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venerdì 31 dicembre 2021

Canto Gregoriano di Ringraziamento 2021: Te Deum Laudamus

 

“Te Deum laudamus:
te Dominum confitemur.
Te aeternum patrem,
omnis terra veneratur.

Tibi omnes angeli,
tibi caeli et universae potestates:
tibi cherubim et seraphim,
incessabili voce proclamant:

"Sanctus, Sanctus, Sanctus
Dominus Deus Sabaoth.
Pleni sunt caeli et terra
majestatis gloriae tuae."

Te gloriosus Apostolorum chorus,
te prophetarum laudabilis numerus,
te martyrum candidatus laudat exercitus.

giovedì 30 dicembre 2021

Film. Davide e Betsabea (1951)

 

 Davide, re d'Israele, quando scopre che Betsabea, moglie del suo generale Uria, aspetta un bambino fa in modo che il marito della donna muoia in battaglia. Giunta a Gerusalemme la notizia della morte del luogotenente, Davide sposa Betsabea, ma Dio lo punisce con una lunga siccità. Soltanto umiliandosi davanti all'Arca il re riceve infine il perdono divino. 

ANNO
1951

PAESE



REGIA
Henry King

ATTORI
Gregory Peck, John Burton, Holmes Herbert, Dennis Hoey, Susan Hayward, Kieron Moore, Raymond Massey, Jayne Meadows, John Sutton, George Zucco, James Robertson Justice


mercoledì 29 dicembre 2021

San Giovanni Crisostomo - Se Saremo Agnelli Vinceremo, se Lupi Saremo Vinti


Dalle «Omelie sul vangelo di Matteo» di San Giovanni Crisostomo, Vescovo.
(Om. 33, 1. 2; PG 57, 389-390)
 
Finché saremo agnelli, vinceremo e, anche se saremo circondati da numerosi lupi, riusciremo a superarli. Ma se diventeremo lupi, saremo sconfitti, perché saremo privi dell’aiuto del pastore. Egli non pasce lupi, ma agnelli. Per questo se ne andrà e ti lascerà solo, perché gli impedisci di manifestare la sua potenza.
È come se Cristo avesse detto: Non turbatevi per il fatto che, mandandovi tra i lupi, io vi ordino di essere come agnelli e colombe. Avrei potuto dirvi il contrario e risparmiarvi ogni sofferenza, impedirvi di essere esposti come agnelli ai lupi e rendervi più forti dei leoni. Ma è necessario che avvenga così, poiché questo vi rende più gloriosi e manifesta la mia potenza. La stessa cosa diceva a Paolo: «Ti basta la mia grazia, perché la mia potenza si manifesti pienamente nella debolezza» (2 Cor 12, 9). Sono io dunque che vi ho voluto così miti.
Per questo quando dice: «Vi mando come agnelli» (Lc 10, 3), vuol far capire che non devono abbattersi, perché sa bene che con la loro mansuetudine saranno invincibili per tutti.

Opera Teatrale - Assassinio nella Cattedrale (San Tommaso Becket) (1935)

La vicenda ruota attorno al martirio dell'arcivescovo Thomas Becket, avvenuto nella cattedrale di Canterbury nel 1170. Thomas Becket, nato a Londra da un ricco mercante, era stato Cancelliere del Re d'Inghilterra, Enrico II, nonché suo consigliere e confidente. Ne fu addirittura ottimo amico. Re e Cancelliere sembravano essere in perfetto accordo, e quando morì, nel 1161, l'Arcivescovo di Canterbury, il sovrano pensò di eleggere al suo posto quel suo collaboratore energico e fidato. Così, il brillante Cancelliere fu ordinato sacerdote e consacrato Arcivescovo, capo spirituale di tutto il popolo cristiano d'Inghilterra. Ma Thomas deluse le aspettative del sovrano. Diventato Arcivescovo, antepose gli interessi spirituali dei fedeli agli interessi del Re. Il Re che era stato suo amico divenne suo nemico, tentò di imprigionarlo, e dovette rifugiarsi in Francia. Tornato in patria dopo sette anni di esilio Thomas Becket decise di sanare il dissidio che divideva la chiesa e lo stato, ma fu avversato dal partito ecclesiastico rappresentato dai suoi preti, e da quello reale rappresentato dagli ufficiali di Enrico II. Il conflitto interiore dell'arcivescovo è espresso dalle figure dei quattro Tentatori, che raffigurano l'amore dei piaceri, il desiderio del potere, le ragioni dei baroni feudali, l'orgoglio della santità. Becket li respinge tutti, e la mattina di Natale predica al popolo nella cattedrale di Cantherbury. Quattro giorni dopo, i cavalieri del re....

Regia: Orazio Costa Giovangigli 1966

martedì 28 dicembre 2021

Litanie dei Santi Innocenti, tratte dal Direttorio della Devozione a Gesù Bambino

 

Signore, abbi pietà di noi.
Gesù Cristo, abbi pietà di noi.
Signore, abbi pietà di noi.
Gesù Cristo, ascoltaci.
Gesù Cristo, rispondici.
Padre Celeste, che sei Dio, abbi pietà di noi.
Figlio, Redentore del mondo, che sei Dio, abbi pietà di noi.
Spirito Santo, che sei Dio, abbi pietà di noi.
Santissima Trinità, che siete un solo Dio, abbiate misericordia di noi.
Santa Maria, Madre di Gesù, prega per noi.
Santi Innocenti, pregate per noi.
Figli, onorati dal Padre Eterno, pregate per noi.
Figli, scelti da Dio Figlio, pregate per noi.
Figli, amati dallo Spirito Santo, pregate per noi.
Bambini, beatificati dalla Santissima Trinità, pregate per noi.
Figli, le delizie della Madre di Dio, pregate per noi.
I bambini, le prime vittime di Gesù Cristo, pregano per noi.
Figli, martiri della grazia, pregate per noi.
I bambini, nati per il martirio e non per il secolo, pregano per noi.
Figli, fiori di martiri, pregate per noi.
Figli, soldati del Santo Bambino Gesù, nostro re, pregate per noi.
I bambini, i custodi del Santo Bambino Gesù, pregano per noi.
Bambini, ignoranti nell'arte del combattimento, ma molto abili in colui che fa trionfare, pregate per noi.
Bambini, che, non sapendo ancora balbettare, sono eloquenti nel lodare Dio, pregate per noi.
Bambini, difensori dell'innocenza, pregate per noi.
Bambini, conservatori della giustizia, pregate per noi.
Figli, la salvezza del Santo Bambino Gesù attraverso la vostra morte, pregate per noi.
Figli, che con la vostra morte hanno sconcertato le insidie del diavolo, pregate per noi.
Figli, messi a morte per il Bambino Gesù, pregate per noi.
Figli, vittoriosi a causa del Bambino Gesù, pregate per noi.
Figli, i primi presenti a Gesù Bambino, pregate per noi.
Figli, primizie del regno del Santo Bambino Gesù, pregate per noi.
I bambini, che annunciano la fertilità della messe del Santo Bambino Gesù, pregano per noi.
Figli, gloria dei martiri, pregate per noi.
Bambini, modello di confessori, pregate per noi.
Figli, l'onore della verginità, pregate per noi.
Bambini, teneri agnelli imbrigliati all'Agnello di Dio, pregate per noi.
Bambini, messi a morte sulla soglia della vita, dal persecutore di Gesù Cristo, pregate per noi.
Figli, strappati dalle braccia delle vostre madri, per essere massacrati al posto del Santo Bambino Gesù, pregate per noi.
Figli, incoronati dal Santo Bambino Gesù nel grembo del Padre suo, pregate per noi.

Canto Gregoriano con Audio - O Quanta Qualia

O quanta, qualia sunt illa sabbata
Quae semper celebrat superna curia.
Quae fessis requies, quae merces fortibus,
Cum erit omnia Deus in omnibus.

Vere Ierusalem est illa civitas,
Cuius pax iugis est, summa iucunditas,
Ubi non praevenit rem desiderium,
Nec desiderio minus est praemium.

Quis rex, quae curia, quale palatium,
Quae pax, quae requies, quod illud gaudium,
Huius participes exponant gloriam,
Si quantum sentiunt, possint exprimere.

Nostrum est interim mentem erigere
Et totis patriam votis appetere,
Et ad Ierusalem a Babylonia
Post longa regredi tandem exilia.

lunedì 27 dicembre 2021

Beato Giuseppe Maria Corbin Ferrer

Nato a Valencia, Giuseppe era giovane laureato e studente universitario di Medicina e Scienze Chimiche ricevette una borsa di studio dall'Università Internazionale di Santander. Era un membro dei giovani dell'Azione Cattolica e una congregazione mariana. Lavorò attivamente nella Federazione Regionale degli Studenti Cattolici e apparteneva alla Comunione Tradizionalista. Era catechista per bambini e visitava regolarmente i malati in ospedale.

La guerra civile lo colse a Santander, dove non ebbe paura di esprimere le sue convinzioni cattoliche e proprio per questo motivo fu arrestato e poi portato alla nave prigione “Alfonso Pérez” a Santander. Non si perse d'animo, così aiutò gli altri conquistando la simpatia dei tutori stessi. Con i prigionieri recitava ogni giorno il rosario, mettendosi nelle mani della Provvidenza. Durante un bombardamento che colpì la nave prigione aiutò i feriti. Percependo la sua morte, confessò e giorni dopo fu colpito dopo aver gridato applausi a Cristo Re. Anche suo padre, a Valencia, fu ucciso. Sua Santità Giovanni Paolo II lo ha beatificato l'11 marzo 2001 insieme ad altre 232 vittime di quella persecuzione.

MARTIROLOGIO ROMANO. In una galera all’ancora sempre al largo di Santander in Spagna, beato Giuseppe Maria Corbin Ferrer, che affrontò la gloriosa prova per Cristo.

Video. Vade Retro - Apocalisse di San Giovanni

 

Puntata del 1° marzo 2013 In questa puntata parleremo dell'Apocalisse di san Giovanni, un libro sacro non solo simbolico ma con riferimenti chiari e precisi. Dove nascerà il falso Profeta? In quale città si manifesterà l'Anticristo? Sarà Roma o Istanbul? E cosa succederà nel mondo secondo la descrizione di San Giovanni? E soprattutto chi sono gli attori principali dell'ultima battaglia tra il Bene e il Male? In studio Padre Ugo Vanni, tra i massimi esperti mondiali sull'interpretazione dell'Apocalisse, e il teologo Walter Binni.

 

Beato Alfredo Parte

Nacque in Spagna a Cirraluelo de Bricia (Burgos) e fin da giovanissimo sentì la vocazione scolopica emettendo i voti nel 1916. Fu ordinato sacerdote scolopico a Palencia nel 1928. Una malattia al femore lo lasciò zoppo all'età di 18 anni. Ciò gli impedì di condividere lo sport con i suoi studenti, esprimendo il suo carattere allegro. Inoltre da questa malattia nacque uno degli aneddoti più significativi e spontanei del suo martirio. Vedendolo zoppo, i miliziani volevano aiutarlo a salire sul ponte della nave per sparargli. A cui rispose. "Fino ad ora ho avuto bisogno del bastone, ma per salire a Dio non ho bisogno del bastone." E lo lanciò, arrampicandosi come poteva sul ponte.

Esercitato il ministero calasanziano a Villacarriedo. Fu un uomo franco, chiaro, semplice, naturale, un buon compagno e con un grande senso dell'umorismo. Fu un professore di dattilografia e stenografia. Fu direttore del collegio e avvocato della casa.

Quando scoppiò la guerra civile, era nella sua città a trascorrere le vacanze, ma dopo aver appreso della persecuzione dei religiosi, tornò a Villacarriedo, e da lì si recò a Santander, dove in nessun momento volle rinunciare a indossare l'abito e dichiararsi sacerdote scolopico. Prima di morire disse: "Fate sapere agli Scolopi che sto morendo perché dare la mia vita per Dio e per le Scuole Pie". Morì nella nave prigione "Alfonso Pérez", attraccata nel porto di Santander, colpito al collo. È stato beatificato con il gruppo degli Scolopi dal SS Giovanni Paolo II nel 1995.

domenica 26 dicembre 2021

Video. Sacerdote Cattolico Denuncia il Tentativo di "Inclusione" da Parte dei Gruppi Omosessualisti!

Video. Sacerdote Cattolico Denuncia il Tentavo di "Inclusività" da Parte dei Gruppi Omosessualisti!

 

Pdf. Il Sillabario del Chierichetto

INTRODUZIONE Mio piccolo Amico, hai mai visto qualcuno de tuoi compagni dì scuola con una candida veste indosso, trasform ato in un minuscolo pretino, servire all altare? Certo, chissà quante volte, non è vero? E forse ti sei d e tto : Quanto m i piacerebbe saper rispondere alla Messa! Ma chi me lo insegna... Come si fa?... Eccoti accontentato, mio caro fanciullo. Questo libretto è stato scritto per insegnarti due cose: che cosa devi essere e che cosa devi fare per diventare davvero un buon Chierichetto. Dico buon Chierichetto, perchè C hierichetti poco o punto buoni ve ne sono e parecchi, purtroppo. Se però tu vuoi essere un vero Chierichetto, stu dia questo libretto e poi presentati al tuo Parroco o al tuo A ssistente Ecclesiastico e digli così: - Io vorrei fare il Chierichetto, proprio come è scritto in questo libro. Me lo perm ette? Vedrai come sarà contento il tuo Parroco, e come si presterà volentieri per darti qualche istruzione pratica che ti aiuti a compiere ancor meglio tutto ciò che in queste pagine è descrìtto...

Link Pdf Clicca Qui


Fonte: https://gloria.tv/post/MmmqtwUh3p9263kd8aX2ySKd3

 

Cartone Animato - Santo Stefano

Breve cartone animato sulla vita di Santo Stefano Primo Martire.

 

Santo Stefano nell’Arte - Quelle Pietre, Simili a Uova, sulla Testa e sulle Spalle

Carlo Crivelli, Santo Stefano Martire, 1476, tempera su
tavola, 61 x 40 cm, Londra, National Gallery

Primo martire cristiano, in ordine di tempo, Stefano era un diacono – un laico al quale il vescovo aveva delegato alcune funzioni sacerdotali – che fu martirizzato nel 36 d.C.a Gerusalemme. Fu letteralmente lapidato. E’ per questo, soprattutto nell’iconografia che precede la Controriforma, che viene rappresentato con decorativi sassi, ovali come uova, sulla testa e sulle spalle.

Giotto di Bondone, Santo Stefano, 1320-1325,
tempera su tavola, 84 x 54 cm, Firenze, Museo Horne

In seguito al Concilio di Trento l’immagine fu riformata, e ad essa si preferì quella di un giovane che impugna la palma del martirio e che reca l’episodio del sacrificio estremo sui ricami delle vesti o lo ricorda attraverso sassi accumulati ai suoi piedi. In effetti la rappresentazione più arcaica ha uno strano effetto di surrealtà e in alcuni casi, come in Carlo Crivelli, i sassi sembrano i seni spiccati di sant’Agata. Il Concilio tridentino eliminò gli elementi di suggestione simbolica.

Cartone Animato. La Nascita di Gesù Bambino

 

Guardiamo insieme questa educativa animazione dedicata alla Natività, dai Vangeli secondo Matteo e secondo Luca. Betlemme.

Più di 2.000 anni fa, al tempo di re Erode, Giuseppe e Maria, i genitori di Gesù, concepiscono il Cristo Nostro Signore per intervento divino...

 

venerdì 24 dicembre 2021

Film. Christus (1916)

Christus è la biografia di Gesù di Nazareth, dalla nascita a Betlemme alla morte sul Calvario. Il film è diviso in tre parti, denominate "Misteri". Il primo Mistero comprende l'arrivo di Gesù , dei re Magi, di Erode e Pilato, la strage degli innocenti e la fuga in Egitto. Il secondo Mistero comprende la predicazione di Giordano, gli episodi dell'adultera, la cacciata dei mercanti dal tempio e l'ingresso trionfale a Gerusalemme. Il terzo Mistero è a sua volta suddiviso in tre parti: la Passione, la Morte e la Resurrezione.

 

Canto Gregoriano. "Hodie Sciétis" - Antifona di Introito della Vigilia di Natale

Exod 16, 6-7 Hódie sciétis, quia véniet Dóminus et salvábit nos: et mane vidébitis glóriam eius.
Ps 23,1 Dómini est terra, et plenitúdo eius: orbis terrárum, et univérsi, qui hábitant in eo.
V. Glória Patri, et Fílio, et Spirítui Sancto.
R. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, et in saecula saeculórum. Amen.

Hódie sciétis, quia véniet Dóminus et salvábit nos: et mane vidébitis glóriam eius.

Esodo 16, 6-7 Oggi saprete che verrà il Signore e ci salverà: e domattina vedrete la sua gloria.
Salmo 23,1 I cieli narrano la gloria di Dio: e il firmamento proclama l’òpera della sue mani.
V. Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo
R. Come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Oggi saprete che verrà il Signore e ci salverà: e domattina vedrete la sua gloria.

 

giovedì 23 dicembre 2021

Quando nacque Gesù Cristo?

E’ da tempo ormai che viene fatta passare una interpretazione che metterebbe in dubbio la nascita di Gesù il 25 dicembre del 1° d.C.
Infatti si sente dire che essendo morto Erode il Grande il 4 a.C., siccome costui è legato alla nascita di Gesù per il fatto della strage degli innocenti, allora Gesù non sarebbe potuto che nascere il 6 o 7 avanti Cristo.
Ebbene questa interpretazione sarebbe falsa e Gesù sarebbe in realtà nato proprio nel dicembre del 1° d.C, così come tramandato dalla tradizione.

Vediamo infatti di mettere le due tesi a confronto. La prima tesi, sostenuta dall’Ottocento in avanti, pone la nascita di Gesù al 7 a.C., in base ad un calcolo previo che contempla la morte di Erode il Grande nel 4 a.C., nonché della congiunzione, proprio in quell’anno, dei pianeti Giove e Saturno, fenomeno astronomico ritenuto all’origine della stella vista dai Magi.
La seconda, invece, già indicata dal monaco Dionigi il Piccolo nel VI secolo, e tornata in auge da una decina d’anni, in particolare per gli studi di Giorgio Fedalto, grazie all’uso dei risultati dell’U.S. Naval Observatory di Washington, che pone la nascita di Gesù nel 1° anno della cosiddetta Era volgare.
È utile sottolineare che per i sostenitori della prima ipotesi Gesù vive dal 7 a.C. al 30 d.C., quindi per 37 anni; per la seconda, dal 1 d.C. al 33 d.C., per 33 anni. 

Documentario. La Croce e la Spada - San Gennaro

Tra il XV e il XVI secolo Napoli e’ uno dei piu’ prestigiosi porti del Mediterraneo. Crogiolo di culture, luogo di straordinari incontri artistici, si trova al centro di alcune tra le vicende politiche piu’ rilevanti del maturo Rinascimento italiano. Ma, tra il 1526 e il 1529 una terribile epidemia di peste sconvolge la citta’. E’ in questa occasione che Napoli si vota a san Gennaro.

La storia del santo si basa su due documenti cristiani: gli Atti Bolognesi e gli Atti Vaticani. I primi attestano che un Gennaro, vescovo di Benevento, fu martirizzato sotto l’imperatore Diocleziano. Si stava recando a Miseno con due altri religiosi a fare visita a un diacono incarcerato, ma venne imprigionato con i compagni e condannato a essere sbranato dalle belve nell’anfiteatro di Pozzuoli. Poi i Romani optarono per la decapitazione presso l’attuale Solfatara. Il suo corpo fu seppellito nell’Agro Marciano (oggi Fuorigrotta) e traslato nel V secolo nelle catacombe napoletane di Capodimonte.

mercoledì 22 dicembre 2021

Pdf. ¿En dónde dice la Biblia que...?

Respondiendo las principales objeciones de las sectas y de los protestantes.

"En el trabajo que realizo para “El Teólogo Responde” muchas de las consultas que recibo se refieren a objeciones contra el catolicismo por parte de miembros de diversas sectas cristianas, y, en menor medida, por otros que pertenecen a diversas denominaciones cristianas tradicionales. Algunas de estas objeciones suelen venir redactadas con gran respeto; otras, en cambio, se caracterizan por una gran virulencia (muchas de ellas no son, de hecho, consultas sino simples objeciones a las principales verdades de nuestra fe). También he recibido consultas de muchos católicos que se sienten desarmados por las dudas que siembran entre su familia y amigos, este tipo de objeciones; lamentablemente, siendo posible responder a estas dudas, muchos católicos tienen una formación tan superficial en su fe que no están en condiciones de hacerlo.

Este libro intenta presentar una respuesta sencilla pero fundamentada a estas objeciones. Mi intención no es, de ninguna manera, ofensiva; por esta razón trataré de presentar las objeciones de las sectas (cristianas y pseudo cristianas) como puestas de buena fe; de hecho considero que muchas personas que pertenecen a algunas sectas están en ellas de buena fe, sin dudar de que la suya no sea la Iglesia fundada por Jesucristo; y muchas de las dificultades que presentan contra el catolicismo proviene de su mala comprensión de lo que enseña verdaderamente la Iglesia católica. Esto vale mucho más para los cristianos pertenecientes a las iglesias protestantes tradicionales".

Video. Tabor, Il Monte della Trasfigurazione

Il Monte Tabor e' un grande monte, sulla cui vetta si venera, almeno dal IV secolo, la Trasfigurazione di Gesù. Qui in quel tempo, infatti, c'erano un monastero e tre cappelle, a ricordo delle tre tende desiderate da Pietro. Dopo tante burrascose traversie e distruzioni, i francescani decisero di avviare una Basilica degna del luogo nel 1921, affidando la costruzione al giovane e intraprendente architetto italiano Antonio Barluzzi. La costruzione della Basilica comportò difficoltà di ogni genere per il trasporto dei materiali e per l'avvio del cantiere. Con l'occasione si sistemò anche le rovine del monastero crociato e quelle più antiche. Renata Semizzi ci fa da guida nella visita della Basilica e dei resti circostanti, senza dimenticare la santità del luogo.


martedì 21 dicembre 2021

Preghiera per Conservare la Vera Fede di San Pietro Canisio

Scritta da san Pietro Canisio (1521-1597), olandese della Compagnia di Gesù, apostolo della Controriforma in Germania, definito “martello degli eretici”, beatificato da Pio IX nel 1868 e canonizzato da Pio XI nel 1925 che lo nominò pure Dottore della Chiesa. 

☩ 

Professo davanti a Voi la mia fede. Padre e Signore del Cielo e della terra, mio Creatore e Redentore, mia forza e mia salvezza, che fin dai miei più teneri anni non avete cessato di nutrirmi col sacro pane della vostra Parola e di confortare il mio cuore. Affinché non vagassi errando con le pecore traviate che sono senza Pastore. Voi mi raccoglieste nel seno della vostra Chiesa; raccolto, mi educaste; educato, mi conservaste insegnandomi con la voce di quei Pastori nei quali volete essere ascoltato e ubbidito, come di persona, dai vostri fedeli.

Confesso ad alta voce per la mia salvezza tutto quello che i cattolici hanno sempre a buon diritto creduto nel loro cuore. Ho in abominio Lutero, detesto Calvino, maledico tutti gli eretici; non voglio avere nulla in comune con loro, perché non parlano né sentono rettamente, e non posseggono la sola regola della vera Fede propostaci dall’unica, santa, cattolica, apostolica e romana Chiesa. Mi unisco invece nella comunione, abbraccio la fede, seguo la religione e approvo la dottrina di quelli che ascoltano e seguono Cristo, non soltanto quando insegna nelle Scritture ma anche quando giudica per bocca dei Concilii ecumenici e definisce per bocca della Cattedra di Pietro, testificandola con l’autorità dei Padri. Mi professo inoltre figlio di quella Chiesa romana che gli empii bestemmiatori disprezzano, perseguitano e abominano come se fosse anticristiana; non mi allontano in nessun punto dalla sua autorità, né rifiuto di dare la vita e versare il sangue in sua difesa, e credo che i meriti di Cristo possano procurare la mia o l’altrui salvezza solo nell’unità di questa stessa Chiesa.

lunedì 20 dicembre 2021

Canti Gregoriani dei Monaci del Monastero di Silos

 
Choir: Coro De Monjes Del Monasterio De Silos
Conductor: Ismael Fernandez De La Cuesta
Unknown: Ismael Fernández de la Cuesta
Composer: Anonymous
 
 

domenica 19 dicembre 2021

Matteo, Capitolo 27, Versetti 57-61

Venuta poi la sera, giunse un certo uomo ricco di Arimatea, di nome Giuseppe, che era discepolo del Signore. Questi andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato ordinò che il corpo fosse consegnato. Ricevuto il corpo, Giuseppe lo avvolse in una sindone monda. E lo pose in un suo sepolcro nuovo, che aveva scavato nella roccia, e rotolò una gran pietra sulla porta del sepolcro e se ne andò. C'erano lì, Maria Maddalena e l'altra Maria che sedevano davanti al sepolcro.

Remigio [Rabano]: Arimatea è la stessa città di Roma, città di Elcana e di Samuele, che si trova nel territorio di Canaan, vicino a Diospoli. Questo Giuseppe era di posizione elevata secondo il mondo, però è lodato per avere un merito ancora maggiore davanti a Dio, e per questo è descritto come giusto. Conveniva che colui che doveva dare sepoltura al corpo del Signore fosse un uomo tale che per la giustizia dei suoi meriti fosse degno di questo servizio.

Girolamo: Per mezzo della sepoltura semplice del Signore è condannata l'ambizione dei ricchi, che neanche nel sepolcro vogliono fare a meno delle loro ricchezze. Possiamo anche comprendere in senso spirituale che il corpo del Signore non va avvolto in tele di oro né con pietre preziose, e neanche in seta, ma in un telo puro, sebbene ciò significhi anche che avvolge Gesù in una sindone monda colui che lo riceve con una coscienza pura.

Agostino: Il Salvatore fu deposto in un sepolcro che non era suo poiché moriva per la salvezza degli altri. Perché doveva essere deposto in un sepolcro proprio colui che non era morto per sé? Perché doveva tenere una tomba nella terra colui il cui trono rimaneva nei cieli? Perché doveva avere una sepoltura propria colui che non stette nel sepolcro altro che tre giorni, non come morto, ma come riposando in un letto? Il sepolcro è l'abitazione della morte: non era quindi necessario che Cristo, che è la vita, avesse un'abitazione di morte, né necessitava di un'abitazione da defunto colui che sempre vive.

giovedì 16 dicembre 2021

Canto Gregoriano - Asperges Me

Asperges me, Domine, hyssopo et mundabor,
Lavabis me, et super nivem dealbabor.

Miserére mei, Deus,
secúndum magnam misericórdiam tuam.
Glória Patri et Fílio, et Spirítui Sancto,
Sicut erat in principio, et nunc et semper,
Et in sæcula sæculórum. Amen.

Aspérges me, Dómine, hyssópo et mundábor
Lavábis me, et super nivem dealbábor.

mercoledì 15 dicembre 2021

Documentario. La Croce e la Spada - Santa Caterina da Siena

Caterina, la futura santa e patrona d’Italia e d’Europa, nasce a Siena nel 1347, ventitreesima figlia di un tintore. Fin da piccola decide di non sposarsi e vive in una piccola cella che si ricava in casa, vestendo la tunica bianca e il mantello nero dei domenicani. Passa la vita dedicandosi attivamente alle opere di carità, curando i malati e i lebbrosi e assistendo i condannati a morte. Secondo la tradizione muore a Roma a trentatré anni, nel 1380, sfinita dalle troppe penitenze. Viene canonizzata da un papa di Siena, Pio II, nel 1461. A lei e ai suoi luoghi di culto è dedicato questo documentario con “La croce e la spada”.

martedì 14 dicembre 2021

AudioLibro. San Giovanni della Croce - Salita al Monte Carmelo

Lettura in Audio del libro di San Giovanni della Croce, "Salita al Monte Carmelo"

 

Beato Protasio (Antonio) Cubells Minguell

Antonio nacque a Coll de Nargó nella Catalogna, emise la professione di Fratello Ospedaliero nel 1899 e prese il nome di Protasio. Prestò servizio in molte comunità come Ciempozuelos, Pinto, Santa Águeda, Carabanchel Alto, Barcellona, ​​Granada, San Baudilio de Llobregat, Madrid, Calafell, Valencia, Gibilterra e Jerez de la Frontera. Fu vicario priore a Calafell (1929-1931) e a San Baudilio (1931-1933) e al momento del martirio faceva parte del Consiglio provinciale come consigliere e segretario e apparteneva alla Comunità dell'Ospedale Asilo-Infantile di Barcellona.

Suo padre era un musicista così che Protasio acquisì una vasta cultura musicale; si distinse non solo come interprete sensibile, ma come compositore straordinario e vario. Si dedicò all'istruzione dei bambini ammalati e cercò di trovare un posto per i ragazzi una volta guariti; con loro formò cori che eseguirono brani classici e altri composti da lui stesso. Capitò accidentalmente nel sanatorio di Manresa quando iniziò la guerra civile.

All'inizio della persecuzione dava lezioni di musica a Barcellona per potersi pagare l'alloggio in una pensione. Nei primi mesi di guerra andava ancora a passeggiare in città, ma poi cominciò ad avere il terrore dei gruppi anarchici e non lasciò più la Pensione. ebbe la possibilità di fuggire ma non volle perché “non sempre una persona ha la possibilità di morire martire; lascia che accada ciò che Dio vuole ”. Il 14 dicembre, mentre insegnava musica ai bambini in una casa privata, i miliziani arrivarono, lo portarono via e lo assassinarono alla periferia della città. È stato beatificato il 25 ottobre 1992 da Papa Giovanni Paolo II.

lunedì 13 dicembre 2021

Preghiera a Santa Lucia (Composta da Papa Pio X)


O Santa, che dalla luce hai nome, a Te pieni di fiducia ricorriamo affinché ne impetri una luce sacra, che ci renda santi, per non camminare nelle vie del peccato e per non rimanere avvolti nelle tenebre dell'errore.

Imploriamo altresì, per Tua intercessione, il mantenimento della luce negli occhi con una grazia abbondante per usarli sempre secondo il divino beneplacito, senza alcun detrimento dell'anima.

Fa', o Santa Lucia, che dopo averTi venerata e ringraziata, per il Tuo efficace patrocinio, su questa Terra, arriviamo finalmente a godere con Te in Paradiso della Luce eterna del divino Agnello, il Tuo dolce Sposo Gesù.

Amen.

domenica 12 dicembre 2021

Matteo, Capitolo 27, Versetti 51-56

Ed ecco il velo del tempio si divise in due parti da cima a fondo, la terra fu mossa e le pietre si ruppero e i sepolcri si aprirono, e molti corpi di santi che dormivano risuscitarono. E uscendo dai sepolcri dopo la sua risurrezione vennero nella città santa e apparvero a molti. Il centurione e quanti erano con lui a custodire Gesù, visto il terremoto e le cose che accadevano, ebbero grande timore dicendo: Veramente costui era Figlio di Dio. C'erano poi lì molte donne in lontananza, che avevano seguito Gesù dalla Galilea servendolo, fra le quali c'era Maria Maddalena e Maria Madre di Giacomo e di Giuseppe e la madre dei figli di Zebedeo.

Girolamo: Nessuno deve dubitare di ciò che rappresenta la maestà di questi segni, anche attenendosi alla lettera, dato che il cielo, la terra e l'universo provano che il loro Signore era colui che avevamo crocifisso.

Crisostomo: Quando egli stava sulla croce, quelli che si burlavano di lui dicevano: «Ha salvato gli altri, e non può salvare se stesso». Però ciò che non volle fare con sé lo fece con i corpi dei suoi servi, come dimostrò con abbondanza. Se infatti fece un grande miracolo risuscitando Lazzaro, dopo quattro giorni che era morto, molto di più fece ora risuscitando all'improvviso quelli che erano morti già da tempo, e facendoli apparire vivi, il che è una figura della futura risurrezione.

Remigio [Rabano]: Alcuni domandano che cosa accadde per quelli che risuscitarono quando risuscitò il Signore, È da credere che erano risuscitati per essere testimoni della risurrezione del Signore. Alcuni poi dissero che ritornarono a morire e a convertirsi in cenere, come accadde a Lazzaro e agli altri che il Signore risuscitò. Però non si può dare credito a ciò che questi dicono, poiché in tal caso sarebbe riuscito di maggior tormento a quelli che risuscitarono il tornare a morire subito piuttosto che il non essere risuscitati. Ciò che dobbiamo credere è che risuscitarono quando risuscitò il Signore, e che quando egli sali al cielo, salirono con lui anch'essi.

Girolamo: Si deve considerare che il centurione, presenziando allo scandalo della passione del Signore, già lo confessa vero Figlio di Dio, mentre Ario, nel seno della Chiesa, lo chiama solo uomo. Rabano: Per questo con ragione il centurione rappresenta la fede della Chiesa, la quale, essendosi strappato il velo dei misteri del cielo per mezzo della morte del Signore, subito professa Gesù vero uomo giusto e vero Figlio di Dio, mentre la sinagoga tace.

sabato 11 dicembre 2021

San Giovanni Crisostomo - Abbiamo Trovato il Messia

Dalle “Omelie sul vangelo di Giovanni” di San Giovanni Crisostomo, Vescovo
(Om. 19,1; PG 59,120-121)


 Andrea, dopo essere restato con Gesù e aver imparato tutto ciò che Gesù gli aveva insegnato, non tenne chiuso in sé il tesoro, ma si affrettò a correre da suo fratello per comunicargli la ricchezza che aveva ricevuto. Ascolta bene cosa gli disse: “Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)” (Gv 1,41). Vedi in che maniera notifica ciò che aveva appreso in poco tempo? Da una parte mostra quanta forza di persuasione aveva il Maestro sui discepoli, e, dall’altra, rivela il loro interessamento sollecito e diligente circa il suo insegnamento.

Quella di Andrea è la parola di uno che aspettava con ansia la venuta del Messia, che ne attendeva la discesa dal cielo, che trasalì di gioia quando lo vide arrivare, e che si affrettò a comunicare agli altri la grande notizia.

Dicendo subito al fratello ciò che aveva saputo, mostra quanto gli volesse bene, come fosse affezionato ai suoi cari, quanto sinceramente fosse premuroso di porgere loro la mano nel cammino spirituale.

Guarda anche l’animo di Pietro, fin dall’inizio docile e pronto alla fede: immediatamente corre senza preoccuparsi di nient’altro. Infatti dice: “Lo condusse da Gesù” (Gv 1,42). Nessuno certo condannerà la facile condiscendenza di Pietro nell’accogliere la parola del fratello senza aver prima esaminato a lungo le cose. È probabile infatti che il fratello gli abbia narrato i fatti con maggior precisione e più a lungo, mentre gli evangelisti compendiano ogni loro racconto preoccupandosi della brevità. D’altra parte non è detto nemmeno che abbia creduto senza porre domande, ma che Andrea “lo condusse da Gesù”, affidandolo a lui perché imparasse tutto da lui direttamente. C’era insieme infatti anche un altro discepolo e anche lui fu guidato nello stesso modo.

Se Giovanni Battista dicendo: Ecco l’Agnello di Dio, e ancora: ecco colui che battezza nello Spirito (cfr. Gv 1,29,33), lasciò che un più chiaro insegnamento su questo venisse da Cristo stesso, certamente con motivi ancor più validi si comportò in questo modo Andrea, non ritenendosi tale da dare una spiegazione completa ed esauriente. Per cui guidò il fratello alla sorgente stessa della luce con tale premura e gioia da non aspettare nemmeno un istante.

venerdì 10 dicembre 2021

Supplica alla Madonna di Loreto per Ottenere una Grazia

 

Da recitarsi al mezzodì dei giorni 25 marzo, 15 agosto, 8 settembre, 8 e 10 dicembre (festa della Traslazione della Santa Casa)


O Maria Santissima, Vergine gloriosa e potente di Loreto, noi ci prostriamo innanzi a te e con umile e confidente preghiera ti supplichiamo di ascoltare i nostri desideri, di gradire i nostri omaggi!

L’umanità, o Maria, è travagliata da molto e gravi mali dai quali invano cerca liberarsi da sola. Essa ha bisogno di pace e bene, di verità e di amore, e comprende che invano cerca tutto ciò lontano dal tuo Figliuolo Divino, perché Egli solo ha parole di vita eterna. Ebbene, o Madre nostra Santissima, tu che lo portasti nel tuo seno purissimo e che con Lui per tanti anni vivesti nella Santa Casa che gli Angeli trasportarono a Loreto, ottienici la grazia di vivere sempre a Lui strettamente uniti nella fede più profonda, nell’amore più ardente! Sulle ali di questa fede e di questo amore noi ci portiamo in ispirito entro alla tua Casa benedetta; all’ombra di essa, che per la presenza della tua Famiglia fu ed è la Casa Santa per eccellenza, noi vogliamo portare tutte le famiglie cristiane, perché da Gesù ogni figlio impari l’ubbidienza ed il lavoro; ogni donna da te, o Maria, apprenda l’umiltà e la purezza; da Giuseppe, che visse con te e ti fu Sposo immacolato, ogni uomo impari ad amare e servire Dio fedelmente e venerare il tuo Santissimo Nome. Molte famiglie oggi, o Maria, non sono più un santuario ove si ama e si serve Iddio e perciò ti preghiamo affinché tu ci ottenga che ogni casa sia santa come la Casa tua, che ogni famiglia imiti la Famiglia di Nazareth, riconoscendo ogni giorno e amando sopra ogni cosa il tuo Figliuolo Divino.

Pdf. Padre Réginald Garrigou-Lagrange - La Síntesis Tomista

 

No sólo de pan vive el hombre, sino de toda palabra que sale de la boca de Dios.” Mat. 4:4

MAESTRO EN TEOLOGÍA

PROFESOR EN EL ANGÉLICO, ROMA

MIEMBRO DE LA ACADEMIA ROMANA DE SANTO TOMAS DE AQUINO

DEDEBEC
EDICIONES DESCLÉE, DE BROUWER
BUENOS AIRES
1946


Introducción: Fuentes de la síntesis tomista.

I.  La síntesis metafísica.

II. La naturaleza de la teología y la estructura del De Deo uno.

III. La Santísima Trinidad.

IV. Los tratados de los ángeles y del hombre.

V. La encarnación redentora en la síntesis tomista.

VI. Los sacramentos de la Iglesia.

VII. Teología moral y espiritualidad.

VIII. Conclusión.

Beato Gonsalvo Vines Masip

 

Gonsalvo nacque a Xátiva e gu ordinato sacerdote nel 1906, il suo primo incarico fu quello di vicario della Seo e poi divenne beneficiario e successivamente canonico. Apparteneva alla Società Aragonese di Scienze Naturali, alle Good Letters di Barcellona, al Centro di Cultura Valenciana e al Servizio di Ricerca Preistorica del Consiglio Provinciale di Valencia.

Fu cronista di Xàtiva, fondatore del museo cittadino, direttore del settimanale “El Obrero Setabense” e pubblicò tra gli altri libri quello de “La Patrona de Játiva”. A lui si deve il ritrovamento dell'atto di battesimo del pittore Ribera e anche il ritrovamento archeologico dell'Ara del vescovo Atanasio (VII secolo) nel 1918, nei sotterranei dell'antica cattedrale visigota di San Felice.

Fruttuoso fu anche il suo ministero sacerdotale, organizzò l'Azione Cattolica e lavorò molto e bene nell'educazione cristiana dei giovani.

All'inizio della guerra civile in Spagna fu costretto ad arruolarsi nella CNT ma non riuscirono a convincerlo.

Gli offrirono la vita in cambio delle sue dimissioni da sacerdote, a cui ha risposto: "Sono sacerdote da quando sono stato ordinato e morirò sacerdote". E così accadde nel comune di Vallés il 10 dicembre 1936, quando diede la vita per Gesù Cristo e per la Chiesa.

È stato beatificato insieme a quello dell'abate Francisco de Paula Ibáñez, da Papa Giovanni Paolo II, l'11 marzo 2001.

MARTIROLOGIO ROMANO. Nel villaggio di Vallés nel territorio di Valencia in Spagna, beato Gonsalvo Viñes Masip, sacerdote e martire, che, durante la persecuzione, portò a termine la gloriosa prova per Cristo.

giovedì 9 dicembre 2021

Film. La Spada e la Croce (1959)

 

Nella Palestina di Ponzio Pilato, Maddalena è una prostituta contesa tra il romano Caio Marcello e Anan, un ragazzo del posto. Ma quando Gesù resuscita dai morti suo fratello Lazzaro, la donna lascia il suo stile di vita peccaminoso per seguire il Messia.

 

ANNO
1959

PAESE



REGIA Carlo Ludovico Bragaglia

ATTORI Massimo Serato, Rossana Podestà, Yvonne De Carlo, Jorge Mistral

 

mercoledì 8 dicembre 2021

Preghiera di San Germano di Costantinopoli alla Madonna

Salve, o Maria, piena di grazia, più santa dei Santi, e più eccelsa dei celi, e più gloriosa dei Cherubini, e più onorevole dei Serafini, e venerabile più d’ogni altra creatura. Salve, o colomba, la quale e ci porti il frutto dell’olivo, e ci annunzi colui per cui siamo preservati dal diluvio spirituale ed è il porto della salvezza; le ali della quale risplendono come l’argento e il cui dorso come il fulgore dell’oro e dei raggi dello Spirito santissimo e illuminatore.

Salve, amenissima e razionale paradiso di Dio, dalla sua benignissima ed onnipotente destra piantato quest’ oggi ad Oriente, esalante per lui il soave odore del giglio, e germogliante la rosa immarcescibile per la guarigione di quelli che avevano bevuto ad Occidente l’amarezza d’una morte disastrosa e funesta all’anima; paradiso, in cui fiorisce l’albero della vita per la conoscenza della verità, che dona l’immortalità a chi ne avrà gustato.

Salve, edificio sacrosanto, immacolato, palazzo purissimo di Dio sommo Re, ornato d’ogni parte dalla magnificenza del medesimo Re Divino, palazzo che offre a tutti ospitalità e ristora con misteriose delizie; in cui si trova il talamo non manufatto dello Sposo spirituale e risplendente di svariato ornato; in cui il Verbo, volendo chiamare la umanità errante, si disposò alla carne, per riconciliare col Padre quelli che se ne erano allontanati di propria volontà.

Video Conferenza. Mons. Hauke - Apocatastasi nella Chiesa Antica

Non credo nell'Apocatastasi tanto paventata da Bergoglio o dai teologi modernisti...esiste il rito salvifico e il libero arbitrio di Dio; abbiamo davanti a noi la vita con Dio oppure la morte e la perdizione... Dio non costringe l'uomo alla salvezza, all'amicizia con lui, ma rispetta anche l'eventuale no del peccatore che deve poi prendersi le responsabilità della sua scelta malvagia...


 

Pdf. Papa Pio IX - Costituzione Apostolica Ineffabilis Deus

L'Ineffabilis Deus è la costituzione apostolica con la quale il papa Pio IX proclamò l'8 dicembre 1854 il dogma dell'Immacolata concezione di Maria.

Il documento passa in rassegna la tradizione della chiesa in merito all'Immacolata, indicando che le radici del dogma si trovano nel lungo tempo in cui è stata celebrata la festa dell'Immacolata nella Chiesa occidentale e orientale. Richiama anche l'assenso dato nel 1849 da parte dei vescovi cattolici di tutto il mondo nel momento in cui fu loro chiesto di esprimere la loro opinione in materia. 

 

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Costituzione apostolica. «Ineffabilis Deus». Definizione dogmatica dell'immacolato concepimento della B. V. Maria

martedì 7 dicembre 2021

Cartone Animato - Sant'Ambrogio

Breve cartone animato sulla vita di Sant'Ambrogio...

 

Documentario - La Croce e la Spada. San Nicola

Capolavoro dell’arte romanica, la Basilica San Nicola a Bari è anche il luogo in cui riposano i resti del Santo, nella cosiddetta Cappella delle Reliquie. La Basilica presenta un corredo scultoreo di altissimo livello, con il maestoso Portale dei Leoni della fiancata nord. I capitelli della cripta e del ciborio sono di elevata qualità, mentre la Cattedra dell’abate Elia è un vero e proprio capolavoro.

Di assoluto valore sono anche le numerose opere pittoriche: dall’affresco più antico della Crocifissione al Trittico di Andrea Rizo da Candia e alla Pala del Vivarini, per giungere al capolavoro dell’icona di Uroš III Decianski. Inoltre, le gesta di San Nicola sono state raffigurate, nel corso del tempo, da alcuni tra i più grandi nomi della storia dell'arte: Ambrogio Lorenzetti, Gentile da Fabriano, Beato Angelico, Raffaello e Tiziano. Vissuto tra Pàtara e Myra, ricco di famiglia, alla morte dei genitori Nicola riceve un'importante eredità che decide di donare ai poveri e agli emarginati.

Di fronte a scarse notizie storiche, la leggenda ha arricchito di particolari meravigliosi la sua vita e ha fatto di questo santo il taumaturgo per eccellenza, sia dell'Oriente greco e slavo sia dell'Occidente latino. Secondo la leggenda, caritatevole fino dalla giovinezza, avrebbe di nascosto fornito la dote a tre fanciulle destinate dal padre alla prostituzione per mancanza di denaro. L'episodio, narrato da Dante nel Purgatorio, lo ha reso protettore dei fanciulli. In pieno concilio di Nicea, San Nicola avrebbe poi schiaffeggiato Ario e successivamente avrebbe sedato la tempesta durante un suo viaggio ai luoghi santi.

lunedì 6 dicembre 2021

Cartone Animato - Nicola, Il Bambino che diventò Babbo Natale

 

Bel cartone animato sulla vita di San Nicola... per i più piccini, ma non solo :-)

 

San Pietro Pascual

Si dice che la famiglia di Pascasio (Pascualez) proveniente da Valencia, abbia donato alla Chiesa sci martiri, di cui Pietro fu l'ultimo. Fu istruito da un sacerdote di Narbona che aveva conseguito un dottorato in teologia a Parigi, che i genitori avevano riscattato quando era prigioniero dei mori. Pietro si recò con il suo tutore a Parigi e anche lui conseguì il dottorato, poi tornò a Valencia e ricevette gli ordini sacerdotali all'età di ventiquattro anni. Insegnò teologia a Barcellona, finché Giacomo I d'Aragona lo scelse come tutore per il figlio Sancho. Successivamente fu nominato amministratore della diocesi di Toledo e poi vescovo titolare di Jaén, anch'essa sotto il dominio dei mori.

In questo periodo, subito dopo il fallimento dell'ottava crociata, la Terra Santa fu lasciata nelle mani dei musulmani, e i mori controllavano la maggior parte della Spagna. Sfidando il pericolo, il vescovo Pietro riscattò i prigionieri, istruì e confortò i cristiani, ne riconciliò molti alla Chiesa e predicò anche ai mori. Fu arrestato durante una visita, portato a Granada e imprigionato. Gli ordini erano che nessuno gli parlasse. Ricevette del denaro per il suo riscatto, che però utilizzò per liberare altri che secondo lui rischiavano di commettere apostasia. A dispetto di questo isolamento, riuscì a scrivere un trattato contro l'islam, che cominciò a circolare, spingendo le autorità islamiche a organizzarne la morte.

giovedì 2 dicembre 2021

Beato Giovanni Slezyuk

Giovanni nacque a Zhyvachiv (regione di Stanislaviv dell'Ucraina). Ordinato sacerdote insegnò catechismo nelle scuole di Stanislaviv. Nel 1945, anticipando l'imminente arresto dell'intera gerarchia greco-cattolica ucraina, fu segretamente ordinato vescovo.

La polizia lo arrestò nel 1945 fu condannato a 10 anni di prigione. Rilasciato nel 1954, continuò il suo servizio pastorale fino al 1962, anno in cui fu condannato nuovamente a 5 anni di carcere per "aver organizzato l'attività religiosa illegale di sacerdoti greco-cattolici". Liberato nel 1968, riprese la sua attività clandestina nonostante i continui interrogatori delle autorità comuniste a Stanislaviv. Nel 1973, al termine di un interrogatorio nelle segrete di Stanislaviv, si sentì male e morì. Aveva 77 anni. È stato beatificato da San Giovanni Paolo II il 27 giugno 2001.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Ivano-Frankivsk in Ucraina, beato Giovanni Slezyuk, vescovo e martire, al quale il Signore diede la palma della vita eterna per avere svolto instancabilmente in clandestinità sotto un regime ateo il suo ministero tra i fedeli di Rito bizantino e aver mantenuto con coraggio davanti ai persecutori ferma la sua fede in Cristo.

San Giovanni della Croce - Preziosità del Silenzio

 

Il silenzio è mitezza
quando non rispondi alle offese
quando non reclami i tuoi diritti,
quando lasci a Dio la difesa del tuo onore.

Il silenzio è misericordia
quando non riveli le colpe dei fratelli,
quando perdoni senza indagare il passato,
quando non condanni
ma intercedi nell'intimo.

Il silenzio è pazienza
quando soffri senza lamentarti,
quando non cerchi consolazione tra gli uomini,
quando non intervieni
ma attendi che il seme germogli lentamente.

Il silenzio è umiltà
quando taci per lasciare emergere i fratelli,
quando celi nel riserbo i doni di Dio,
quando lasci che il tuo agire venga interpretato male,
quando lasci ad altri la gloria dell'impresa.

Il silenzio è fede
quando taci perché è Lui che agisce,
quando rinunci alle voci del mondo
per stare alla sua presenza,
quando non cerchi comprensione
perché ti basta sapere di essere amato da Lui.

Il silenzio è adorazione
quando abbracci la Croce
senza chiedere perché,
nell'intima certezza
che questa è l'unica via giusta.

mercoledì 1 dicembre 2021

Beato Charles de Foucauld

 Scriveva così il beato Charles de Foucauld (1858-1916), un uomo che non conosceva le mezze misure. Nacque a Strasburgo da famiglia nobile e agiata, ma presto rimase orfano e fu affidato alle cure di un vecchio nonno. Per tradizione familiare si iscrisse all'accademia militare, ma trascorse gli anni giovanili nell'ozio e nelle trasgressioni, fino a farsi espellere dall'esercito. Compì allora alcuni viaggi di esplorazione in Marocco, che gli valsero importanti riconoscimenti in campo geografico. Ma non era ancora giunto alla meta. A 28 anni riscopre finalmente la fede cristiana. D'ora in poi la sua vita è un'incessante ricerca per giungere in prossimità del cuore di Gesù.

Entra nella trappa di Notre-Darne-des-Neiges ed emette i voti monastici. Parte poi per la Terra Santa, dove a Nazaret cerca di vivere la vita povera degli anni nascosti di Gesù. Il gaudente di una volta ha ora una fame insaziabile di umiltà, di spoliazione radicale, di vicinanza a Cristo. Chiede di diventare sacerdote per potersi recare ai margini del deserto del Sahara, nell'oasi di Béni-Abbés, e celebrare in solitudine il sacrificio della salvezza. Qui vive gli ultimi anni di vita in silenzio, nell'amore universale, nutrito dall'adorazione eucaristica. Viene ucciso il l' dicembre 1916 da un gruppo di tuareg in rivolta.

Video. Catechesi del Papa Benedetto XVI su San Tommaso d'Aquino

Catechesi del Papa Benedetto XVI su San Tommaso d'Aquino.

Testo integrale della catechesi al seguente indirizzo: https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/audiences/2010/documents/hf_ben-xvi_aud_20100602.html

 

martedì 30 novembre 2021

Beato Giuseppe Otin Aquiluè

Nacque a Huesca e ben presto decise di andare a Campello (Alicante), per rispondere alla sua vocazione salesiana. Fu ordinato sacerdote nel 1928. Con il suo sorriso e il suo carattere attirava facilmente i giovani. Oltre agli studi a Carabanchel (Madrid), il resto della sua vita lo trascorse nella provincia di Alicante: Villena, Campello e Alcoy. Quando scoppiò la guerra civile, partì per Valencia e trovò rifugio in una città. Rimase lì finché non fu denunciato; in seguito scomparse e le sue traccia andarono perdute, si ritiene che sia morto martire a Valencia.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Valencia sempre in Spagna, beato Giuseppe Otín Aquilé, sacerdote della Società Salesiana e martire, che nella stessa persecuzione raggiunse il regno celeste invitto nella costanza della fede.

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