Mentre egli parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi fratelli
stavano fuori chiedendo di parlargli. Gli disse un tale: Ecco, tua madre e i
tuoi fratelli stanno fuori e ti cercano. Ma egli rispondendogli disse: Chi è
mia madre e chi sono i miei fratelli? E stendendo la mano verso i suoi
discepoli disse: Ecco mia madre e i miei fratelli. Chiunque infatti farà la
volontà del Padre mio che è nei cieli è mio fratello e sorella e madre.
Girolamo: Da qui viene desunta una proposizione di Elvidio,
in quanto nel Vangelo si parla di fratelli di Gesù. Perché, dice, sono stati
chiamati fratelli coloro che non erano fratelli? Ma bisogna sapere che nelle
divine Scritture si parla di fratelli in quattro modi: per natura, per stirpe, per
parentela, per affetto. Per natura, come Esaù e Giacobbe. Per stirpe, come
tutti i Giudei sono detti fratelli tra di loro, come si legge (Dt 17,15): <<Non potrai costituire
su di te uno straniero che non sia tuo fratello>>. Per parentela sono
detti fratelli quelli che appartengono a un’unica famiglia, come si legge (Gn 13,8): <<Disse Abramo a Lot:
non vi sia lite fra me e te, poiché siamo fratelli>>. Si parla anche di fratelli per l’affetto, in
due modi: speciale e comune; in modo speciale, perché tutti i cristiani sono
detti fratelli, come dice il Salvatore (Gv
20,17): <<Va’, e di ai miei fratelli>>; in modo comune, poiché
tutti gli uomini nati da un solo padre sono uniti tra di loro da una stessa
parentela, come si legge (Is 66,9): <<Dite a coloro che vi odiano: Voi
siete nostri fratelli>>. Domando quindi secondo quale modo vengano
chiamati nel Vangelo i fratelli del Signore. Secondo la natura? La scrittura
non lo dice, non chiamandoli figli né di Maria né di Giuseppe. Secondo la
stirpe? È assurdo che pochi fra i Giudei siano chiamati fratelli quando tutti
lì erano Giudei, e quindi potevano essere chiamati fratelli. Secondo l’affetto
del diritto umano e dello spirito? Ammettiamolo pure: chi era più fratello
degli Apostoli, che il Signore ammaestrava dall’interno? Oppure se tutti, in
quanto uomini, sono fratelli, era stolto annunziare in senso proprio: Ecco, i tuoi fratelli ti cercano. Resta
dunque che tu debba intendere che sono stati chiamati fratelli per la
parentela, non per l’affetto, non per un privilegio di stirpe, non per natura.
Girolamo: Alcuni però pensano che i fratelli del Signore
fossero figli che Giuseppe aveva avuto da un’altra moglie, seguendo i deliri
degli apocrifi, e immaginando una certa donnicciola chiamata Esca. Noi invece
pensiamo che i fratelli del Signore non furono figli di Giuseppe, ma cugini del
Salvatore, figli della sorella di Maria, zia del Signore; la quale viene detta
madre di Giacomo il minore e di Giuseppe e di Giuda. Che in un altro passo del
Vangelo vengono chiamati fratelli del Signore. Che poi i cugini siano detti
fratelli tutta la scrittura lo dimostra.
Agostino: Ma qualsiasi cosa si dica dei fratelli, non voglio
che, della santa Vergine Maria, per l’onore di Cristo, si faccia alcuna
discussione quando si tratta di peccati. Noi sappiamo infatti che fu concessa
una maggiore abbondanza di grazia per vincere da ogni parte il peccato in
quanto meritò di concepire e generare colui che sappiamo non ebbe alcun
peccato.
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