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sabato 5 gennaio 2019

Le Tre più Vecchie Rappresentazioni dell’Adorazione dei Tre Magi nell'Arte (III-V Secolo)


Roma, Catacombe di Priscilla, Cappella Greca. Adorazione dei Magi (III secolo). Nel III secolo, nella Cappella Greca della catacomba di Priscilla era stata raffigurata Maria, col capo scoperto e seduta come una matrona con in braccio Gesù, mentre i Magi, che indossano vestiti orientali cromaticamente contrastanti, si avvicinano speditamente recando nelle mani i loro doni. Non a caso il prototipo di questa celebre e fondamentale scena si trova proprio a Roma, dove i seguaci di origine greca e romana, la cui cultura aveva sempre attribuito grande importanza alle rappresentazioni figurative nelle abitazioni, nelle piazze, nei palazzi e negli edifici pubblici, sfidando le persecuzioni, fecero i primi timidi tentativi di quella che poi sarebbe stata definita arte paleocristiana, nelle catacombe, nei cimiteri e nelle domus ecclesiae. Nella parte orientale dell'impero romano, invece, le prime comunità cristiane, ancora legate alla dottrina ebraica, vietavano le figurazioni, poiché si attenevano al divieto sancito da un passo dell’Antico Testamento, che ordinava: “Non ti fare nessuna scultura, né immagini delle cose che sono su nel cielo, o sulla terra, o nelle acque sotto la terra. Non adorare tali cose, né servir loro…” (Esodo 20, 4-5).



Ravenna, Museo Arcivescovile.
Capella dei SS. Quirino e Giulitta (V sec.)


  Milano, Tesoro del Duomo.
Copertura dell'Evangelario: Adorazione dei Magi (V sec.)

 

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