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giovedì 17 gennaio 2019

Matteo, Capitolo 19, Versetti 10-12


Gli dicono i suoi discepoli: Se tale è la condizione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi. Ed egli disse loro: Non tutti capiscono questa parola, ma coloro ai quali è stato dato. Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal seno della madre; e vi sono eunuchi che sono stati resi tali dagli uomini, e vi sono eunuchi che si sono resi tali essi stessi per il regno dei cieli. Chi può capire capisca.

Crisostomo: Il Signore non ha detto che conviene, ma piuttosto acconsente nel dire che non conviene; tuttavia ha considerato la debolezza della carne; per cui segue: Ed egli disse loro: Non tutti capiscono questa parola, cioè non tutti possono farlo.

Girolamo: Nessuno però pensi che sotto la parola che aggiunge: ma coloro ai quali è stato dato, indichi il fato o la fortuna, poiché qui si riferisce ai vergini. Ma è stato dato da Dio a coloro che hanno chiesto, che hanno voluto, che si sono affaticati per ricevere.

Crisostomo: […] Quando dice: ai quali è stato dato, sta a indicare che senza l’aiuto della grazia di Dio non avremmo la forza in noi stessi. Ma questo dono della grazia non è negato a chi lo vuole: infatti il Signore dice (7, 7): <<Chiedete e vi sarà dato>>.

Crisostomo: Poi mostrando che ciò è possibile dice: Vi sono infatti eunuchi, come se dicesse: pensa, se fossi stato evirato da un altro che cosa faresti? Saresti certamente privato del piacere, ma non avresti la ricompensa.

Crisostomo: Come infatti l’opera senza la volontà non costituisce il peccato, così anche la giustizia non viene compiuta dall’opera se non è presente la volontà. È infatti gloriosa non quella continenza che la necessità della debolezza corpo non può trasgredire, ma quella che la volontà del santo proposito abbraccia.

Girolamo: Ha posto dunque un triplice genere di eunuchi, dei quali due sono carnali, e i terzi spirituali. Altri infatti sono coloro che nascono così dal seno della madre, altri quelli che ha reso tali o la prigionia, o le delizie delle grandi dame; i terzi sono coloro che si sono resi tali per il regno dei cieli, e che potendo essere uomini, per Cristo diventano eunuchi. A questi è promesso il premio; agli altri invece, per cui la castità è una necessità e non è volontaria, non è dovuto nulla in alcun modo.

Crisostomo: Che poi alcuni nascano così è per la stessa ragione per cui alcuni nascono con sei dita o con quattro. Se infatti Dio conservasse immutabile ogni natura come l’ha fondata all’inizio, gli uomini dimenticherebbero l’operazione di Dio. Per questo dunque talvolta la natura delle cose si volge contro la loro stessa natura, affinché si ricordi sempre che Dio è l’artefice della natura.

Girolamo: Possiamo dire anche diversamente. Sono eunuchi dal seno della madre coloro che sono di una natura più fredda, e non desiderano la libidine; sono fatti dagli uomini o quelli che sono stati resi tali dai medici, o per il culto degli idoli si snaturano in donna, o per persuasione eretica simulano la castità, per mentire quanto alla verità della religione. Ma nessuno di costoro consegue il regno dei cieli, bensì soltanto che si è reso eunuco per Cristo; per cui segue: Chi può capire, capisca; in modo che ciascuno consideri le sue forze, se possa adempiere i precetti verginali e di pudicizia. Di per sé infatti la castità è attraente, e invita chiunque, ma bisogna considerare le forze, in modo che chi può capire capisca. E questa è la voce del Signore che esorta, e invita i suoi soldati alla battaglia della pudicizia, affinché chi può combattere combatta e vinca e trionfi.

Crisostomo: Quando poi dice: che si sono resi eunuchi essi stessi, non parla di scissione di membra, ma di eliminazione dei cattivi pensieri; è infatti soggetto a maledizione chi taglia un membro, poiché si mette nel rango degli omicidi […]. Tagliare infatti le membra è una tentazione demoniaca. […]


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