Ed essendo venuto nel tempio gli si avvicinarono, mentre insegnava, i principi
dei sacerdoti e gli anziani del popolo dicendo: Con quale potere fai queste
cose? E chi ti ha dato questo potere? Rispondendo Gesù disse loro: Vi farò
anch'io una domanda, e se mi rispondete anch’io vi dirò con quale potere faccio
queste cose. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?
Ma essi pensavano fra loro dicendo: Se diciamo: Dal Cielo, ci dirà: Perché
dunque non gli avete creduto? Se invece diciamo: Dagli uomini, temiamo la
folla: tutti infatti ritenevano Giovanni come un profeta. E rispondendo a Gesù,
dissero: Non sappiamo. E anch'egli disse loro: Neppure io vi dico con quale potere
faccio queste cose.
Crisostomo: Dato che i sacerdoti avevano visto che Gesù
Cristo era entrato nel tempio con gran pompa, erano tormentati dall’invidia.
Così, non potendo sopportatore nel proprio cuore l’ardore dell’invidia che
incalza alzano la voce; per cui si dice: Ed
essendo venuto nel tempio gli si avvicinarono, mentre insegnava, i principi dei
sacerdoti e gli anziani del popolo dicendo: Con quale potere fai queste cose? Crisostomo: Dato che non
potevano diffamarlo per i suoi miracoli, si decidono a riprenderlo perché
proibiva loro di vendere nel tempio, come se dicessero: forse ti sei appropriato
del trono del magistero? Sei un sacerdote consacrato, dato che hai dimostrato
tanto potere? Crisostomo: Per
il fatto che aggiungono: E chi ti ha dato
questo potere?, manifestano che vi sono alcuni che danno dei poteri ad
altri uomini, sia nell’ordine materiale sia in quello spirituale. Come se
dicessero: Non sei nato da una famiglia sacerdotale. Il Senato no te l’ha
concesso, e neppure Cesare te l’ha dato. Però, se avessero creduto che ogni
potere viene da Dio, mai gli avrebbero domandato: chi ti ha dato questo potere? Infatti ogni uomo giudica col proprio
metro degli altri: il fornicatore non crede che ci possa essere qualcuno che
sia casto, e il casto non sospetta facilmente del lascivo. Così colui che non è
sacerdote secondo Dio non crede che il sacerdote di un altro venga da Dio.
Girolamo: In queste parole gli fanno la stessa offesa che
avevano fatto in precedenza quando dissero (12. 24): «Scaccia i demoni in nome
di Beelzebul, principe dei demoni». Quando infatti dicono: Con quale potere fai queste cose?, dubitavano del suo potere divino
e insinuano che ciò provenga dal diavolo. Aggiungendo poi: chi ti ha dato questo potere?, evidentissimamente negano il Figlio
di Dio, che considerano uno che fa prodigi non per le proprie forze, ma in
virtù di poteri alieni. Il Signore poteva respingere quella calunnia dei suoi
tentatori per mezzo di una condanna chiara, però li interrogò con molta
prudenza perché essi si condannassero da se stessi o col proprio silenzio o con
la propria sapienza: per cui segue: Rispondendo
Gesù disse loro: Vi farò anch'io una domanda.
Crisostomo: Non domanda perché rispondendo meritino di
ascoltare la sua risposta, ma perché colti in fallo, non continuino a
interrogare; poiché egli stesso aveva ordinato (7, 6): «Non date le cose sante
ai cani». Inoltre qualora avesse risposto non ne avrebbe ottenuto nulla, poiché
i desideri tenebrosi non possono ascoltare ciò che procede dalla luce; bisogna
dunque interrogare colui che domanda e confondere colui che tenta per mezzo di
ragioni schiaccianti, senza chiarificargli la virtù del mistero. Pertanto il
Signore pone un laccio con una domanda semplice alla loro interrogazione, e dato
che non potevano fuggire da lui, aggiunge: se
mi rispondete anch’io vi dirò con quale potere faccio queste cose; e la
domanda è questa: Il battesimo di
Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?
Agostino: Giovanni ricevette il potere di battezzare da
colui che battezzò in seguito; quindi il battesimo che amministrava si chiama
qui battesimo di Giovanni. Solo egli ricevette questa grazia; nessuno, né prima
di lui né dopo di lui, ha ricevuto la facoltà di battezzare con un battesimo
proprio. Infatti Giovanni era venuto a battezzare nell’acqua della penitenza
preparando il cammino del Signore, però non purificando interiormente, cosa che
un semplice uomo non può fare.
Rabano: Per due ragioni
si deve occultare la conoscenza della verità a coloro che la cercano:
quando colui che la desidera non è capace di comprendere, e quando interroga
per odio o per disprezzo, rendendosi indegno di conoscere ciò che desidera.
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