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domenica 21 luglio 2019

Matteo, Capitolo 22, Versetti 41-46


Radunati poi i Farisei, Gesù li interrogò dicendo: Che ne vi pare di Cristo? Di chi è figlio? Gli dicono: Di Davide. Dice loro: Perché dunque Davide nello spirito lo chiama Signore, dicendo: «Ha detto il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché non ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi»? Se dunque Davide lo chiama Signore, in che modo è suo figlio? E nessuno poteva rispondergli parola, e nessuno osò da quel giorno interrogarlo ulteriormente.

Crisostomo: I Giudei, credendo che Gesù fosse unicamente uomo, non l’avrebbero tentato se avessero conosciuto che era figlio di Dio. Volendo dunque Cristo manifestare che conosceva le contorte intenzioni dei Giudei e che era Dio, non voleva dire chiaramente la verità per evitare che, intendendolo i Giudei come bestemmia, si infuriassero di più, né tacere in modo assoluto perché era venuto a insegnare la verità. Per questo li interrogò in maniera tale che la stessa domanda manifestasse loro chi egli era; per cui si dice: Radunati poi i Farisei, Gesù li interrogò dicendo: Che ne vi pare di Cristo? Di chi è figlio?

Crisostomo: Prima aveva interrogato i suoi discepoli per sapere che cosa dicevano altri del Cristo, e poi li interrogò su chi era secondo ciò che essi dicevano. Però questi non li interrogò nella stessa maniera, poiché sicuramente lo avrebbero chiamato seduttore e malvagio. Essi consideravano che Cristo era un uomo puro; per cui dissero che era figlio di Davide, e questo è ciò che segue: Gli dicono: Di Davide. Il Salvatore riprendendo ciò cita il Profeta, testimonia il suo dominio e la proprietà della filiazione, e che a lui corrisponde lo stesso onore che al Padre. Per questo aggiunge: Perché dunque Davide nello spirito lo chiama Signore, dicendo: «Ha detto il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché non pongaGirolamo: Questa testimonianza è stata presa dal Salmo 109,1. Dunque è chiamato Signore di Davide non per essere nato da lui, ma perché nato dal Padre, prevenendo suo padre secondo la carne. Lo chiama poi suo Signore non per errore di dubbio, né per sua propria volontà, ma perché così detta lo Spirito Santo.

Remigio: Quando dice: Siedi alla mia destra, non si intende che Dio abbia un corpo con una destra e una sinistra, ma che stare seduto alla destra di Dio è come avere un onore pari a quello.

Crisostomo: Credo anche che questa domanda non la fece contro i Farisei unicamente, ma anche contro gli eretici, poiché secondo la carne era veramente figlio di Davide. Però era Dio secondo la divinità.

Origene: Dio certamente non pone i suoi nemici a sgabello dei piedi di Cristo solo per la loro perdizione, ma per la loro salvezza.

Glossa [Anselmo]: Che i nemici siano assoggettati dal Padre al Figlio, non dimostra la debolezza del Figlio, ma l’unità della natura: infatti anche il Figlio assoggetta i suoi nemici al Padre e fa conoscere il Padre sulla terra.

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