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martedì 8 ottobre 2019

I Primi Cristiani Dipingevano Così: Immagini Affascinanti nella Domus Ecclesiae (la Chiesa Domestica) di Dura Europos in Siria


Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro
Matteo 18, 20

Quando riflettiamo su queste parole del Vangelo di Matteo, le prime immagini che ci vengono in mente sono spesso quelle di una congregazione sostanziosa che riempie una parrocchia locale, un circolo di preghiera in mezzo alla tragedia o anche una famiglia che rende grazie con una preghiera prima dei pasti.

È poco probabile, tuttavia, che i primi cristiani avessero queste stesse idee, visto che la Chiesa come la conosciamo oggi non esisteva ancora.

I primi cristiani si riunivano nelle case, non essendo benvenuti nelle sinagoghe.

Più tardi i cristiani romani hanno portato avanti questa pratica, perché la persecuzione nei loro confronti era così intensa da costringerli a praticare il culto in segreto. I primi luoghi di culto erano noti come “domus ecclesiae”, ovvero case della chiesa o chiese domestiche.

La casa di culto più antica si trova a Dura-Europos, in Siria, ed è nota semplicemente come chiesa di Dura-Europos. Si crede che il luogo sia stato una volta una residenza privata che venne poi trasformata in luogo di preghiera tra il 233 e il 256, quando la città venne abbandonata dopo la conquista persiana.

Il sito della chiesa di Dura-Europos è stato oggetto di scavi soprattutto agli inizi del XX secolo, da parte di archeologi francesi e statunitensi. Grazie ai loro sforzi, è stato possibile scoprire non solo questo luogo importante, ma anche alcuni dei primi affreschi e delle prime testimonianze dell’arte cristiana. Sono stati ritrovati anche frammenti di pergamene con testi ebraici in seguito identificati come preghiere eucaristiche.

Gli esempi d’arte trovati sul posto sono stati trasferiti nella Galleria d’Arte dell’Università di Yale, e per fortuna, visto che non si sa che questo antico sito è sopravvissuto all’occupazione dell’ISIS. 




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