Gli dicono i suoi discepoli: Se tale è la condizione dell'uomo rispetto
alla donna, non conviene sposarsi. Ed egli disse loro: Non tutti capiscono
questa parola, ma coloro ai quali è stato dato. Vi sono infatti eunuchi che
sono nati così dal seno della madre; e vi sono eunuchi che sono stati resi tali
dagli uomini, e vi sono eunuchi che si sono resi tali essi stessi per il regno
dei cieli. Chi può capire capisca.
Crisostomo: Il Signore non ha detto che conviene, ma
piuttosto acconsente nel dire che non conviene; tuttavia ha considerato la
debolezza della carne; per cui segue: Ed egli disse loro: Non tutti capiscono questa parola, cioè non tutti possono farlo.
Girolamo: Nessuno però pensi che sotto la parola che
aggiunge: ma coloro ai quali è stato dato,
indichi il fato o la fortuna, poiché qui si riferisce ai vergini. Ma è stato
dato da Dio a coloro che hanno chiesto, che hanno voluto, che si sono
affaticati per ricevere.
Crisostomo: […] Quando dice: ai quali è stato dato, sta a
indicare che senza l’aiuto della grazia di Dio non avremmo la forza in noi
stessi. Ma questo dono della grazia non è negato a chi lo vuole: infatti il
Signore dice (7, 7): <<Chiedete e vi sarà dato>>.
Crisostomo: Poi mostrando che ciò è possibile dice: Vi sono infatti eunuchi, come se
dicesse: pensa, se fossi stato evirato da un altro che cosa faresti? Saresti
certamente privato del piacere, ma non avresti la ricompensa.
Crisostomo: Come infatti l’opera senza la volontà non
costituisce il peccato, così anche la giustizia non viene compiuta dall’opera
se non è presente la volontà. È infatti gloriosa non quella continenza che la
necessità della debolezza corpo non può trasgredire, ma quella che la volontà
del santo proposito abbraccia.
Girolamo: Ha posto dunque un triplice genere di eunuchi, dei
quali due sono carnali, e i terzi spirituali. Altri infatti sono coloro che
nascono così dal seno della madre, altri quelli che ha reso tali o la
prigionia, o le delizie delle grandi dame; i terzi sono coloro che si sono resi
tali per il regno dei cieli, e che potendo essere uomini, per Cristo diventano
eunuchi. A questi è promesso il premio; agli altri invece, per cui la castità è
una necessità e non è volontaria, non è dovuto nulla in alcun modo.
Crisostomo: Che poi alcuni nascano così è per la stessa
ragione per cui alcuni nascono con sei dita o con quattro. Se infatti Dio
conservasse immutabile ogni natura come l’ha fondata all’inizio, gli uomini
dimenticherebbero l’operazione di Dio. Per questo dunque talvolta la natura
delle cose si volge contro la loro stessa natura, affinché si ricordi sempre
che Dio è l’artefice della natura.
Girolamo: Possiamo dire anche diversamente. Sono eunuchi dal
seno della madre coloro che sono di una natura più fredda, e non desiderano la
libidine; sono fatti dagli uomini o quelli che sono stati resi tali dai medici,
o per il culto degli idoli si snaturano in donna, o per persuasione eretica
simulano la castità, per mentire quanto alla verità della religione. Ma nessuno
di costoro consegue il regno dei cieli, bensì soltanto che si è reso eunuco per
Cristo; per cui segue: Chi può capire,
capisca; in modo che ciascuno consideri le sue forze, se possa adempiere i
precetti verginali e di pudicizia. Di per sé infatti la castità è attraente, e
invita chiunque, ma bisogna considerare le forze, in modo che chi può capire
capisca. E questa è la voce del Signore che esorta, e invita i suoi soldati
alla battaglia della pudicizia, affinché chi può combattere combatta e vinca e
trionfi.
Crisostomo: Quando poi dice: che si sono resi eunuchi essi stessi, non parla di scissione di membra,
ma di eliminazione dei cattivi pensieri; è infatti soggetto a maledizione chi
taglia un membro, poiché si mette nel rango degli omicidi […]. Tagliare infatti
le membra è una tentazione demoniaca. […]
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