O quale uomo c’è tra voi che se suo figlio chiede un pane, gli darà una
pietra? O se chiede un pesce, gli darà una serpe? Se dunque voi, pur essendo
cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che
è nei cieli darà cose buone a coloro che gliele chiedono.
Crisostomo: Affinché uno, considerando quanto grande è la
differenza fra Dio e l’uomo, e pesando i suoi peccati, mentre dispera di
ottenere non inizi nemmeno a domandare, ha introdotto la similitudine dei padri
e dei figli: cosi che, se per i nostri peccati disperiamo, per la bontà di Dio
speriamo.
Remigio: Nel pesce noi possiamo intendere la parola su
Cristo, e nel serpente il diavolo stesso. Oppure nel pane si intende l’insegnamento
spirituale, nella pietra l’ignoranza; nel pesce l’acqua del santo battesimo,
nel serpente l’astuzia del diavolo, o l’incredulità.
Remigio: Il senso è dunque: non dobbiamo temere che, se
chiediamo a Dio Padre il pane, cioè la dottrina o la carità, ci dia una pietra,
cioè che permetta che il nostro cuore sia stretto o dalla freddezza degli odi o
dalla durezza della mente; o che, se gli chiediamo la fede, permetta che
periamo per il veleno dell’incredibilità.
Agostino: Se dunque, pur essendo cattivi, sappiamo dare ciò
che ci viene chiesto, quanto più dobbiamo sperare che Dio darà a noi i beni che
gli chiediamo!
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