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sabato 31 ottobre 2020

Preghiera a Cristo Re

O Cristo Gesù, io vi riconosco per Re dell’universo. Tutto ciò che è stato fatto, fu creato per Voi. Esercitate dunque su di me tutti i vostri diritti.

Rinnovo le mie promesse del battesimo. Rinunzio a Satana, alle sue vanità e alle sue opere e vi prometto di vivere da buon cristiano. In particolare modo m’impegno di far trionfare con tutte le mie forze, i diritti di Dio e della vostra Chiesa. Divin Cuore di Gesù, vi offro le mie povere azioni, per ottenere che tutti i cuori riconoscano la vostra regalità sacra, affinché così in tutto il mondo si stabilisca il regno della vostra pace.
Così sia.

Gesù, re e centro di tutti i cuori, per l’avvento del tuo regno, donaci la pace!

Musica Antica. Monaci e Monasteri

 

Durante la Età Media e il Rinascimento, la musica fu un elemento importante nella vita quotidiana delle comunità monastiche. Con la musica si ornava la liturgia, pero soprattutto, anche, con la musica si poteva arrivare a comunicare con la divinità. Oggi ci avvicineremo ad alcuna di questi ordini monacali per ascoltare la musica vincolata alle sue cerimonie. Ascolteremo opere anonime di monasteri cistercensi e francescani, così come pagine di Victoria, Philipp Roger e Bernardo di Ventadorn.

L'Audio è in Spagnolo, la Musica di Dio. 

 


venerdì 30 ottobre 2020

Video. Halloween??? No Grazie, Siamo Cristiani

  

 La festa di Halloween, quindi, è un rendere osanna al diavolo, il quale se adorato, anche solo per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona. La festa di Halloween è una sorta di seduta spiritica presentata sotto forma di gioco: è questa l’astuzia del demonio! (Cit. Padre Amorth, esorcista cattolico)

 

giovedì 29 ottobre 2020

Scoperta la Chiesa Cristiana delle Origini dove Gesù diede le Chiavi a Pietro

  

Gli archeologi trovano una struttura in cima a un antico tempio pagano a Banias, nel nord di Israele

Un momento fondamentale della vita di Cristo e della storia della Chiesa ha avuto luogo nella regione di Cesarea di Filippo, quando l’apostolo Pietro ha professato la sua fede nel fatto che Gesù fosse il Messia e il Figlio del Dio vivente. In risposta, Cristo gli ha detto: “Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa” (Mt 16:18).

La scoperta degli archeologi

L’episodio ha avuto luogo in una zona nota come Banias, chiamata così perché nell’antichità aveva ospitato un tempio dedicato al dio Pan.

Gli archeologi hanno ora scoperto quella che sembra una chiesa costruita sopra quel tempio e dedicata alla professione di San Pietro.

Il professore dell’Università di Haifa Adi Erlich, che ha guidato gli scavi, ha affermato che la chiesa risale al IV-V secolo. Chi l’ha costruita ha adattato il tempio pagano romano perché si adattasse alle necessità di quella che era la religione appena legalizzata nell’Impero romano.

“L’ubicazione degli scavi è unica perché combina una scogliera, una cava, sorgenti e una terrazza creata nei tempi antichi dal collasso di parte della scogliera su cui era costruito il tempio”, riferisce il Times of Israel. “Erlich ha affermato che nel III secolo a.C. vicino alla cava e alla sorgente è iniziata l’adorazione del dio Pan. Il tempio è stato costruito circa nel 20 a.C., ed è diventato un importante centro cristiano con il proprio vescovo dal 320 d.C.”.

Documentario. Beata Chiara Luce Badano - Uno Splendido Disegno

 

Documentario sulla vita della Beata Chiara Luce Badano. Giovane ragazza, malata di tumore (osteosarcoma) e morta a 18 anni.

  

mercoledì 28 ottobre 2020

Matteo, Capitolo 26, Versetti 59-68

  

I principi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una falsa testimonianza contro Gesù, per consegnarlo alla morte, e non la trovarono, pur essendosi presentati molti falsi testimoni. Ma alla fine vennero due falsi testimoni e dissero: Costui ha detto: Posso distruggere il tempio di Dio e in tre giorni ricostruirlo. Il principe dei sacerdoti alzatosi gli disse: Non rispondi nulla alle cose che questi attestano contro di te? Ma Gesù taceva. Il principe dei sacerdoti gli disse: Ti scongiuro per il Dio vivo che tu ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio. Gli dice Gesù: Tu l'hai detto: anzi io vi dico che d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'uomo che siede alla destra della potenza di Dio e che viene sulle nubi del cielo. Allora il principe dei sacerdoti si strappò le vesti dicendo: Ha bestemmiato: che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia: che ve ne pare? Quelli rispondendo dissero: E' reo di morte. Allora gli sputarono in faccia e gli diedero dei pugni, altri invece lo schiaffeggiarono dicendo: Indovina, Cristo, chi è che ti ha percosso?

Origene: Le false testimonianze hanno luogo quando sono presentate con un certo colore. Però nessun colore si trovava nelle menzogne che proferivano contro Gesù, benché fossero molti coloro che volevano ingraziarsi i principi dei sacerdoti; e da ciò risulta una grande gloria per Gesù, che tanto irreprensibilmente parlò e operò dappertutto che neanche gli uomini più cattivi e astuti poterono trovare alcuna apparenza di una cosa degna di riprensione.

Girolamo: Come possono essere falsi testimoni se dicono quelle stesse cose che leggiamo che disse il Signore? Ma è falso il testimone che non dà a ciò che è detto il suo vero senso. Il Signore infatti aveva parlato del tempio del suo corpo, però essi nelle loro stesse parole lo calunniano aggiungendo ogni tanto qualcosa perché risulti giustificata l'accusa. Il salvatore aveva detto (Gv 2, 19): «Distruggete questo tempio», ed essi mutano le parole e dicono: Posso distruggere il tempio di Dio. Voi, dice, distrugge, io no, poiché è illecito attentare a noi stessi. Poi essi cambiano: è in tre giorni ricostruirlo, affinché sembrasse che parlava del tempio giudaico; però il Signore, per manifestare che parlava del tempio vivo e animato, aveva detto: «E io in tre giorni lo risusciterò».  Altro è riedificare, altro è risuscitare.

Ma Gesù taceva. Girolamo: Sapeva infatti, essendo Dio, che tutto ciò che avrebbe detto l'avrebbe volto a calunnia. Quanto più dunque Gesù taceva di fronte ai falsi testimoni indegni di una sua risposta, e agli empi sacerdoti, tanto più il pontefice vinto dal furore lo provoca a una risposta, in modo da prendere motivo di accusa da qualsiasi occasione del discorso.

martedì 27 ottobre 2020

Film. 7 Km da Gerusalemme (2006)

  

Nel mezzo di una profonda crisi, Alessandro Forte, un uomo sulla quarantina, si ritrova a camminare da Gerusaleme in direzione del mare, quando incontra un uomo in tunica che dice di essere Gesù e di averlo convocato lui in quel luogo. Alessandro, non fidandosi chiede delle dimostrazioni, che puntualmente vengono esaudite, così, da quel momento, saranno tante le domande di Alessandro ed altrettante le risposte, le stesse domande che tutta l'umanità si pone...

 

ANNO
2006

PAESE

 

 

REGIA
Claudio Malaponti

ATTORI
Luca Ward, Alessandro Etrusco, Rosalinda Celentano, Alessandro Haber, Eleonora Brigliadori, Emanuela Rossi, Isa Barzizza, Alessandra Barzaghi

 

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Sant'Evaristo, Papa e Martire

Nato in Grecia da padre giudeo, Evaristo divenne Papa sotto il consolato di Valente, nel 96 e morì nel 108. Il Liber Pontificalis non ci dice che egli abbia versato il sangue per Cristo, ma soltanto che egli fu sepolto presso S. Pietro in Vaticano. È tuttavia onorato come martire, come tutti i primi Papi. Egli per primo divise i titoli della città fra i sacerdoti romani e dispose che sette diaconi fossero attorno al Papa quando predicava "per la sua trascendente dignità". Ordinò inoltre che il matrimonio fosse celebrato pubblicamente e benedetto da un sacerdote.

Sua Santità il Papa Pio XII, assegnando ai santi Papi una Messa propria e attribuendole il Prefazio degli Apostoli, intese ricordare ai fedeli la divozione speciale che essi devono nutrire per coloro che Dio volle scegliere a guida della Chiesa.

Noi accogliemmo con entusiasmo, nell'anno 1954, la santificazione di Pio X del quale fummo i contemporanei, del quale la vita e le azioni ci sono così bene note e le fotografie e le reliquie sono diffuse a migliaia e ci sono familiari e preziose. Molti di noi Pio X l'hanno veduto a Roma e tutti abbiamo accolto il suo insegnamento dottrinale con filiale sottomissione e la sua morte, all'inizio della guerra mondiale, fu da tutti sentita come un lutto personale.

Non dobbiamo però dimenticare la riconoscenza che si deve ai lontani predecessori, a tutti i Sommi Pontefici e soprattutto a quelli che la Chiesa onora con un culto speciale, perché santi e, qualche volta, perché martiri.

È per un uomo onore eccezionale vedersi elevato alla Cattedra di san Pietro, ma è più ancora un onore schiacciante accettare il governo di tutte le Chiese del mondo, con l'enorme responsabilità di condurre a Dio le anime di tutti gli uomini che vivono sulla terra. Vi fu un tempo in cui questo equivaleva ad accettare, quasi infallibilmente in anticipo, il martirio, ed equivale ancora ad accettare la sofferenza, il sacrificio e, nonostante la dignità altissima, a "farsi servo dei servi di Dio".

lunedì 26 ottobre 2020

La Regalità di Cristo

  

Il Suo valore soteriologico.

L'ufficio regale di Cristo ha il compito di mostrare agli uomini sviati dal peccato la retta via verso il fine sopranaturale. Mentre il magistero si rivolge alla ragione annunciando la verità divina, l’ufficio regale si volge alla volontà inculcando i postulati della legge divina e richiedendo l’obbedienza verso i comandamenti di Dio.

Le Sue funzioni

La regalità comprende il potere legislativo, giudiziario ed esecutivo. Pertanto l’attività di Cristo Re si esplica nel dare leggi, nel giudicare gli uomini, cui segue subito l’esecuzione del giudizio.

Cristo legislatore e giudice degli uomini. De fide.

Il Concilio di Trento dichiarò contro la dottrina di Lutero, secondo cui il Salvatore non avrebbe imposto comandamenti, ma unicamente fatto promesse, che Cristo non è solo redentore, ma anche nostro legislatore: "Si quis dixerit, Christum Iesum a Deo hominibus datum fuisse ut redemptorem, cui fidant, non etiam ut legislatorem, cui oboediant, a.s." (D. 831)

I simboli di fede attestano la regalità di Cristo glorificato e il suo ritorno per il giudizio universale. Il simbolo apostolico professa: sedet ad dexteram Dei Patris omnipotentis, inde venturus est judicare vivo set mortuos. Il simbolo niceno-constantinopolitano proclama la durata eterna del regno di Cristo: cuirus regni non erit finis (D86). Pio XI stabilì nel 1925 con l’enciclica Quas Primas una festa in onore di Cristo Re.

Il Nuovo Testamento conferma le profezie del Vecchio circa la regalità del Messia (Sal 2; 44; 71; Is 9, 6-7; Dan 7,13). L’angelo Gabriele annuncia:” A lui darà Il Signore Iddio il trono di Davide suo Padre, e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, ed il suo regno non avrà fine” (Lc 1, 32-33). Cristo si professa re davanti a Pilato. Alla domanda di Pilato: “Dunque sei tu re?”, egli rispose affermativamente: “Tu l’hai detto: io sono re”(Gv 18,37); ma nello stesso tempo accentua il carattere sovraterreno del suo regno: “il mio regno non è di questo mondo” (Gv 18,36; Gv 6,15; Mt 22,1). Il suo potere regale abbraccia cielo e terra: “ A me fu dato ogni potere in cielo e sulla terra” (Mt 28,18). Giovanni chiama Cristo nell’Apocalisse “Principe dei re della terra” (1,5) “Re dei re e Signore dei signori” (19,16).

Cristo ha esercitato il potere li legislativo specialmente proclamando le leggi fondamentali del suo regno (discorso della montagna) e organizzando il regno di Dio sulla terra, la Chiesa. Decide con autorità sulla obbligazione della legge mosaica, dà il nuovo comandamento dell’amore (Gv .13,14; 15,12) e richiede la stretta osservanza dei suoi precetti (Gv . 14,15; 15,10; Mt.28,20).

Al supremo potere legislativo corrisponde il supremo potere giudiziario. Gesù attesta: “Il Padre non giudica nessuno, ma ha rimesso ogni giudizio al figlio” (Gv. 5,22). Il giudizio pronunciato dal figlio dell’uomo vien subito eseguito: “Questi (i cattivi) andranno al castigo eterno, e i giusti alla vita eterna” (Mt 25,46) 

 

Fonte: Ludovico Ott - Compendio di teologia dogmatica 

Carlo Gesualdo da Venosa - Canti Gregoriani


Gregorian Chant - Posuerunt super caput eius, Antiphon

Carlo Gesualdo – Benedictus

Gregorian Chant - First reading for Good Friday – Lamentatio Jeremiae

Carlo Gesualdo - Tenebrae Responsoria:
Omnes amici mei - Velum templi - Vinea mea

Gregorian Chant - Second reading for Good Friday – Lamentatio Jeremiae

Carlo Gesualdo - Tenebrae Responsoria:
Tamquam ad latronem - Tenebrae factae sunt - Animam meam

Gregorian Chant - Third reading for Good Friday – Lamentatio Jeremiae

Carlo Gesualdo - Tenebrae Responsoria:
Tradiderunt me - Iesum tradidit impius - Caligaverunt oculi mei

Gregorian Chant - Tuam crucem adoramus, Antiphon

Carlo Gesualdo – Miserere

Gregorian Chant - Christus Dominus, Kyrie 

 ☩︎

The Hilliard Ensemble
Cattedrale di Spira
22 Maggio 2012
Schwetzingen Festival

sabato 24 ottobre 2020

Pdf. Sant’Antonio Maria Claret - Autobiografia

  

Una figura del secolo XIX al cui nome è tuttora legata una congregazione religiosa diffusa in tutti i continenti, quella dei Missionari del Cuore Immacolato di Maria, detti appunto Clarettiani. Di origine catalana, appena ordinato sacerdote Claret si reca a Roma, a Propaganda Fide, per essere inviato missionario. Ma la salute precaria lo costringe a tornare in patria. Così per sette anni si dedica alla predicazione delle missioni popolari tra la Catalogna e le Isole Canarie. È tra i giovani raggiunti in questa attività apostolica che nasce l’idea della congregazione. Nel 1849 viene nominato arcivescovo di Santiago di Cuba. Morirà il 24 ottobre 1870.

venerdì 23 ottobre 2020

San Giovanni da Capestrano - Il Salvatore dell’Europa

Salvatore dell'Europa certamente può essere definito San Giovanni da Capestrano frate francescano realizzatore della liberazione di Belgrado dall'assalto dei turchi. 

I Turchi erano giunti con circa un mese di anticipo a Belgrado rispetto alle attese dei serbi ed erano un imponente esercito con potenti cannoni e catapulte con navi ben equipaggiate, animali, tra cui cani al seguito (con cui sbranare i cristiani!) e anche donne e bambini (non si sa perché, forse volevano colonizzare la zona).

Tutta la Chiesa, secondo le indicazioni del Papa Callisto III pregava per la liberazione dell'Europa dalle orde islamiche. Il santo di fronte a tale potenza umana poteva rispondere con la potenza divina che durante una s. Messa gli si era rivelata con particolare chiarezza assicurandogli la vittoria nel Nome di Dio. Le forze militari di cui poteva contare erano misere: poche migliaia di uomini male equipaggiati e poco addestrati, erano contadini che seguivano lui come loro capo per la vittoria contro gli infedeli e alcuni militari. Con queste egli, forte veramente della potenza del Nome di Gesù, che faceva invocare ai suoi soldati spesso, riuscì prima a rompere l'assedio navale alla città e quindi a respingere l'assalto turco alla stessa , trionfando poi definitivamente su di loro.

Inutile dire che il comandante ungherese delle truppe e il Legato pontificio sconsigliarono risolutamente al santo tutte le operazioni da lui compiute in nome di una logica evidentemente umana o almeno non così divina come quella del santo. Questi era convinto assolutamente che la vittoria è nelle mani di Dio che può darla anche a pochi di fronte a molti. Si tenga conto che questo comandante ungherese era uno che a Varna aveva fronteggiato l'esercito turco formato da 100000 (centomila) uomini con un esercito di 16000 (sedicimila!!!!) uomini ben addestrati; nel caso nostro è evidente che le milizie di cui poteva contare il santo e un tale comandante erano evidentemete impreparate e inferiori nettamente nel numero.

giovedì 22 ottobre 2020

Matteo, Capitolo 26, Versetti 55-58

 

In quell’ora Gesù disse alla folla: Come verso un brigante siete usciti con spade e bastoni per prendermi: ogni giorno andavo presso di voi insegnando nel tempio, e non mi avete preso. Ma tutto questo è accaduto affinché si adempissero le Scritture dei profeti. Allora tutti i discepoli, abbandonatolo, fuggirono. Ma quelli tenendo Gesù, lo condussero da Caifa, principe dei sacerdoti, dove si erano radunati gli scribi e gli anziani. Pietro intanto lo seguiva da lontano fino all’atrio del principe dei sacerdoti; ed entrato sedeva con i servi, per vedere la fine.

Origene: Dopo che disse a Pietro (v. 52): «Riponi la tua spada», il che è segno di pazienza; dopo avere anche riparato l'orecchio amputato, come dice un altro Evangelista, il che era indizio di somma benignità e di potere divino, si aggiunge: In quell’ora Gesù disse alla folla; in modo che se non ricordano i benefici passati, almeno riconoscano quelli presenti.

Come verso un brigante siete usciti con spade e bastoni per prendermi. Remigio: Come se dicesse: l'ufficio del brigante è di nuocere e stare nascosto; ora, io non ho nuociuto a nessuno, ma ho sanato molti, e ho sempre insegnato nelle sinagoghe; e questo è ciò che si aggiunge: ogni giorno andavo presso di voi insegnando nel tempio, e non mi avete preso. Girolamo: Come se dicesse: è stolto cercare con spade e bastoni uno che si consegna nelle vostre mani; e cercare come latitante, nella notte e per mezzo di un traditore, uno che ogni giorno insegna nel tempio.

Allora tutti i discepoli, abbandonatolo, fuggirono. Remigio: In questo fatto tuttavia si dimostra la fragilità degli Apostoli: coloro infatti che per l'ardore della fede avevano promesso di morire con lui, ora per la paura fuggono, immemori della loro promessa. E ciò lo vediamo compiersi anche in coloro che per amore di Dio promettono di fare grandi cose, e dopo non le compiono; tuttavia non devono disperare, ma risorgere con gli Apostoli e rinsavire con la penitenza.

Rabano [Glossa]: Il nome conviene all'azione: Caifa, cioè investigatore, o sagace nel compiere la propria nequizia, o vomitante con la bocca, poiché fu impudente nel proferire la menzogna, e a perpetrare l'omicidio. Lo condussero dunque là affinché facessero tutto con il consiglio.

Crisostomo: Era grande il fervore di Pietro che pur avendo visto gli altri fuggire, non fuggì, ma restò, ed entrò.

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