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venerdì 25 gennaio 2019

Matteo, Capitolo 19, Versetti 27-30


Allora Pietro rispondendo gli disse: Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo? Gesù disse loro: In verità vi dico che voi che mi avete seguito nella rigenerazione, quando il Figlio dell'uomo siederà seduto sul trono della sua maestà, siederete anche voi su dodici troni per giudicare le dodici tribù di Israele. E chiunque avrà lasciato la casa o i fratelli o le sorelle o il padre o la madre, la moglie o i figli o i campi per il mio nome, riceverà il centuplo e possiederà la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi, e gli ultimi i primi.

Origene: Pietro aveva udito la parola di Cristo che diceva (v, 21): «Se vuoi essere perfetto, và e vendi tutto ciò che hai»; poi considerò la tristezza del giovane che se ne andava e la difficoltà per i ricchi di entrare nel regno dei cielo; da qui la domanda che fece pieno di confidenza, come fa un uomo che ha posto termine a un’impresa difficile. Infatti, sebbene sia certo che ciò che egli e suo fratello avevano lasciato valeva molto poco, sapeva tuttavia che Dio lo teneva in molto conto a causa della grande pienezza di carità che diede origine al loro distacco, per cui ciò equivaleva al fatto che avessero lasciato molti possessi. E ritengo che Pietro, confidando più nel proprio affetto che nella quantità delle cose lasciate, interrogò con fiducia.

Girolamo: Voi che mi avete seguito siederete nella rigenerazione; cioè quando i morti risorgeranno incorrotti dalla corruzione, siederete anche voi sui troni di coloro che giudicano condannando le dodici tribù di Israele: perché mentre voi avete creduto, essi non hanno voluto credere.

Crisostomo: Accadrà infatti che nel giorno del giudizio i Giudei risponderanno: Signore, non ti abbiamo riconosciuto come il Figlio di Dio costituito nel corpo. Chi fra gli uomini poteva vedere un tesoro nascosto nella terra, un sole oscurato da una nube? Risposero dunque i discepoli: anche noi siamo stati uomini, grossolani e oscuri nel popolo; voi sacerdoti e scribi, ma in noi la buona volontà divenne come una lucerna per la nostra rozzezza, mentre in voi la malizia divenne come una caligine per la vostra conoscenza. 

Gregorio: Infatti chiunque, mosso dallo spirito dell’amore di Dio, lascerà qui quanto possiede, otterrà indubbiamente il culmine della podestà giudiziaria; in modo che colui che per la considerazione del giudizio si sottometterà alla dura necessità di una povertà volontaria, verrà allora a giudicare insieme al giudice.

Origene: Se qualcuno lascerà tutto e seguirà Cristo, riceverà anche lui le cose promesse a Pietro. Se invece non lascerà tutto, ma alcune cose, che vengono riferite specificatamente, le riceverà quaggiù moltiplicate, e possiederà la vita eterna.

Girolamo: Ciò che poi dice: e chiunque avrà lasciato i fratelli, si accorda con quella sentenza con cui aveva detto (10, 35): «Sono venuto a separare l’uomo da suo padre». Chi infatti, per la fede di Cristo e la predicazione del Vangelo, avrà disprezzato tutti gli affetti e le ricchezze e i piaceri del secolo, riceverà il centuplo e possiederà la vita eterna.

Crisostomo: Quando poi dice Chi avrà lasciato la moglie, non lo dice per sciogliere semplicemente le nozze, ma perché a tutto noi preferiamo la pietà della fede. A me sembra che anche insinui occultamente il tempo della persecuzione. Poiché infatti ci sarebbero stati molti a trarre i figli all’empietà, quando ciò si sarebbe verificato non li si sarebbe dovuti considerare né padri né uomini.

Rabano: Poiché succede con frequenza che l’uomo non continua nella virtù con lo stesso zelo con cui cominciò, ma si intiepidisce o si lascia cadere con rapidità, segue: Molti dei primi saranno ultimi, e gli ultimi i primi.

Origene: Il Signore esorta con queste parole coloro che da poco tempo si sono avvicinati alla parola divina ad affrettarsi a giungere alla perfezione, molto più di quelli che sembra che siano invecchiati nella fede. Queste parole possono poi anche servire a umiliare coloro che si gloriano di essere stati educati nel cristianesimo dai loro genitori cristiani, e a dare valore a coloro che sono stati da poco iniziati ai dogmi del cristianesimo. Si può dare a questo passo anche il senso che gli Israeliti, che furono i primi, giunsero a essere per la loro infedeltà gli ultimi, e i Gentili, che erano gli ultimi, i primi. Ci sono poi molti uomini che, pur essendo inferiori a causa della loro natura agli Angeli, si sono fatti superiori ad alcuni Angeli per la loro vita angelica, e alcuni Angeli, che furono i primi, sono gli ultimi a causa della loro colpa.

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