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venerdì 31 luglio 2020

Preghiera a Sant'Ignazio di Loyola


Gloriosissimo patriarca S. Ignazio, noi ci rivolgiamo umilmente a voi da questa valle di lacrime, ed animati dalla più viva fiducia vi supplichiamo del vostro aiuto.

Inviato al mondo dalla divina Provvidenza quando popolo interi, sedotti dallo spirito delle tenebre, si ribellavano alla più augusta autorità della terra per correr dietro ad un infelicissimo eresiarca voi non trovaste nella grandezza della vostra mente più efficace rimedio a tanti mali, che il ricondurre le genti coll’esempio e colla parola vostra e dei vostri figli alla sommissione ed obbedienza dovuta al Vicario di Cristo.

Ora o gran Santo, traviati non pochi dal medesimo spirito tenebroso, hanno purtroppo dimenticato l’antica devozione al successore di Pietro e ci troviamo tutti perciò giustamente tribolati da innumerevoli guai. Deh! Impetrateci un raggio di lume celeste che ci apra gli occhi a riconoscere nell’errore la sorgente dei mali che ci affliggono, ed otteneteci grazia che si pentano sinceramente i fuorviati, e tornino alla perfetta ubbidienza ed amore verso Colui, che ci fu dato da Gesù Cristo ed infallibile guida e maestro. Così da lui ammaestrati e retti, con lui indissolubilmente congiunti cammineremo in pace per la via della salute, ed arriveremo con sicurezza a benedirvi e ringraziarvi in cielo per tutta l’eternità. Così sia.

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Ora Pro Nobis, sancte Ignati.

Ut digni efficiamur promissionibus Christi

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Deus, qui ad maiórem tui nóminis glóriam propagándam, novo per beátum Ignátium subsídio militántem Ecclésiam roborásti: concéde; ut, eius auxílio et imitatióne certántes in terris, coronári cum ipso mereámur in cælis.

giovedì 30 luglio 2020

San Pietro Crisologo - Sii Sacrificio e Sacerdote di Dio


Vi prego per la misericordia di Dio (cfr. Rm 12, 1). È Paolo che chiede, anzi è Dio per mezzo di Paolo che chiede, perché vuole essere più amato che temuto. Dio chiede perché vuol essere non tanto Signore, quanto Padre. Il Signore chiede per misericordia, per non punire nel rigore. Ascolta il Signore che chiede: vedete, vedete in me il vostro corpo, le vostre membra, il vostro cuore, le vostre ossa, il vostro sangue. E se temete ciò che è di Dio, perché non amate almeno ciò che è vostro? Se rifuggite dal padrone, perché non ricorrete al congiunto?

Ma forse vi copre di confusione la gravità della passione che mi avete inflitto. Non abbiate timore. Questa croce non è un pungiglione per me, ma per la morte. Questi chiodi non mi procurano tanto dolore, quanto imprimono più profondamente in me l’amore verso di voi. Queste ferite non mi fanno gemere, ma piuttosto introducono voi nel mio interno. Il mio corpo disteso, anziché accrescere la pena, allarga gli spazi del cuore per accogliervi. Il mio sangue non è perduto per me, ma è donato in riscatto per voi.

Venite, dunque, ritornate. Sperimentate almeno la mia tenerezza paterna, che ricambia il male col bene, le ingiurie con l’amore, ferite tanto grandi con una carità così immensa.

San Giovanni Damasceno (Santo) (675 - 749)


San Giovanni Damasceno è considerato l'ultimo grande Padre della Chiesa d'Oriente. Ricapitola in sé l'insegnamento dei suoi predecessori. La sua sintesi teologica è contenuta soprattutto nell'opera: La fede ortodossa, che ebbe un grande influsso sulla teologia scolastica ed è frequentemente citata da san Tommaso.

mercoledì 29 luglio 2020

Pdf. Il Cielo Sceso in Terra. Le Radici Medievali dell'Europa


di BENEDETTA GOVONI – Il cielo sceso in terra. Le radici medievali dell’Europa, dello studioso francese Jacques Le Goff (traduzione di Francesco Maiello, Laterza, pp. 344, € 12,50), è un saggio che pone una riflessione sulle nostre comuni radici, un’approfondita ricerca sui fattori che hanno portato alla nascita dell’Europa durante il lungo e criticato periodo medievale.

L’autore considera il Medioevo come il grande teatro dove, gradualmente, hanno preso forma quelle realtà istituzionali, economiche, tecnologiche e culturali che, in un susseguirsi di alterne vicende, hanno contribuito a determinare quella che oggi chiamiamo Europa: attraverso un’analisi approfondita e dettagliata di tale periodo, viene sottolineatala la sua importanza fondamentale per la nascita delle istituzioni europee.

L’Europa è stata concepita durante l’Età di Mezzo, epoca caratterizzata in primis dalle grandi ondate di invasioni barbariche che hanno determinato lo spostamento di intere popolazioni. Tale processo migratorio, anziché creare ulteriori fratture, ha portato queste genti a mescolarsi fra loro, uniformandosi ad uno stesso universo culturale: è proprio la cultura, e ancor meglio la religione, a rendere omogeneo l’Occidente dell’Alto Medioevo.

martedì 28 luglio 2020

Matteo, Capitolo 26, Versetti 36-38


Allora Gesù venne con loro in un giardino, che è detto Getsemani, e disse ai suoi discepoli: Sedetevi qui, finché io vada là e preghi. E presi Pietro e i due figli di Zebedeo cominciò a rattristarsi e ad affliggersi. Allora disse loro: La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me.

Damasceno: Dato che l’orazione è l’elevazione dell’anima a Dio, e la richiesta di ciò che ci necessita da parte di Dio, in che modo pregava il Signore? Infatti il suo intelletto, già unito secondo la persona a Dio Verbo, non aveva bisogno di salire a Dio, né di chiedergli qualcosa: infatti Dio e l’uomo Cristo sono una sola persona. Tuttavia facendosi simile a noi ci insegnò a chiedere a Dio Padre e di unirsi a lui; come infatti sostenne le passioni affinché trionfando su di esse attribuisse a noi la vittoria, così prega, aprendoci la via per l’ascesa a Dio, e compiendo per noi ogni giustizia, e riconciliandoci con il Padre suo; e onorandolo come il principio stesso e mostrandoci che non è contrario a Dio.

Rabano: Avvicinandosi poi in modo degno alla passione, si dice che pregò in una valle ricchissima, per dimostrare che affrontava per noi la morte attraverso la valle dell’umiltà e la ricchezza della carità. Moralmente poi ci fece conoscere che non dobbiamo portare un cuore sprovvisto dell’abbondanza della carità.

Ilario: Ma poiché dice: cominciò a rattristarsi e ad affliggersi, gli eretici vi vedono solo il senso che il Figlio di Dio ebbe paura della morte, poiché asseriscono che non fu proferito dall’eternità, né uscì dall’infinità della sostanza paterna, ma fatto dal nulla per mezzo di colui che ha creato tutte le cose; e per questo ci fu in lui l’ansietà del dolore, per questo il timore della morte: così che colui che poté temere la morte potesse anche morire; ora, chi poté morire non aveva anteriormente l’eternità di colui che lo generò, anche quando abbia da esistere per sempre in futuro. Ma se comprendessero mediante la fede i Vangeli, saprebbero che il Verbo in principio era Dio, e dal principio stava con Dio, ed era uguale l’eternità di chi genera e di chi è generato. Se però l’aver preso carne con tutte le sue debolezze proprie inficiò la virtù della sua incorruttibile sostanza, in modo che sia debole per soffrire e timorosa per morire, sarà anche sottomessa alla corruzione; e in questo modo, cambiata l’eternità in paura, ciò che in essa è potrebbe talvolta non essere. Ma Dio esiste sempre senza misura di tempo, e quale è, tale è eternamente. Quindi nulla poté morire in Dio, né in sé può esserci paura alcuna in Dio.

lunedì 27 luglio 2020

Pdf. La Città Cristiana nel Pensiero del Padre Julio Meinvielle


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La presente esposizione è ristretta ai testi del Padre Meinvielle (pressi dai suoi libri, articoli, conferenze), e riguarda la sua visione della civiltà cristiana.

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1. Storia e provvidenza

Se si considera lo sviluppo degli avvenimenti umani, la deviazione e ribellione dei popoli contro Dio, uno si sente proclive a pensare che sono gli uomini che, burlando i piani di Dio, costruiscono secondo la sua voglia la storia. Non è, però, che uno sguardo frammentato, superficiale e sproporzionato. La lettura reale della storia noi la avremo quando a Dio piacerà, vale a dire il giorno della seconda venuta del suo Figlio sulle nubi, in gloria e maestà.

Il criterio per fare un giudizio su un movimento, deve basarsi nel fine verso il quale si orienta. Il mondo vive in perpetuo movimento perché sono infiniti i motti che si agitano. Non si muovono, però all’azzardo, come se fossero senza principio e senza fine, consegnate soltanto al confronto delle forze in gioco. Il movimento della storia non è il risultato di energie cieche, bensì l’attrazione che fini determinati, viventi in un’intelligenza, esercitano sui mobili. C’è, quindi, un’intelligenza che guida tutte le forze che si muovono nel mondo. Ciò è stato espresso da San Paolo: tutto è vostro, voi siete di Cristo, e Cristo è di Dio (1Cor 3, 23). Il piano divino sulle realtà terrestri si presentano in grandiosa gerarchia: tutte le cose si riferiscono all’uomo attraverso Cristo, per finire nella Trinità, fonte di vita, bontà essenziale, causa di tutto, il quale ha effuso il suo amore comunicando ad ogni cosa l’essere e la perfezione. L’ordine inferiore molteplice si unifica con il microcosmo, cioè l’uomo; un altro ordine concentrato in Cristo mediatore, uomo-Dio; l’ordine finale: quello della semplicità dello stesso Dio. La chiave di questo mirabile ordine è Gesù Cristo, il quale essendo Dio si fece uomo e attira verso Dio tutte le cose da Lui scaturite. Questa forza d’attrazione si esercita sulle volontà degli uomini, perciò la storia non è altro che lo scenario grandioso dove si sviluppano queste volontà (cfr. Hacia la Cristiandad 9-11).

Video. L'Eucaristia nel Pensiero dei Padri della Chiesa dei Primi Secoli


Con l’ultimo appuntamento del programma estivo LE RAGIONI DELLA FEDE, termine anche la serie di catechesi sull’Eucaristia, il Pane degli Angeli.

L’ultima catechesi eucaristica è dedicata all’epoca d’oro dei Padri Apostolici e Padri della Chiesa. Dopo aver considerato, nelle scorse puntate, ciò che i Vangeli e San Paolo ci dicono dell’Eucaristia, oggi esaminiamo a grandi linee il pensiero di alcuni Padri Apostolici e Padri della Chiesa in riguardo all’Eucaristia, il Pane dal Cielo, come Segno della Sua perenne Presenza nel nuovo Popolo di Dio: la Chiesa.

Dopo il video seguirà il Terra Santa News, la raccolta di video e reportage realizzati nella Terra di Gesù ed inviati a noi dal Christian Media Center di Gerusalemme. Racconta la Terra Santa attraverso la sua storia, la fede, cultura e attualità, permettendovi di conoscere e mirare la Terra del quinto Vangelo: quella percorsa da Gesù durante la sua ineguagliabile Missione.



domenica 26 luglio 2020

Archeologi Affermano di Aver Scoperto il Palazzo di Caifa

I resti di un palazzo del I secolo d.C. ritrovati a Gerusalemme

Gli archeologi affermano di aver scoperto un palazzo di I secolo a.C. sul monte Sion, a Gerusalemme, completo di un'antica vasca da bagno. Il palazzo potrebbe essere appartenuto ad uno dei sacerdoti che condannò a morte Gesù.

Fonti bizantine collocano, infatti, in questo luogo il palazzo di Caifa o di suo suocero Anna. Il complesso edilizio poteva avere fino a 20 camere e si sviluppava, probabilmente, su piani diversi. E' la posizione stessa della villa a suggerire che il suo proprietario fosse un membro eminente della classe sacerdotale ebraica. A condurre gli scavi sono stati l'archeologo Shimon Gibson e James Tabor, studioso di storia cristiana presso l'Università del North Carolina.

La vasca da bagno ritrovata nel palazzo

Il palazzo è stato costruito a ridosso delle mura del Secondo Tempio, eretto dal re Erode il Grande. Aveva un forno, una vasca da bagno, una piscina rituale e bagni separati, un lusso per quei tempi. Solo altre tre vasche da bagno, ritrovate dagli archeologi, sono state datate al periodo del Secondo Tempio. Due di queste vasche sono state ritrovate nei palazzi di Erode a Gerico e a Masada, la terza è stata trovata in una residenza sacerdotale scavata nel quartiere ebraico di Gerusalemme.

Cartone Animato. San Gioacchino e Sant'Anna


Breve cartone animato su San Gioacchino e Sant' Anna i genitori della Vergine Maria.
 



sabato 25 luglio 2020

Musica Antica. Musica per la Cupola della Cattedrale di Firenze


Il 25 di marzo, dell’anno 1436, Firenze, si vestì di gala perché ebbe luogo un evento storico: il papa Eugenio IV con tutta la sua comitiva e con grande solennità consacrò la cupola della cattedrale di Santa Maria del Fiore, costruita da Filippo Brunelleschi e che già era il simbolo e orgoglio di tutta la Toscana. La musica eletta per questo cerimoniale fu il mottetto "Nuper rosarum flores" di Guillaume Dufay. E questo mottetto e altre composizioni vincolate a questo mito della architettura europea sarà quello che ascolteremo in questo programma.

L'audio è in spagnolo, la musica di Dio!


Cartone Animato. Re David


Non perdere i film per bambini targati Mondo TV: guarda il cartone animato dedicato a Re David!



venerdì 24 luglio 2020

Pdf - La Comunione sulla Mano? No!


Don Enzo Boninsegna.
 
Lettera aperta sulle ragioni di un rifiuto.



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