Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma
chi che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, costui entrerà nel regno
dei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo
profetato nel tuo nome, e scacciato demoni nel tuo nome e fatto molti miracoli
nel tuo nome? Ma allora io dichiarerò ad essi: Non vi ho mai conosciuto;
allontanatevi da me, voi tutti che operate l’iniquità.
Girolamo: Come in precedenza aveva detto che coloro che
hanno l’abito di una buona vita non vanno accolti per la depravazione della dottrina,
così adesso al contrario afferma che non bisogna prestare fede nemmeno a coloro
che, pur avendo l’integrità della dottrina, la distruggono con le cattive
opere: infatti ai servi di Dio sono necessari entrambe le cose, in modo che l’opera
sia comprovata dal discorso, e il discorso dalle opere.
Crisostomo: Quale sia poi la volontà di Dio lo insegna il
Signore stesso (Gv 6,40): <<Questa
è la volontà di colui che mi ha mandato, che chiunque vede il Figlio e crede in
lui, abbia la vita eterna>>. Ora, la parola della fede riguarda sia la
confessione che l’atto. Chi dunque non confessa o non si comporta secondo la
parola di Cristo non entrerà nel regno dei cieli.
Crisostomo: Molti mi
diranno in quel giorno, quando cioè verrà nella maestà del Padre suo;
quando nessuno oserà difendere la menzogna o contraddire la verità con la loquacità
dei discorsi; quando parleranno le opere di ciascuno e le loro bocche
taceranno; allora tutti tremeranno, e nessuno oserà intervenire per un altro.
In questo giudizio i testimoni non saranno gli uomini adulatori, ma gli Angeli
pieni di verità; e il giudice, il Signore pieno di giustizia. Questa parola, Signore, Signore, sottolinea
perfettamente gli accenti del timore e le angosce della sofferenza. Dire una
sola volta Signore non basta a colui
che è stretto dalla necessità del timore.
Crisostomo: Considera che dicono: nel nome, non: nello spirito; profetano infatti nel nome di Cristo
ma nello spirito del diavolo, quali sono gli indovini. Ma così si distinguono: poiché
il diavolo talvolta dice cose false, lo Spirito Santo invece mai. Fu però
concesso anche al diavolo di dire talvolta cose vere, per dare valore alla sua
menzogna con una verità rada. Scacciano però i demoni nel nome di Cristo avendo
lo spirito del nemico; infatti i maghi non scacciano, ma sembra che scaccino in
combutta con i demoni. Fanno anche dei miracoli, ma non utili e necessari,
bensì inutili e vani.
Crisostomo: Una grande ira deve essere proceduta da una
ampia dilazione, che rende più giusto il giudizio di Dio, e più degna la fine
dei peccatori. Bisogna sapere però che Dio non conosce i peccatori poiché essi
non sono degni di essere conosciuti da Dio; non nel senso che non li conosca in
alcun modo, ma perché non li riconosce come suoi. Dio infatti conosce
naturalmente tutti, ma sembra che non li conosca poiché non li ama; come anche
non sembra che riconoscano Dio quelli che non gli danno il culto dovuto.
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