LibreriadelSanto.it - La prima libreria cattolica online

domenica 29 maggio 2022

Beato Rolando Rivi

Rolando Rivi nasce il 7 gennaio 1931, nella Casa del Poggiolo, a San Valentino, nel Comune di Castellarano (Reggio Emilia). Il padre si chiama Roberto Rivi e la madre Albertina Canovi.

Fanciullo intelligente e vivace, intimamente amico di Gesù, chierichetto assiduo nel servizio all'altare, si sente presto chiamato da Dio a diventare sacerdote. Nell'ottobre del 1942, a undici anni, Rolando Rivi entra nel Seminario minore di Marola, nel Comune di Carpineti (Reggio Emilia), e veste l'abito talare. Qui si distingue per lo studio, l'amore al Signore Gesù, la preghiera intensa, la bontà verso gli altri.

Nell'estate del 1944 il Seminario viene chiuso per motivi di guerra. Rolando torna a casa, ma continua a fare vita da seminarista, indossando sempre l'abito talare e alimentando il suo desiderio di diventare sacerdote e missionario con la Confessione, la Comunione quotidiana e il Santo Rosario alla Madonna.

Venerdì 13 aprile 1945, nel clima di odio contro i sacerdoti diffusosi in quel periodo sul finire della seconda guerra mondiale, Rolando Rivi viene barbaramente ucciso da un gruppo di partigiani comunisti in località Piane di Monchio (Modena) per la sola colpa di indossare l'abito talare e testimoniare la sua fede cristiana. Il Comitato Amici di Rolando Rivi ha promosso la causa di beatificazione.

Il 21 settembre 2013 Papa Francesco ha firmato la Lettera Apostolica che proclama Rolando Beato per aver testimoniato la fede sino al martirio. La cerimonia di beatificazione si è svolta a Modena il 5 ottobre 2013.

mercoledì 25 maggio 2022

San Cristoforo Magallanes Jara

I ventidue preti e i tre laici qui commemorati furono uccisi in Messico, diversi dei quali nel periodo di accesa persecuzione associata all'insurrezione «Cristero», fra il 1926 e il 1929.

Il trionfo della rivoluzione messicana nel 1920 produsse leggi e sentimenti anticlericali. La gerarchia aveva profittato della dittatura di Porfirio Diaz (1876-1910) per consolidare le proprie posizioni dopo decenni di periodiche sofferenze sotto i governi liberali. Una nuova costituzione, approvata nel 1917, limitò drasticamente i diritti civili e politici del clero e la legittimità dei beni posseduti dalla Chiesa. Gli articoli più significativi divennero legge nel 1926 con il presidente Plutarco Elías Galles, provocando forti reazioni da parte della gerarchia, che dichiarò la sospensione di ogni forma di culto pubblico.

La decisione non colpì la classe ricca, che considerava i preti quali cappellani domestici e poteva ricevere i sacramenti a richiesta. Al clero delle campagne i vescovi ordinarono di nascondersi nelle città, mentre i contadini sorsero in armi al grido di «Viva Cristo Re e viva la Vergine di Guadalupe» che fornì il nome del movimento. La Chiesa ufficiale non appoggiò la ribellione armata, ma attorno ad essa si formò un vasto gruppo, la "Lega per la difesa della libertà religiosa", che coinvolgeva la Chiesa a quasi tutti i livelli.

martedì 24 maggio 2022

Beato Giovanni di Prado

Nato da una nobile famiglia spagnola a Morgovejo (Léon), fu istruito presso l'università di Salamanca e divenne francescano scalzo di S. Gabriele nel 1584.

Dopo la sua ordinazione desiderava fortemente servire la Chiesa nelle missioni ai pagani in terra straniera: a quel tempo c'erano già missionari che lavoravano in molte parti del mondo, e il luogo di attività pastorale di Giovanni fu alla fine il Marocco. Dapprima fu però inviato a predicare nel suo paese e a prestare servizio in diverse comunità come maestro dei novizi e poi guardiano.

Nonostante la sua santità e umiltà, fu vittima di una falsa accusa e venne rimosso dall'incarico di guardiano: «La sola cosa che mi addolora - disse - è il discredito che ciò potrebbe portare al nostro ordine e lo scandalo che potrebbe causare nei deboli». La sua innocenza venne in seguito completamente affermata e nel 1610 fu eletto ministro della nuova provincia di S. Diego.

domenica 22 maggio 2022

San Michele Ho Dinh Hy


Nato a NhuLam nel 1808 da genitori cristiani, per la sua vita edificante e per la profonda pietà venne creato dal vescovo primo catechista della provincia. Non avendo esaudito la richiesta di un mandarino, fu accusato presso il re di essere cristiano. Sottoposto a torture, fece il nome di alcuni parenti e funzionari cristiani, ma quando se li vide dinanzi deplorò la sua imprudenza e si rifiutò di rinnegare la sua fede. Dopo essere stato condotto per tre giorni attraverso la città alla figura di "Ecce Homo" per i vari colpi di canna subiti, venne decapitato il 22 maggio 1857.

MARTIROLOGIO ROMANO. Nel regno dell’An Nam, ora Viet Nam, san Michele Ho Dình Hy, martire, che, mandarino, ufficiale imperiale e catechista, denunciato come cristiano, morì decapitato dopo atroci supplizi.

sabato 21 maggio 2022

Santi Cristoforo Magallanes e 24 Compagni

La figura di Don Cristobal viene commemorata insieme a quella dei suoi ventiquattro compagni martiri messicani, uccisi nel clima di persecuzione contro la Chiesa che ha tormentato la storia messicana di inizio sec. XX.

Sacerdote dalla fede viva e pastore pieno di zelo, come missionario tra gli indigeni "huichole", Cristoforo seppe suscitare numerose vocazioni sacerdotali. Di fronte alla persecuzione non si perse d'animo e alla chiusura del seminario di Guadalajara si offrì di fondarne uno nella sua parrocchia per continuare la formazione dei futuri sacerdoti.

Poco prima di essere fucilato, di fronte al plotone di esecuzione trovò la forza di confrontare i suoi compagni e offrì il sangue per la rappacificazione e l'unione del Messico.

Cristoforo e i suoi 25 compagni di martirio sono stati beatificati da Giovanni Paolo II il 22 novembre 1992; dallo stesso pontefice sono stati canonizzati il 21 maggio 2000.

domenica 15 maggio 2022

San Witesindo di Cordova

Molto spesso i racconti agiografici sottolineano l'originaria fortezza e risolutezza dei martiri, proponendoli come modelli di vita cristiana ancor prima del martirio. In verità i martiri cristiani vengono da varie realtà e qualche volta la decisione di accettare il martirio è abbastanza improvvisa e inattesa. Witesindo fu uno di coloro che parvero rinnegare il cristianesimo per l'islam, in una società a prevalenza musulmana nella Spagna meridionale del primo Medio Evo. Egli aveva tuttavia conservato in segreto la pratica della fede cristiana durante il regno dell'emiro Maometto I (852-887). In quel periodo, per un motivo a noi sconosciuto, mutò atteggiamento e confessò apertamente la sua fede, venendo così condannato a morte e ucciso. È sconosciuta la data precisa della sua morte; anche il suo martirio sarebbe caduto nell'oblio se non fosse stato ricordato da Eulogio nel suo Memorialis Sanctorum, pubblicato nel 1574. A Cordova e altrove la sua festa è sempre stata celebrata, come oggi, il 15 maggio.

MARTIROLOGIO ROMANO. Presso Córdova nell’Andalusia in Spagna, commemorazione di san Vitesindo, martire, che per timore dei Mori abbandonò la fede cristiana, ma, rifiutatosi poi di praticare pubblicamente il loro culto, fu ucciso in odio alla fede cristiana.

domenica 1 maggio 2022

Pdf. Santa Caterina da Siena - Le Lettere

Di umili origini e illetterata, Caterina scrisse a poveri e potenti, a religiosi, condottieri e papi. Le sue Lettere fanno risuonare l'eco del cuore appassionato della giovane senese che, in obbedienza all'invito di Cristo, impegna le sue energie migliori per ravvivare la vita della Chiesa e correggerne i costumi. Legate necessariamente alle condizioni storiche del tempo, le Lettere sono unanimemente riconosciute come un'opera di intensa carica spirituale, dottrinale e sociale, tuttora valida e stimolante. 

 

Acquista il libro su libreriadelsanto.it (Clicca sull'Immagine qui Sotto) 

Le lettere

Le lettere

Caterina da Siena (santa)

 

Link Pdf Clicca Qui

 

Cartone Animato. Santa Caterina da Siena

Breve cartone animato sulla vita della Santa Caterina da Siena.

 

Santa Caterina da Siena - Lettera a una Meretrice


A una meretrice in Perugia, a petizione d'un suo fratello.

 

Carissima figliuola in Cristo dolce Gesù. 

Io Catarina, serva e schiava de’ servi di Gesù Cristo, scrivo a te nel prezioso sangue suo; con desiderio di vederti partecipare il sangue del Figliuolo di Dio; perocché senza il sangue non puoi avere la vita. Chi sono coloro che participano il sangue? coloro che vivono col santo e dolce timore di Dio. Chi teme Dio, vuole innanzi morire che offenderlo mai mortalmente. Però, figliuola mia, io piango e dogliomi che tu, creata alla imagine e similitudine di Dio, ricomprata del prezioso sangue suo, non ragguardi la tua dignità; né ’l grande prezzo che fu pagato per te. Ma pare che tu faccia come il porco che s’involge nel loto; così tu t’involgi nel loto della immondizia. Fatta sei serva e schiava del peccato; preso hai per signore il dimonio, a lui servi il dì e la notte.

Pénsati che il signore dà al servo suo di quello ch’egli ha. Se tu servi al dimonio, tu participi del suo. Or che ha ’l dimonio, figliuola mia? tenebre, tempeste, amaritudine, pena, tormenti e flagelli. Nel luogo suo ci ha pianto e stridore di denti, privazione della visione di Dio, nella quale visione sta la beatitudine dell’anima. Di questa beatitudine ne furono privati essi dimoni per la superbia loro; e così coloro che seguitano la volontà del dimonio, sono privati d’essa visione. Or queste sono quelle pene intollerabili che sono date all’Anima che va dietro all’iniquità de’ peccati mortali. Non è lingua sufficiente a poterlo narrare.

LibreriadelSanto.it - La prima libreria cattolica online