo nei cicli della reincarnazione è pagare le colpe delle vite
precedenti e purificare l'anima dal male fino a raggiungere la
“illuminazione”, che rende possibile che sia assorbita nel “tutto”,
“l’anima mondiale”. Conoscersi come parte del “tutto” è segno
d’illuminazione.
Da dove viene?
La
credenza nella reincarnazione inizia in India nel VII secolo a.c.
Questo significa che non è vecchia quanto la fede degli ebrei o dei
Sumeri, egiziani, persiani e cinesi. Nessuno di questi credeva nella
reincarnazione e per questo hanno costruito magnifiche tombe.
Il
buddismo è apparso in India, nel V secolo a.c. e adottò la credenza
nella reincarnazione. Più tardi passo in Grecia e a Roma. Alcune
religioni adottarono questa spiegazione umana ai problemi che non
riuscivano a capire. Ebbe aderenti tra alcuni filosofi greci. Nei nostri
tempi si trova tra gli insegnamenti delle società teosofiche, i guru
indiani, gli psichici e il movimento New Age il quale importò molte
credenze orientali.
L’Antico Testamento non conosce la reincarnazione
(Alcuni interpretano male la Bibbia e dicono che appoggiano la reincarnazione).
La
religione ebraica per molto tempo non ha avuto una dottrina chiara su
ciò che accade dopo la morte, ma certamente non insegnava la
reincarnazione già che questa credenza è sorta molto più tardi ed è
incompatibile con la rivelazione che gli ebrei avevano ricevuto da Dio.
Salmo 39,14 Distogli il tuo sguardo, che io respiri, prima che me ne vada e più non sia.
Giobbe 10,21-22 prima
che me ne vada, senza ritornare, verso la terra delle tenebre e
dell'ombra di morte, terra di caligine e di disordine, dove la luce è
come le tenebre.
Sapienza 16,14 L'uomo
può uccidere nella sua malvagità, ma non far tornare uno spirito gia
esalato, né liberare un'anima gia accolta negli inferi.
2 Samuele 14,14 Noi dobbiamo morire e siamo come acqua versata in terra, che non si può più raccogliere.
2 Samuele 12,22-23 Egli
rispose: «Quando il bambino era ancora vivo, digiunavo e piangevo,
perché dicevo: Chi sa? Il Signore avrà forse pietà di me e il bambino
resterà vivo. Ma ora che egli è morto, perché digiunare? Posso io farlo
ritornare? Io andrò da lui, ma lui non ritornerà da me!».
Circa nell’anno 200 a.c. s’introdusse nell’ebraismo la fede nella risurrezione, dottrina incompatibile con la reincarnazione.
La dottrina della risurrezione insegna che dopo la morte, la persona vive però non sulla terra, ma con Dio nell'eternità.
Daniele 12,2 Molti
di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno: gli
uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l'infamia eterna.
2 Maccabei 7,9 Giunto
all'ultimo respiro, disse: «Tu, o scellerato, ci elimini dalla vita
presente, ma il re del mondo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci
risusciterà a vita nuova ed eterna».
2 Maccabei 7,9 Gia ora i nostri fratelli, che hanno sopportato breve tormento, hanno conseguito da Dio l'eredità della vita eterna.
Il Nuovo Testamento
La
dottrina del N.T. è incompatibile con la reincarnazione. Il N.T.
insegna che dopo la morte NON si ritorna ad altre forme di vita sulla
terra, ma passiamo subito al purgatorio che è uno stato temporale, ma
non in questa terra, o passiamo alla nostra destinazione finale che è
cielo o l'inferno. Il nostro corpo ritornerà alla polvere fino al giorno
della Resurrezione, quando il nostro unico corpo sarà glorificato.
Lc 16,19-31 Lazzaro
dopo la morte va immediatamente al cielo. Il ricco muore e va subito
all'inferno. Il Versetto 25 rivela che il ricco pagherà per la sua
cattiva condotta, non reincarnandosi, ma all'inferno per sempre, dal
quale non può passare dall’altra parte o tornare sulla terra.
Il buon ladrone sulla croce: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso». Lc 23,43 Il
buon ladrone non ritornò sulla terra per pagare il suo “karma” come
ladro. Fu diretto al cielo “oggi stesso” per il perdono ricevuto da
Gesù.
Filippesi 1,23-24 Sono messo
alle strette infatti tra queste due cose: da una parte il desiderio di
essere sciolto dal corpo per essere con Cristo, il che sarebbe assai
meglio; d'altra parte, è più necessario per voi che io rimanga nella
carne.
1 Corinzi 15,42-44 Così
anche la risurrezione dei morti: si semina corruttibile e risorge
incorruttibile; si semina ignobile e risorge glorioso, si semina debole e
risorge pieno di forza; si semina un corpo animale, risorge un corpo
spirituale.
Ebrei 9,27 E come è stabilito per gli uomini che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio.
Uno dei passaggi biblici nel quale si pretende trovare la reincarnazione è Matteo 11,14 E se lo volete accettare, egli (Giovanni Battista) è quell'Elia che deve venire. Gesù qui parla dello spirito profetico di Elia (non del suo corpo o anima) continua in San Giovanni Battista. Si deduce da Luca 1,17 Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto»
San Giovanni Battista negò esplicitamente essere Elia:
Giovanni 1,21 Allora gli chiesero: «Che cosa dunque? Sei Elia?». Rispose: «Non lo sono». «Sei tu il profeta?». Rispose: «No».
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