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mercoledì 3 ottobre 2018

Matteo, Capitolo 16, Versetti 22-23


E Pietro prendendolo in disparte cominciò a rimproverarlo dicendo: Non sia mai, Signore; ciò non ti accadrà. Ma egli voltandosi disse a Pietro: Va’ dietro di me, Satana; tu mi sei di scandalo, poiché non pensi le cose di Dio, ma quelle degli uomini.

Origene: Mentre Cristo inizia a spiegare l’inizio dei suoi misteri, già Pietro li riguarda come indegni del Figlio di Dio vivente, e come dimenticando che il Figlio di Dio vivente non fa o compie nulla che sia degno di rimprovero, comincia a rimproverarlo, e ciò è quando viene detto: E Pietro prendendolo in disparte cominciò a rimproverarlo.

Girolamo: Spesso abbiamo detto che Pietro ebbe verso Cristo Salvatore un ardore e un amore grandissimo. Egli dunque, dopo la sua confessione e la promessa che il Signore gli aveva fatto, non vuole che sia distrutta la sua confessione, e pensa che il figlio di Dio non possa essere ucciso; così lo prende nel suo affetto e lo conduce in disparte, affinché non sembri che egli rimproveri il maestro davanti agli altri discepoli, e comincia a riprenderlo con l’affetto dell’amore, e opponendosi a lui dice: Non sia mai, Signore. Oppure, come si ha meglio nel greco: <<Abbi compassione di te, Signore; questo non ti succederà>>; come se avesse necessità di questa compassione. Cristo, ricevendo senza dubbio l’affetto, rimprovera l’ignoranza; per cui segue: Ma egli voltandosi disse a Pietro: Va’ dietro di me, Satana; tu mi sei di scandalo.

Girolamo: Il Signore aggiunge: poiché non pensi le cose di Dio, ma quelle degli uomini, come se dicesse: è volontà di mio Padre e mia che io muoia per la salvezza degli uomini; tu, guardando solo la tua volontà, non vuoi che il chicco di frumento cada nella terra in modo da portare molti frutti, e di conseguenza, dato che parli dicendo cose contrarie alla mia volontà, meriti il nome di avversario. Infatti la parola Satana significa avversario o nemico; non si creda tuttavia, come pensano molti, che Pietro sia stato condannato nella stessa maniera di Satana. A Pietro infatti viene detto: Va’ dietro di me, Satana, come per dire: tu che sei contrario alla mia volontà, seguimi; al diavolo invece si disse (Gv 4, 10): <<Vattene Satana>>, e non gli si disse: dietro di me, per indicare che andasse al fuoco eterno.

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