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lunedì 26 maggio 2025

Marco, Capitolo 10, Versetti 32-34

Mentre erano in viaggio per salire a Gerusalemme, Gesù li precedeva ed essi si stupivano e seguendolo temevano. E prendendo nuovamente in disparte i dodici, cominciò a dire loro le cose che sarebbero avvenute: Ecco, saliamo a Gerusalemme, e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai principi dei sacerdoti e agli scribi e agli anziani e lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai gentili, lo derideranno, gli sputeranno addosso e lo flagelleranno e lo uccideranno, e il terzo giorno risusciterà.

Beda: I discepoli ricordavano il discorso con cui il Signore aveva predetto che avrebbe patito molte cose da parte dei sommi sacerdoti e dagli Scribi; quindi, andando verso Gerusalemme, si stupivano; e ciò è detto con le parole: Mentre erano in viaggio per salire a Gerusalemme, Gesù li precedeva. Teofilatto: Per mostrare che correva verso la passione e non rifuggiva la morte per la nostra salvezza.

Ed essi si stupivano e seguendolo temevano. Beda: Di venire anch'essi uccisi con lui o che almeno lui, della cui vita e magistero godevano, cadesse nella mani dei nemici, Prevenendo poi il Signore che l'anima dei discepoli si sarebbe turbata per la sua passione, predica loro la pena della passione e la gloria della risurrezione, per cui segue: E prendendo nuovamente in disparte i dodici, cominciò a dire loro le cose che sarebbero avvenute. Teofilatto: Cioè per confermare il cuore dei discepoli e affinché sopportassero più lievemente quelle cose che avevano già udito, e non temessero nelle cose repentine, e anche per mostrare che pativa volontariamente. Chi infatti preconosce, e potendo fuggire non fugge, manifesta che si consegna volontariamente alla passione. Prese poi i discepoli in disparte poiché era conveniente rivelare il mistero della passione a quelli che gli erano più vicini.

Crisostomo: Affinché poi, essendosi rattristati per la passione e la morte, aspettino la risurrezione, aggiunge: e il terzo giorno risusciterà; non avendo infatti tenuto nascoste le tristezze e gli obbrobri accaduti, era convenientemente che gli credessero anche nelle rimanenti cose.

domenica 25 maggio 2025

Video - Gloria Polo: Gesù mi ha Mostrato cosa Accade con l'Aborto e cosa Dobbiamo Fare

Cari fratelli e sorelle, In questo video, Gloria Polo condivide la sua incredibile esperienza di visione premorte, un viaggio che l'ha portata a vedere le conseguenze spirituali delle sue scelte, inclusi gli orrori dell'aborto. Guidata da Gesù stesso, Gloria ha vissuto momenti che hanno trasformato per sempre il suo cuore e la sua anima.

Questa testimonianza toccante ci porta nel profondo del dolore e della redenzione, mostrando come la misericordia di Dio possa toccare anche le anime più disperate. Scoprirete perché l'aborto è un peccato così grave agli occhi di Dio e come il perdono e la redenzione siano sempre possibili, grazie all'amore infinito del Signore.

Guarda questo video fino alla fine e preparati a cambiare per sempre la tua visione sulla vita, sulla fede e sulla misericordia di Dio.


sabato 24 maggio 2025

Supplica da Recitare a Maria Ausiliatrice

Supplica da recitare a Maria Ausiliatrice oggi, 24 maggio, per chiedere una grazia nella sua festa.

O Santissima ed Immacolata Vergine Maria, Madre nostra tenerissima, e potente Aiuto dei Cristiani, noi ci consacriamo interamente al vostro dolce amore e al vostro santo servizio. Vi consacriamo la mente con i suoi pensieri, il cuore con i suoi affetti, il corpo con i suoi sentimenti e con tutte le sue forze, e promettiamo di voler sempre operare alla maggior gloria, di Dio ed alla salute delle anime.

Voi intanto, o Vergine incomparabile, che siete sempre stata l’Ausiliatrice del popolo cristiano, deh! continuate a mostrarvi tale specialmente in questi giorni. Umiliate i nemici di nostra santa Religione, e rendetene vani i malvagi intenti.

Illuminate e fortificate i Vescovi e i Sacerdoti, e teneteli sempre uniti ed obbedienti al Papa, Maestro infallibile; preservate dall’irreligione e dal vizio l’incauta gioventù; promuovete le sante vocazioni ed accrescete il numero dei sacri Ministri, affinché per mezzo loro il regno di Gesù Cristo si conservi tra noi e si estenda fino agli ultimi confini della terra. Vi preghiamo ancora, o dolcissima. Madre, che teniate sempre rivolti i vostri sguardi pietosi sopra l’incauta gioventù esposta a tanti pericoli, e sopra i poveri peccatori e moribondi; siate per tutti, o Maria, dolce speranza, Madre di misericordia e porta del Cielo. Ma anche per noi vi supplichiamo, o gran Madre di Dio. Insegnateci a ricopiare in noi le vostre virtù, in particolar modo l’angelica modestia, l’umiltà profonda e l’ardente carità; affinché per quanto è possibile, col nostro contegno, colle nostre parole, col nostro esempio rappresentiamo al vivo in mezzo al mondo Gesù Benedetto vostro Figliuolo, e facciamo conoscere ed amare Voi, e con questo mezzo possiamo riuscire a salvare molte anime.

venerdì 23 maggio 2025

Marco, Capitolo 10, Versetti 28-31

Pietro cominciò a dirgli: Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito. Rispondendo Gesù disse: In verità vi dico, non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o padre o madre o figli o campi per me e per il vangelo che non riceva adesso, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi insieme con persecuzioni, e nel secolo futuro la vita eterna. Molti dei primi poi saranno ultimi, e gli ultimi i primi.

Glossa: Poiché il giovane, udito il consiglio del Salvatore sull'abbandono delle cose, se ne era andato via triste, mentre i discepoli avendo già adempiuto il premesso consiglio di Cristo, cominciarono a sollecitarlo sul premio, ritenendo di aver fatto qualcosa di grande, poiché il giovane che aveva adempiuto i precetti della legge non aveva potuto nemmeno sentire ciò senza tristezza; per cui Pietro interroga il Signore per sé e per gli altri.

Teofilatto: Pietro, sebbene abbia lasciato poche cose, le chiama tutto; infatti anche poche cose hanno il vincolo della passione, così che viene reso beato colui che lascia poche cose.

Beda: E poiché non basta soltanto lasciare, aggiunge ciò che è perfetto: e ti abbiamo seguito; come se dicesse: abbiamo fatto ciò che hai comandato: che cosa dunque ci darai in premio? Mentre però interrogava soltanto sui discepoli, Gesù da una risposta universale; per cui segue: Rispondendo Gesù disse: In verità vi dico, non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli. Dicendo però questo, non dice di lasciare i padri non aiutandoli, né di separarci dalle mogli, ma ci istruisce a preferire l'amore di Dio alle realtà secolari.

Girolamo: In una casa non c'è che una sola moglie a occuparsi del cibo e del vestito di suo marito; ma guardate gli Apostoli: molte donne si occupavano del loro vestimento e del loro nutrimento, e li servivano. Ugualmente gli Apostoli ebbero più padri e più madri, ed erano tutti coloro che li amavano; ma anche Pietro, lasciando una sola casa, in seguito aveva le case di tutti i discepoli. E ciò che è di più, i santi possederanno queste cose assieme a persecuzioni, ne patiranno e ne saranno angustiati, per cui segue: Molti dei primi poi saranno ultimi, e gli ultimi i primi. Infatti i Farisei, che erano i primi, sono diventati gli ultimi; quelli invece che lasciarono tutto e seguirono Cristo furono gli ultimi in questo secolo a motivo delle angustie e delle persecuzioni, ma saranno i primi per la speranza che è in Dio.

giovedì 22 maggio 2025

Marco, Capitolo 10, Versetti 17-27

Ed essendo uscito sulla strada, un tale gli corse incontro, e gettandosi in ginocchio davanti a lui gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?». Gesù gli disse: Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre. Ma quello rispondendo gli disse: Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza. Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: Una cosa sola ti manca: va', vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo, poi vieni e seguimi. Quello, rattristatosi a queste parole, se ne andò triste; aveva infatti molti beni. E Gesù, guardandosi attorno, disse ai suoi discepoli: Quanto è difficile che chi a denaro entri nel regno di Dio. I discepoli si stupirono delle sue parole. Ma Gesù rispondendo nuovamente disse loro: Figlioli, quanto è difficile che chi confida nel danaro entri nel regno di Dio. E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli. Essi si meravigliavano ancora di più dicendo tra loro: E chi può salvarsi? Gesù, fissatoli, disse loro: E' impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Tutto infatti è possibile a Dio.

Beda: Un tale aveva udito dal Signore che solo coloro che vogliono essere simili ai bambini sono degni di entrare nel regno dei cieli, e quindi chiede che gli venga spiegato non con parole, ma apertamente, con quali opere meritorie può conseguire la vita eterna.

Teofilatto: Mi meraviglio di questo giovane: mentre tutti gli altri si rivolgevano a Cristo per delle malattie, egli chiede la vita eterna, sebbene sia maligna la passione dell'avarizia, per la quale poi si rattristò.

Crisostomo: Poiché però si era avvicinato a Cristo come a un uomo e a uno dei dottori Giudaici, Cristo gli risponde come uomo; per cui segue: Gesù gli disse: Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Però, dicendo questo, non esclude gli uomini dalla bontà, ma dalla comparazione con la bontà divina.

Beda: Non bisogna pensare che l'unico buono sia il Padre, ma anche il Figlio, che dice (Gv 10,11): «Io sono il buon pastore», e lo Spirito Santo, poiché si dice (Lc 11,13): «Il Padre darà dal cielo lo Spirito buono a chi lo chiede». Infatti l'una e indivisa Trinità, Padre e Figlio e Spirito Santo, è anche il solo e unico Dio buono. Dunque il Signore non nega di essere buono, ma indica di essere Dio; non di essere un maestro buono, ma attesta che non esiste un maestro buono all'infuori di Dio.

Teofilatto: Volle dunque il Signore, con queste parole, innalzare la mente del giovane, affinché lo riconoscesse come Dio. Ma con queste parole insinua anche qualcos'altro: quando devi parlare con qualcuno, non farlo adulando, ma guarda a Dio, radice e fonte della bontà, e a lui presta onore.

domenica 18 maggio 2025

Marco, Capitolo 10, Versetti 13-16

 

E gli portavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli sgridavano quelli che li portavano. Gesù, avendoli visti, si sdegnò e disse loro: Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite: di tali infatti è il Regno di Dio. In verità vi dico chiunque non riceve il Regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso. E abbracciandoli e imponendo le mani sopra di loro, li benediceva.

Teofilatto: Dopo aver mostrato la nequizia dei Farisei che tentavano Cristo, ora viene mostrata la grande fede della folla, la quale, soltanto con l'imposizione delle mani da parte di Cristo, pensava che venissero benedetti i bambini che gli presentava.

Crisostomo: Tuttavia i discepoli, per riguardo alla dignità di Cristo, volevano impedire ai bambini di avvicinarsi: ma i discepoli sgridavano quelli che li portavano. Il Signore però, istruendo i discepoli ad avere sentimenti moderati e a calpestare l'orgoglio mondano, accoglie i bambini e preannunzia ad essi il regno di Dio.

Crisostomo: Infatti l'anima del bambino è pura da tutte le passioni: per questo dobbiamo fare per volontà ciò che i bambini fanno per natura. Teofilatto: Per questo non ha detto: di questi è il regno di Dio, ma di tali, cioè di coloro che hanno per impegno e fatica l'innocenza e la semplicità che hanno i bambini per natura. Infatti il bambino non odia, non opera maliziosamente, né, frustato dalla madre, si allontana, ma anche se veste indumenti vili li preferisce a quelli regali: così anche colui che vive secondo la virtù della Chiesa sua madre non le antepone nulla, nemmeno la voluttà, regina di tutti.

Il Signore aggiunge: In verità vi dico chiunque non riceve il Regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso. Beda: Cioè: se non avrete una tale innocenza e purità d'animo, come ha il bambino, non potete entrare nel regno dei cieli. Diversamente. Ci si comanda di ricevere il regno di Dio, cioè, la dottrina del Vangelo, come un bambino; poiché, come il bambino nell'imparare non contraddice a chi insegna, né compone ragioni e parole resistendogli, ma fedelmente riceve ciò che gli viene insegnato e lo esegue con timore, e impara, così anche noi, obbedendo semplicemente, dobbiamo ricevere la parola di dio senza alcuna contraddizione.

Beda: Abbracciando inoltre i bambini, faceva capire che egli considerava gli umili di spirito come degni della sua grazia, della sua benedizione e del suo amore.

sabato 17 maggio 2025

Marco, Capitolo 10, Versetti 1-12

Salendo di là, giunse ai confini della Giudea e oltre il Giordano. E la folle giunsero ancora a lui ed egli, come era solito, insegnò nuovamente a esse. E avvicinatisi i farisei, lo interrogarono se fosse lecito ripudiare la moglie, tentandolo. Ma egli rispondendo disse loro: Che cosa vi ha ordinato Mosè? Essi dissero: Mosè permise di scrivere il libello di ripudio e di rimandarla. Rispondendo a loro Gesù disse: Per la durezza dei vostri cuori scrisse per voi questo precetto. ma all'inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; «Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno due in una carne sola; così non sono più due, ma una carne sola». Dunque l'uomo non separi ciò che Dio ha congiunto. E nella casa i discepoli lo interrogarono ancora sulla stessa cosa. Ed egli disse loro: Chiunque rimanderà sua moglie e ne prenderà un'altra, commette adulterio su di lei. E se la moglie lascerà suo marito e ne sposerà un altro, commette adulterio.

Teofilatto: A causa della sua passione, della quale essa doveva essere il teatro, egli visita la Giudea, che egli abbandonò sovente, per provocare i Giudei all'emulazione. Tuttavia egli non sale a Gerusalemme, per consacrarsi al popolo semplice e senza malizia delle frontiere. Gerusalemme era divenuta artefice di ogni specie di iniquità, a causa della malizia dei Giudei, per cui segue: E la folle giunsero ancora a lui ed egli, come era solito, insegnò nuovamente a esse.

Beda: Notiamo la distanza che c'è tra l'anima del popolo e quella dei Farisei: il popolo viene al Salvatore per far guarire le sue malattie e per apprendere egli stesso la verità; i Farisei per perderlo tentandolo. Per cui segue: E avvicinatisi i farisei, lo interrogarono se fosse lecito ripudiare la moglie, tentandolo.

Teofilatto: Si avvicinarono senza abbandonarlo, affinché le folle non possano credere in lui; e venendo continuamente verso di lui, si sforzano di gettare il dubbio sulla sua persona e di coprirlo di confusione con le loro domande. Essi propongono una domanda che si apre su un precipizio a due fiancate, e posta in modo che essi possano, qualunque sia la sua risposta, accusarlo di mostrarsi in contraddizione con Mosè. Ma Cristo che è la saggezza stessa, dà loro una risposta che sfugge ai lacci.

Crisostomo: Interrogato se ciò fosse permesso , non rispose subito che ciò non era permesso, per non metterli in agitazione, ma volle premettere l'autorità della legge, affinché fossero essi stessi a rispondere come si doveva. Per cui segue: Che cosa vi ha ordinato Mosè? Segue: Essi dissero: Mosè permise di scrivere il libello di ripudio e di rimandarla. Affermano che Mosè ha detto questo o per l'interrogazione del Signore, o volendo incitare contro di lui la moltitudine degli uomini. Infatti ciò era indifferente per i Giudei, e tutti lo facevano come se fosse permesso dalla gente.

venerdì 16 maggio 2025

Fumetto - Tommaso Moro, il Cancelliere di Enrico VIII

Racconto storico apparso sulle pagine de "Il Giornalino" nel 1982.

Fumetto in cbr sulla vita di San Tommaso Moro ispirato dal film “Un uomo per tutte le Stagioni” del 1966.



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martedì 6 maggio 2025

Continuiamo a Pregare la Novena del Card. Burke!

Il card. Raymond Leo Burke ha composto una preghiera di novena, dopo la morte e la sepoltura di papa Francesco, per i nove giorni che precedono il Conclave papale che inizierà nel maggio 2025. Unitevi a noi nella preghiera per la scelta del nostro prossimo Papa.

Novena per il Sacro Collegio dei Cardinali riuniti per il Conclave per eleggere il Romano Pontefice

26 aprile - 5 maggio 2025

Mi inginocchio davanti a te, o Vergine Madre di Dio, Nostra Signora di Guadalupe, compassionevole Madre di tutti coloro che Ti amano, che gridano a Te, che Ti cercano e confidano in Te. Prego per la Chiesa in un tempo di grande prova e pericolo per essa. Come sei venuta in soccorso della Chiesa sul Tepeyac nel 1531, ti preghiamo, intercedi per il Sacro Collegio dei Cardinali riunito a Roma per eleggere il Successore di San Pietro, Vicario di Cristo, Pastore della Chiesa Universale.

In questo momento tumultuoso per la Chiesa e per il mondo, supplica il Tuo Divin Figlio che i Cardinali di Santa Romana Chiesa, suo Corpo Mistico, ubbidiscano umilmente ai suggerimenti dello Spirito Santo. Attraverso la Tua intercessione, possano scegliere l’uomo più degno di essere il Vicario di Cristo sulla terra. Con Te, io ripongo tutta la mia fiducia in Lui che, solo, è il nostro aiuto e la nostra salvezza. Amen.

Cuore di Gesù, salvezza di coloro che confidano in Te, abbi pietà di noi!

Nostra Signora di Guadalupe, Vergine Madre di Dio e Madre della Divina Grazia, prega per noi!

Raymond Leo Cardinale BURKE

24 aprile 2025
 
 
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