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lunedì 1 ottobre 2018

Matteo, Capitolo 16, Versetti 20-21


Allora comandò ai suoi discepoli di non dire a nessuno che Gesù era il Cristo. Da allora Gesù cominciò a mostrare ai suoi discepoli che egli doveva andare a Gerusalemme e patire molto da parte degli anziani e degli scribi e dei principi dei sacerdoti, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.

Girolamo: Quando il Signore inviò i suoi discepoli a predicare, comandò loro che annunciassero la sua venuta, cosa che sembra contraria all’incarico riferito in questo passo, cioè che non dicano a nessuno che egli è Gesù Cristo. A me sembra che una cosa è predicare Cristo e un’altra predicare Gesù Cristo, poiché Cristo è un nome comune di dignità, mentre Gesù significa propriamente Salvatore.

Origene: Forse gli Apostoli lo annunciano in maniera vaga, come un uomo grande e ammirabile, e non come Gesù Cristo. E se qualcuno pretende che già allora gli Apostoli lo annunciassero come Cristo, dovrà dire che il Signore volle che essi facessero una leggera menzione del suo nome, in modo che, permanendo in silenzio per un certo tempo il suo nome, quelli che ascoltavano potessero digerire quello che tanto leggermente aveva udito di Cristo. 

Da allora Gesù cominciò a mostrare ai suoi discepoli che egli doveva andare a Gerusalemme e patire molto da parte degli anziani e degli scribi e dei principi dei sacerdoti, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno. Girolamo: Il senso è questo: voi comincerete a predicarmi quando avrò patito tutti questi tormenti, poiché non conviene predicare in pubblico Cristo ed enunciare la sua maestà in mezzo ai popoli che lo dovevano vedere in seguito flagellato e crocifisso.

Origene: E vedi che non ha detto: comincio a dire e a insegnare, ma a mostrare; poiché come si dice che le cose corporali sono mostrate, così si dice che sono mostrate da Cristo le cose che diceva. Ma io non penso che a coloro che videro Cristo patire tanti tormenti corporali furono manifestate le cose che si vedevano nel modo in cui ai discepoli fu mostrato il discorso ragionevole sulla passione e la resurrezione di Cristo. Allora quindi cominciò a mostrarlo, e in seguito, quando erano divenuti più capaci, lo mostrò più pienamente con i fatti: poiché tutto quello che Gesù cominciò, lo portò a compimento. Ed era necessario che Gesù andasse a Gerusalemme per essere immolato nella Gerusalemme terrena prima di regnare, con la sua risurrezione, nella Gerusalemme celeste. Infatti poi Gesù risuscitò, e risuscitarono altri con lui, e così non si parla più della Gerusalemme di qui, o della casa di preghiera che essa racchiude, ma della Gerusalemme di lassù. Il Signore soffre molte cose da parte degli anziani della Gerusalemme terrena per essere glorificato da parte di quegli anziani celesti che godono dei suoi benefici. Risuscitò poi il terzo giorno dai morti, e acquisisce per quelli che strappa dal maligno la grazia di essere battezzati dallo spirito, nell’anima e nel corpo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, che sono i tre giorni sempre presenti per quelli che mediamente essi furono fatti figli della luce.


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