Allora Gesù disse ai suoi discepoli: Se uno vuol venire dietro a me,
rinneghi se stesso e prenda la sua croce e mi segua. Chi infatti vorrà salvare
la sua anima la perderà, mentre chi perderà la sua anima per me la troverà.
Se uno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso e prenda la sua
croce e mi segua. Crisostomo:
Come se dicesse: tu dici a me: <<Abbi compassione di te>>, ma
io ti dico che non solo ti è dannoso distogliermi dalla passione, ma nemmeno ti
potrai salvare se non patisci e muori, e rinunci per sempre alla vita. E vedi
che non fa un discorso costrittivo; infatti non ha detto: se non vorrete, sarà
necessario che voi patiate ciò, ma: Se
uno vuole. Ma dicendo questo li attraeva maggiormente: chi infatti sarà
libero l’ascoltatore, lo attrae maggiormente; chi invece gli fa violenza, molte
volte lo impedisce. Propone poi questa verità non ai soli discepoli, ma a tutto
il mondo, dicendo: Se uno vuole, cioè
una donna, un uomo, un re, un libero, uno schiavo.
Gregorio: Poiché chi non rinuncia a se stesso non si avvicina
a colui che è sopra di lui. Ma se noi rinunciamo a noi stessi, dove andremo
fuori di noi? O chi è colui che se ne
va, se abbandona se stesso? Ma noi siamo una cosa in quanto caduti nel peccato,
e un’altra per la nostra natura originale. Quindi non abbandoniamo e
rinneghiamo noi stessi quando evitiamo ciò che eravamo secondo l’uomo vecchio,
e ci sforziamo di tendere all’uomo nuovo.
Gregorio: In due maniere possiamo prendere la croce: o
castigando il nostro corpo con l’astinenza, o affliggendo il nostro spirito con
la compassione che ispirano le miserie del prossimo. Però, dato che talvolta
certi vizi si mescolano alle virtù, dobbiamo prendere in considerazione che in
certi casi la vanagloria accompagna la mortificazione della carne, mentre
appare la magrezza nel corpo e il pallore sul volto, e la virtù manifesta viene
lodata. Quasi sempre poi si unisce alla compassione dell’anima una falsa pietà,
che ci trascina talvolta a condiscendere ai vizi; così il Signore per escludere
tutto ciò aggiunge: e mi segua.
Origene: Se uno che ama la vita presente risparmia la sua
anima, temendo di morire, e ritendo che con questa morte la sua anima perisca,
costui, volendo in questo modo salvare la sua anima, la perderà, alienandola
dalla vita eterna. Se invece uno, disprezzando la vita presente, combatterà
fino alla morte per la verità, perderà certamente la sua anima quanto alla vita
presente, ma poiché la perderà per Cristo, la salverà di più per la vita
eterna.
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