Nunilone e Alodia erano due sorelle che vissero a Huesca in Spagna nella prima metà del ix secolo, nate da madre cristiana e padre musulmano. Quando quest'ultimo morì, la madre passò a seconde nozze con una persona di una certa importanza nella città, anch'egli musulmano, che cominciò a maltrattare le figliastre, impedendo loro di seguire la religione cristiana. Nonostante le forti pressioni esercitate su di loro perché si sposassero, le ragazze decisero di consacrarsi a una vita verginale al servizio di Dio e, abbandonata la casa, andarono a vivere con una zia cristiana. La persecuzione dei cristiani in Spagna ebbe inizio nell'850 con l'approvazione delle leggi restrittive di Abd-er-Rahman; in particolare si legiferò che i figli di un musulmano dovevano seguire la religione islamica. Le due sorelle, troppo conosciute in città per sfuggire a lungo all'attenzione delle autorità, furono arrestate. Il giudice cercò di convincerle con minacce e lusinghe, ma, davanti al loro fermo rifiuto di rinunciare alla propria fede, le consegnò ad alcune donne di malaffare, per vedere se riuscivano a far vacillare la risoluzione delle sorelle. Quando anche questo tentativo fallì, il giudice ordinò che Nunilone e Alodia fossero decapitate. Il loro martirio ebbe luogo nell'851; per un certo periodo le autorità sorvegliarono i corpi per impedire lo sviluppo del culto, ma alla fine si riuscì a portarne le spoglie in un sepolcro cristiano. Secondo un'antica tradizione liturgica della regione della Rioja in Spagna, le due martiri morirono a Najera, ma la testirnonianza di Eulogio è ampiamente degna di fede e Fluesca è il più probabile luogo di martirio.
sabato 22 ottobre 2022
Sante Nunilone e Alodia
MARTIROLOGIO ROMANO. A Huesca nell’Aragona in Spagna,
sante Nunilone e Alódia, vergini e martiri, che, nate da padre
musulmano, ma istruite dalla madre nella dottrina cristiana, si
rifiutarono di abbandonare la fede in Cristo e per questo, dopo lunga
carcerazione, morirono trafitte con la spada per ordine del re di
Córdova ‘Abd ar-Rahman II.
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