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sabato 9 settembre 2017

Matteo, Capitolo 7, Versetti 9-11



O quale uomo c’è tra voi che se suo figlio chiede un pane, gli darà una pietra? O se chiede un pesce, gli darà una serpe? Se dunque voi, pur essendo cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a coloro che gliele chiedono.

Crisostomo: Affinché uno, considerando quanto grande è la differenza fra Dio e l’uomo, e pesando i suoi peccati, mentre dispera di ottenere non inizi nemmeno a domandare, ha introdotto la similitudine dei padri e dei figli: cosi che, se per i nostri peccati disperiamo, per la bontà di Dio speriamo.

Remigio: Nel pesce noi possiamo intendere la parola su Cristo, e nel serpente il diavolo stesso. Oppure nel pane si intende l’insegnamento spirituale, nella pietra l’ignoranza; nel pesce l’acqua del santo battesimo, nel serpente l’astuzia del diavolo, o l’incredulità.

Remigio: Il senso è dunque: non dobbiamo temere che, se chiediamo a Dio Padre il pane, cioè la dottrina o la carità, ci dia una pietra, cioè che permetta che il nostro cuore sia stretto o dalla freddezza degli odi o dalla durezza della mente; o che, se gli chiediamo la fede, permetta che periamo per il veleno dell’incredibilità.

Agostino: Se dunque, pur essendo cattivi, sappiamo dare ciò che ci viene chiesto, quanto più dobbiamo sperare che Dio darà a noi i beni che gli chiediamo!

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