Charles de Foucauld (1858-1916), dopo una radicale conversione decise di «vivere solo per Dio», entrò dapprima tra i monaci trappisti, ma ne uscì dopo alcuni anni per recarsi in Terra Santa e abitarvi come Gesù, in povertà e nascondimento. Ordinato sacerdote, con l’intento di poter celebrare e adorare l’Eucaristia nella più sperduta zona del mondo, tornò in Africa, si stabilì vicino a un’oasi del profondo Sahara, indossando una semplice tunica bianca, sulla quale aveva cucito un cuore rosso di stoffa, sormontato da una croce. Trascorse tredici anni nel villaggio tuareg di Tamanrasset. La sera del primo dicembre 1916, fu ucciso da predoni. È stato beatificato nella basilica di San Pietro a Roma il 13 novembre 2005, sotto il pontificato di Benedetto XVI. Il 27 maggio 2020 la Santa Sede ha attribuito alla sua intercessione un miracolo e ciò ha consentito la sua canonizzazione, nel 2022, da parte di papa Francesco.
In una lettera scrisse: «Non appena credetti che c’era un Dio, compresi che non potevo fare altro che vivere per Lui: la mia vocazione religiosa risale alla stessa ora della mia fede. Dio è così grande! C’è una tale differenza tra Dio e tutto quello che non è Lui!»
Compose questa bellissima preghiera:
☩
Padre mio,
io mi abbandono a te,
fa di me ciò che ti
piace.
Qualunque cosa tu faccia
di me
Ti ringrazio.
Sono pronto a tutto,
accetto tutto.
La tua volontà si compia
in me
e in tutte le tue
creature.
Non desidero altro, mio
Dio.
Affido l’anima mia alle
tue mani
Te la dono mio Dio,
con tutto l’amore del
mio cuore
perché ti amo,
ed è un bisogno del mio
amore
di donarmi
di pormi nelle tue mani
senza riserve
con infinita fiducia
perché Tu sei mio Padre.


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