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giovedì 4 ottobre 2018

Matteo, Capitolo 16, Versetti 24-25


Allora Gesù disse ai suoi discepoli: Se uno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso e prenda la sua croce e mi segua. Chi infatti vorrà salvare la sua anima la perderà, mentre chi perderà la sua anima per me la troverà.

Se uno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso e prenda la sua croce e mi segua. Crisostomo: Come se dicesse: tu dici a me: <<Abbi compassione di te>>, ma io ti dico che non solo ti è dannoso distogliermi dalla passione, ma nemmeno ti potrai salvare se non patisci e muori, e rinunci per sempre alla vita. E vedi che non fa un discorso costrittivo; infatti non ha detto: se non vorrete, sarà necessario che voi patiate ciò, ma: Se uno vuole. Ma dicendo questo li attraeva maggiormente: chi infatti sarà libero l’ascoltatore, lo attrae maggiormente; chi invece gli fa violenza, molte volte lo impedisce. Propone poi questa verità non ai soli discepoli, ma a tutto il mondo, dicendo: Se uno vuole, cioè una donna, un uomo, un re, un libero, uno schiavo. 

Gregorio: Poiché chi non rinuncia a se stesso non si avvicina a colui che è sopra di lui. Ma se noi rinunciamo a noi stessi, dove andremo fuori di noi?  O chi è colui che se ne va, se abbandona se stesso? Ma noi siamo una cosa in quanto caduti nel peccato, e un’altra per la nostra natura originale. Quindi non abbandoniamo e rinneghiamo noi stessi quando evitiamo ciò che eravamo secondo l’uomo vecchio, e ci sforziamo di tendere all’uomo nuovo.

Gregorio: In due maniere possiamo prendere la croce: o castigando il nostro corpo con l’astinenza, o affliggendo il nostro spirito con la compassione che ispirano le miserie del prossimo. Però, dato che talvolta certi vizi si mescolano alle virtù, dobbiamo prendere in considerazione che in certi casi la vanagloria accompagna la mortificazione della carne, mentre appare la magrezza nel corpo e il pallore sul volto, e la virtù manifesta viene lodata. Quasi sempre poi si unisce alla compassione dell’anima una falsa pietà, che ci trascina talvolta a condiscendere ai vizi; così il Signore per escludere tutto ciò aggiunge: e mi segua.

Origene: Se uno che ama la vita presente risparmia la sua anima, temendo di morire, e ritendo che con questa morte la sua anima perisca, costui, volendo in questo modo salvare la sua anima, la perderà, alienandola dalla vita eterna. Se invece uno, disprezzando la vita presente, combatterà fino alla morte per la verità, perderà certamente la sua anima quanto alla vita presente, ma poiché la perderà per Cristo, la salverà di più per la vita eterna.

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