Nato da una nobile famiglia spagnola a Morgovejo (Léon), fu istruito
presso l'università di Salamanca e divenne francescano scalzo di S.
Gabriele nel 1584.
Dopo la sua ordinazione desiderava
fortemente servire la Chiesa nelle missioni ai pagani in terra
straniera: a quel tempo c'erano già missionari che lavoravano in molte
parti del mondo, e il luogo di attività pastorale di Giovanni fu alla
fine il Marocco. Dapprima fu però inviato a predicare nel suo paese e a
prestare servizio in diverse comunità come maestro dei novizi e poi
guardiano.
Nonostante la sua santità e umiltà, fu vittima di
una falsa accusa e venne rimosso dall'incarico di guardiano: «La sola
cosa che mi addolora - disse - è il discredito che ciò potrebbe portare
al nostro ordine e lo scandalo che potrebbe causare nei deboli». La sua
innocenza venne in seguito completamente affermata e nel 1610 fu eletto
ministro della nuova provincia di S. Diego.
In un secondo interrogatorio pubblico Giovanni si rivolse ad alcuni apostati presenti, ignorando ostentatamente il sultano; Mulay-al-Walid colpì allora Giovanni, ormai anziano, buttandolo a terra, dove fu ancora colpito da due frecce e trascinato via per essere arso vivo. Mentre le fiamme si alzavano, egli continuò a esortare i suoi carnefici a seguire Cristo, finché uno di loro non gli ruppe la testa con una pietra. Fu beatificato nel 1728.
Fonte: https://www.santodelgiorno.it/beato-giovanni-di-prado/
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