tag:blogger.com,1999:blog-60563672938321080842024-03-18T10:48:33.664+01:00Catena AureaLa Catena Aurea di San Tommaso d'Aquino. Sintesi dei commenti ai versetti del Vangelo dei Padri della Chiesa. Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.comBlogger2083125tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-57406711911482732022024-01-28T23:30:00.001+01:002024-01-29T11:22:01.090+01:00San Papa Pio X - Delle Domeniche di Settuagesima, Sessagesima e Quinquagesima<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQItabnSI84ewsQx3HCXStqTvErDFnkd6VdxTIuRGfJt_B3z02mnEW_0roWimOmdFzRBtMrCdUZWERzLdvZnAB9TvV8YEG0KHdFK3a39oumEYZByZcfnRtim8DwqmQ0c5_1nOVJmjiJkXT-GE4-YT-7no4BffmM2UksxagqsE4_-25NR9Rh5aChWtGYwbN/s640/San%20Papa%20Pio%20X%20-%20Delle%20Domeniche%20di%20Settuagesima,%20Sessagesima%20e%20Quinquagesima.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="342" data-original-width="640" height="196" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQItabnSI84ewsQx3HCXStqTvErDFnkd6VdxTIuRGfJt_B3z02mnEW_0roWimOmdFzRBtMrCdUZWERzLdvZnAB9TvV8YEG0KHdFK3a39oumEYZByZcfnRtim8DwqmQ0c5_1nOVJmjiJkXT-GE4-YT-7no4BffmM2UksxagqsE4_-25NR9Rh5aChWtGYwbN/w367-h196/San%20Papa%20Pio%20X%20-%20Delle%20Domeniche%20di%20Settuagesima,%20Sessagesima%20e%20Quinquagesima.jpg" width="367" /></a></div><p></p><p style="text-align: justify;"><b>29 D.</b><i><b> Quali sotto le domeniche che si chiamano di settuagesima, sessagesima e quinquagesima?
</b></i><br />R. Si chiamano domeniche di settuagesima, sessagesima e quinquagesima la settima, sesta e quinta
domenica avanti quella di Passione.
<br /><br /><b>30 D. </b><i><b>Per qual ragione la Chiesa dalla domenica di settuagesima fino al sabato santo tralascia
nei divini uffici l'Alleluia, ed usa paramenti di color violaceo?
</b></i><br />R. La Chiesa dalla domenica di settuagesima fino al sabato santo tralascia nei divini uffici
l'Alleluia, che èvoce di allegrezza, ed usa paramenti di color violaceo, che é color di mestizia, per
allontanare con questi segni di tristezza i fedeli dalle vane allegrezze del mondo ed insinuare ad essi
Io spirito di penitenza.
<br /><b><br />31 D.<i> Quali cose ci propone la Chiesa a considerare nei divini uffici delle settimane di
settuagesima, sessagesima e quinquagesima?</i></b>
<br />R. Nei divini uffici della settimana di settuagesima la Chiesa ci rappresenta la caduta dei nostri
progenitori, e il loro giusto castigo; in quelli della settimana di sessagesima ci rappresenta il diluvio
universale mandato da Dio per castigo dei peccatori; in quelli poi dei primi tre giorni della
settimana di quinquagesima ci rappresenta la vocazione di Abramo, e il premio dato da Dio alla sua
obbedienza e alla sua fede.
<br /><br /><b>32 D. <i>Donde viene che, malgrado le intenzioni della Chiesa, nel tempo di settuagesima,
sessagesima e quinquagesima, più che in qualunque altro, si vedono tanti disordini in una parte
di cristiani?
</i></b><br />R. In questo tempo più che in qualunque altro, si vedono tanti disordini in una parte di cristiani per
malignità del demonio, il quale volendo contrariare i disegni della Chiesa, fa i maggiori suoi sforzi
per indurre i cristiani a vivere secondo i dettami del mondo e della carne.
<br /><br /><b>33 D.</b> <b><i>Che cosa dobbiamo fare per conformarci ai disegni della Chiesa nel tempo di carnevale?
</i></b><br />R. Per conformarci ai disegni della Chiesa in tempo di carnevale bisogna star lontani dagli
spettacoli e dai divertimenti pericolosi, e attendere con maggior diligenza all'orazione e alla
mortificazione, facendo qualche visita straordinaria al Santissimo Sacramento, massime quando sta
esposto alla pubblica adorazione; e ciò per riparare a tanti disordini, coi quali Iddio in questo tempo
viene offeso.
<br /><br /><b>34 D. <i>Se vi fosse necessità di trovarsi a qualche pericoloso divertimento del carnevale, che cosa
deve farsi?
</i></b><br />R. Chi per necessità si trovasse a qualche pericoloso divertimento del carnevale, deve prima
implorare l'aiuto della divina grazia per evitare ogni peccato; poi recarvisi con grande modestia e
ritenutezza, e dopo, raccogliere lo spirito colla considerazione di qualche massima del vangelo.
</p>Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-25495121860802470422024-01-20T10:05:00.004+01:002024-01-20T10:05:58.981+01:00Documentario - Il Barocco Italiano<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglzsk7kHERJ-us8apmnJnpxanbkNLKgM8WLPc_5KQ_SFQY8wWkXQR5jsfAtM_2ZiOc_DcUeis8ep-imq75vW2uDQyj8V4O2qSnP4A2yCBvFWkBtt7ntm9HwZ-u01YEVYI6auSsJu28j7-yS6SV4VTlUY8OW4SP6_FUiPtin-LwC_kJeos7Bq3lma1oxfGT/s1093/Documentario%20-%20Il%20Barocco%20Italiano.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="624" data-original-width="1093" height="217" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglzsk7kHERJ-us8apmnJnpxanbkNLKgM8WLPc_5KQ_SFQY8wWkXQR5jsfAtM_2ZiOc_DcUeis8ep-imq75vW2uDQyj8V4O2qSnP4A2yCBvFWkBtt7ntm9HwZ-u01YEVYI6auSsJu28j7-yS6SV4VTlUY8OW4SP6_FUiPtin-LwC_kJeos7Bq3lma1oxfGT/w379-h217/Documentario%20-%20Il%20Barocco%20Italiano.png" width="379" /></a></div><p></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;"><u><b>Interessante
Documentario dedicato al Barocco Italiano.<br /></b></u><b><br />Regia: Gigi
Oliviero</b></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;"><b>Voce: Danilo Di Martino</b></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<div style="text-align: center;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="340" src="https://www.youtube.com/embed/R4MIeyFVMqI?si=U-QjXwG-S1tgjQeD" title="YouTube video player" width="440"></iframe></div>Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-78317519308284607682024-01-18T18:03:00.003+01:002024-01-18T18:04:36.742+01:00Catechesi del Papa Benedetto XVI su San Gregorio Nazianzeno<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCmMJUvWiRDQlVcZrQZ8N0N-RvvwwesSGBC0XhSIhjqyf03j4pCybANBh-0vowP_mkuEwEDDvEWFUt1RRwKluqzHANWmbev-aRm1m5t8b_V8cY4XuoT-6AOPcC4QWKEkWcc2eSn5QJeZEZMXHYcTlmn82v-Wt6LVAEJyro7TOP6eFcYAegk-WMAP_R07ZS/s350/Catechesi%20del%20Papa%20Benedetto%20su%20San%20Gregorio%20Nazianzeno.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="350" data-original-width="225" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCmMJUvWiRDQlVcZrQZ8N0N-RvvwwesSGBC0XhSIhjqyf03j4pCybANBh-0vowP_mkuEwEDDvEWFUt1RRwKluqzHANWmbev-aRm1m5t8b_V8cY4XuoT-6AOPcC4QWKEkWcc2eSn5QJeZEZMXHYcTlmn82v-Wt6LVAEJyro7TOP6eFcYAegk-WMAP_R07ZS/s320/Catechesi%20del%20Papa%20Benedetto%20su%20San%20Gregorio%20Nazianzeno.gif" width="206" /></a></div><p></p><p style="text-align: center;"><u><b><span>UDIENZA GENERALE</span></b></u></p><p style="text-align: center;"><b><span><em>Aula Paolo VI <br />Mercoledì, 8 agosto 2007</em></span></b></p><p style="text-align: center;"><b><span>☩ </span></b></p><p><b><i>I: Vita e scritti</i></b></p>
<p><i>Cari fratelli e sorelle,</i></p>
<p style="text-align: justify;"> <a href="https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/audiences/2007/documents/hf_ben-xvi_aud_20070801.html" style="color: #663300; text-decoration: underline; text-underline: single;"> </a><a href="https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/audiences/2007/documents/hf_ben-xvi_aud_20070801.html" style="color: white; text-decoration: underline;">mercoledì scorso</a><span style="color: white;">
</span> ho parlato di un grande maestro della fede, il Padre della Chiesa san
Basilio. Oggi vorrei parlare del suo amico Gregorio di Nazianzo, anche
lui, come Basilio, originario della Cappadocia. Illustre teologo,
oratore e difensore della fede cristiana nel IV secolo, fu celebre per
la sua eloquenza, ed ebbe anche, come poeta, un’anima raffinata e
sensibile.</p>
<p style="text-align: justify;">Gregorio nacque da una nobile famiglia. La madre lo consacrò a Dio
fin dalla nascita, avvenuta intorno al 330. Dopo la prima educazione
familiare, frequentò le più celebri scuole della sua epoca: fu dapprima a
Cesarea di Cappadocia, dove strinse amicizia con Basilio, futuro
Vescovo di quella città, e sostò poi in altre metropoli del mondo
antico, come Alessandria d’Egitto e soprattutto Atene, dove incontrò di
nuovo Basilio (cfr <i>Discorso </i>43,14-24). Rievocandone l’amicizia,
Gregorio scriverà più tardi: «Allora non solo io mi sentivo preso da
venerazione verso il mio grande Basilio per la serietà dei suoi costumi e
per la maturità e saggezza dei suoi discorsi, ma inducevo a fare
altrettanto anche altri, che ancora non lo conoscevano ... Ci guidava la
stessa ansia di sapere ... Questa era la nostra gara: non chi fosse il
primo, ma chi permettesse all’altro di esserlo. Sembrava che avessimo
un’unica anima in due corpi» (<i>Discorso </i>43,16.20). Sono parole che
rappresentano un po’ l’autoritratto di quest’anima nobile. Ma si può
anche immaginare che quest’uomo, che era fortemente proiettato oltre i
valori terreni, abbia sofferto molto per le cose di questo mondo.<span></span></p><a name='more'></a><p></p>
<p style="text-align: justify;">Tornato a casa, Gregorio ricevette il Battesimo e si orientò verso la
vita monastica: la solitudine, la meditazione filosofica e spirituale
lo affascinavano. Egli stesso scriverà: «Nulla mi sembra più grande di
questo: far tacere i propri sensi, uscire dalla carne del mondo,
raccogliersi in se stesso, non occuparsi più delle cose umane, se non di
quelle strettamente necessarie; parlare con se stesso e con Dio,
condurre una vita che trascende le cose visibili; portare nell'anima
immagini divine sempre pure, senza mescolanza di forme terrene ed
erronee; essere veramente uno specchio immacolato di Dio e delle cose
divine, e divenirlo sempre più, prendendo luce da luce ...; godere,
nella speranza presente, il bene futuro, e conversare con gli angeli;
avere già lasciato la terra, pur stando in terra, trasportati in alto
con lo spirito» (<i>Discorso</i> 2,7).</p>
<p style="text-align: justify;">Come confida nella sua autobiografia (cfr <i>Poesie</i>[<i>storiche</i>]<i> </i>2,1,11 <i>sulla sua vita </i>340-349),
ricevette l’ordinazione presbiterale con una certa riluttanza, perché
sapeva che poi avrebbe dovuto fare il Pastore, occuparsi degli altri,
delle loro cose, quindi non più così raccolto nella pura meditazione:
Tuttavia egli poi accettò questa vocazione e assunse il ministero
pastorale in piena obbedienza, accettando, come spesso gli accadde nella
vita, di essere portato dalla Provvidenza là dove non voleva andare
(cfr <i>Gv</i> 21,18). Nel 371 il suo amico Basilio, Vescovo di Cesarea,
contro il desiderio dello stesso Gregorio, lo volle consacrare Vescovo
di Sasima, un paese strategicamente importante della Cappadocia. Egli
però, per varie difficoltà, non ne prese mai possesso, e rimase invece
nella città di Nazianzo.</p>
<p style="text-align: justify;">Verso il 379, Gregorio fu chiamato a Costantinopoli, la capitale, per
guidare la piccola comunità cattolica fedele al Concilio di Nicea e
alla fede trinitaria. La maggioranza aderiva invece all’arianesimo, che
era «politicamente corretto» e considerato politicamente utile dagli
imperatori. Così egli si trovò in condizioni di minoranza, circondato da
ostilità. Nella chiesetta dell’<i>Anastasis</i> pronunciò cinque <i>Discorsi teologici </i>(27-31)
proprio per difendere e rendere anche intelligibile la fede trinitaria.
Sono discorsi rimasti celebri per la sicurezza della dottrina,
l’abilità del ragionamento, che fa realmente capire che questa è la
logica divina. E anche lo splendore della forma li rende oggi
affascinanti. Gregorio ricevette, a motivo di questi discorsi,
l’appellativo di «teologo». Così viene chiamato nella Chiesa ortodossa:
il «teologo». E questo perché la teologia per lui non è una riflessione
puramente umana, o ancor meno frutto soltanto di complicate
speculazioni, ma deriva da una vita di preghiera e di santità, da un
dialogo assiduo con Dio. E proprio così fa apparire alla nostra ragione
la realtà di Dio, il mistero trinitario. Nel silenzio contemplativo,
intriso di stupore davanti alle meraviglie del mistero rivelato, l’anima
accoglie la bellezza e la gloria divina.</p>
<p style="text-align: justify;">Mentre partecipava al secondo Concilio Ecumenico del 381, Gregorio fu
eletto Vescovo di Costantinopoli, e assunse la presidenza del Concilio.
Ma subito si scatenò contro di lui una forte opposizione, finché la
situazione divenne insostenibile. Per un’anima così sensibile queste
inimicizie erano insopportabili. Si ripeteva quello che Gregorio aveva
già lamentato precedentemente con parole accorate: «Abbiamo diviso
Cristo, noi che tanto amavamo Dio e Cristo! Abbiamo mentito gli uni agli
altri a motivo della Verità, abbiamo nutrito sentimenti di odio a causa
dell’Amore, ci siamo divisi l’uno dall’altro!» (<i>Discorso </i>6,3).
Si giunse così, in un clima di tensione, alle sue dimissioni. Nella
cattedrale affollatissima Gregorio pronunciò un discorso di addio di
grande effetto e dignità (cfr <i>Discorso </i>42). Concludeva il suo
accorato intervento con queste parole: «Addio, grande città, amata da
Cristo ... Figli miei, vi supplico, custodite il deposito [della fede]<i> </i>che vi è stato affidato (cfr <i>1 Tm </i>6,20), ricordatevi delle mie sofferenze (cfr <i>Col </i>4,18). Che la grazia del nostro Signore Gesù Cristo sia con tutti voi» (cfr <i>Discorso </i>42,27).</p>
<p style="text-align: justify;">Ritornò a Nazianzo, e per circa due anni si dedicò alla cura
pastorale di quella comunità cristiana. Poi si ritirò definitivamente in
solitudine nella vicina Arianzo, la sua terra natale, dedicandosi allo
studio e alla vita ascetica. In questo periodo compose la maggior parte
della sua opera poetica, soprattutto autobiografica: le <i>Poesie sulla sua vita</i>,<i> </i>una
rilettura in versi del proprio cammino umano e spirituale, cammino
esemplare di un cristiano sofferente, di un uomo di grande interiorità
in un mondo pieno di conflitti. È un uomo che ci fa sentire il primato
di Dio, e perciò parla anche a noi, a questo nostro mondo: senza Dio
l’uomo perde la sua grandezza, senza Dio non c’è vero umanesimo.
Ascoltiamo perciò questa voce e cerchiamo di conoscere anche noi il
volto di Dio. In una delle sue poesie aveva scritto, rivolgendosi a Dio:
«Sii benigno, Tu, l’Aldilà di tutto» (<i>Poesie </i>[<i>dogmatiche</i>]<i> </i>1,1,29).
E nel 390 Dio accoglieva tra le sue braccia questo servo fedele, che
con acuta intelligenza l’aveva difeso negli scritti, e che con tanto
amore l’aveva cantato nelle sue poesie.</p><p style="text-align: center;"></p><p></p>Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-59601510882051761932024-01-16T18:02:00.000+01:002024-01-16T18:02:15.593+01:00Pdf - I Peccati di Lingua<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjK1iZIoo5AMSFwW9RHMsrJ3wOYgHgCkaSQEywlKr1f-WnjgikhQC1_FW8OEDlH6e7A9Ur76OEctlH5_TD5yH_n-YeS0w6GjIuPE4uUdmkZV52qMPZnTJ-1vKlra8qhPKHVXRIFTCRMMXlTWarcNqDNUrsBzh7IUgcNnl7QI0UHSDeNume7YjXnGpqZaj2G/s796/Pdf%20-%20I%20Peccati%20di%20Lingua.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="495" data-original-width="796" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjK1iZIoo5AMSFwW9RHMsrJ3wOYgHgCkaSQEywlKr1f-WnjgikhQC1_FW8OEDlH6e7A9Ur76OEctlH5_TD5yH_n-YeS0w6GjIuPE4uUdmkZV52qMPZnTJ-1vKlra8qhPKHVXRIFTCRMMXlTWarcNqDNUrsBzh7IUgcNnl7QI0UHSDeNume7YjXnGpqZaj2G/w344-h214/Pdf%20-%20I%20Peccati%20di%20Lingua.png" width="344" /></a></div><p></p><p>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><b><u>di Don Giuseppe Tomaselli</u></b></p><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b>☩ <br /></b></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Ci sono dei peccati che
vengono commessi soltanto da certe categorie di persone, come il
furto, l'omicidio; i peccati di lingua invece si sogliono commettere
da tutti. Trovare chi non pecchi di lingua è cosa difficile, tanto
che San Giacomo Apostolo dice: Chi non pecca con la lingua, è
perfetto. <br /><br />In vista della grande utilità che potrà apportare
a tutte le anime la trattazione di un tale argomento, mi son proposto
di scrivere qualche cosa sull'uso della lingua, facendo vedere il
male che arreca colui il quale non sa frenarla ed il bene che compie
chi ne fa buon uso.<br /><br /><br /><b>Link Pdf Clicca <a href="https://mega.nz/file/7KI0RIrA#qHUSTQyF7k34EWVZeK2zcxRZ9pTlGt99LeFKQR3VvNI">Qui</a></b><br /></p>
Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-811505865546963812024-01-15T18:16:00.007+01:002024-01-15T18:16:52.824+01:00San Girolamo - Vita Dissipata<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOaOxm9ghmUhzt8pkLg_reoWAiP_-NLAVzJfUQ_KNOK3QNSQaJBHIPrsNU_EOknqwXrIaDcby6gppJL1LLTFNAEA6KHsFh6WIVOijfxCR-TmZQSFcb4FS_Oc7EkOxSBHZzp9HfbNCdb6OVhAWkTLRkPepGgx7luzPYmduOpkLT9DsqdNvBq4NWs5uWzPLM/s635/San%20girolamo%20-%20Vita%20Dissipata.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="423" data-original-width="635" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOaOxm9ghmUhzt8pkLg_reoWAiP_-NLAVzJfUQ_KNOK3QNSQaJBHIPrsNU_EOknqwXrIaDcby6gppJL1LLTFNAEA6KHsFh6WIVOijfxCR-TmZQSFcb4FS_Oc7EkOxSBHZzp9HfbNCdb6OVhAWkTLRkPepGgx7luzPYmduOpkLT9DsqdNvBq4NWs5uWzPLM/w339-h225/San%20girolamo%20-%20Vita%20Dissipata.jpg" width="339" /></a></div><p></p><p>
</p><p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;"><b><u>dalla Lettera XLIII</u></b></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b>☩</b><br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Basta che protraiamo la
lettura (della Sacra Scrittura) che ci viene da sbadigliare, da
reprimerci lo stomaco, da stropicciarci la faccia con le mani; e come
se avessimo già lavorato troppo, ci ributtiamo in occupazioni
profane. Non parlo poi dei pranzi che ci aggravano la pesantezza
dell'anima. E mi fa pure vergogna parlare delle visite così
frequenti, sia di quelle che ogni giorno rendiamo agli altri, sia di
quelle che riceviamo in casa nostra. In esse si finisce per
parlottare, la conversazione va per le lunghe, si tagliano i
panni agli assenti, passiamo in rassegna la vita altrui... e
rosicchiandoci l'un l'altro finiamo di ingoiarci a vicenda. E
questo è il cibo con cui ci intratteniamo e ci congediamo.
Quando poi gli amici se ne sono andati, regoliamo i conti anche con
loro! Un giorno è l'ira a farci fare la parte del leone, e un' altra
volta è un affanno proprio inutile, dato che ci impensierisce troppo
in anticipo su problemi che dovrebbero essere centellinati in
parecchi anni: e non ci succede mai di pensare alle parole del
Vangelo: «Pazzo che sei! Questa stessa notte ti verrà chiesta
l'anima; di chi saranno i beni che hai accumulato?». Si va in cerca
di vestiti non per lo scopo cui servono, ma per civetteria. C'è in
vista un guadagno da qualche parte? I piedi mettono le ali, la.
lingua si anima, si tende l'orecchio. Se ci mettono al corrente: di
qualche dissesto - come può succedere spesso in economia
domestica - il volto s'oscura di tristezza. Saltiamo dalla gioia
per uno scudo guadagnato, e poi la perdita di un obolo ci butta a
terra. Che alternanza di umori nella stessa persona! Per questo il
Profeta supplica il Signore con queste parole: «o Signore, fa'
scomparire dalla tua città la loro immagine!». Se è vero, infatti,
che siamo stati modellati a immagine e somiglianza di Dio, sono i
nostri vizi a metterci addosso tante maschere. Proprio come
nelle rappresentazioni teatrali: l'attore è sempre il medesimo; ma
ora, robusto, ti incarna Ercole; ora, effeminato, si muta in Venere
ed ora si atteggia timidamente a Cibele. Così è per noi: sono tanti
i nostri peccati? E di altrettante maschere, rispettivamente simili,
ci rivestiamo.
</p>
Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-30559884427149987202024-01-14T13:52:00.006+01:002024-01-14T13:52:30.279+01:00Suicidio Assistito: Massima Allerta in Veneto!<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEissGlnjDhPpX7d4TjO6XBTiWtC7uAaaFp4hUhf4Tov7ffYjac7vk70GXhKIa2INPKKqz3tOg2ypyc2coZDxnG8YTWNL99lurNvSGmJYddU5-cykW4s1lzdnFmFmucHV4jUl93SfvY9HK6es4QTbIUbGZS4fePNiv7saIJL4V_mmPG5C-_IPwzWYQWfyUcX/s703/Suicidio%20Assistito%20Massima%20Allerta%20in%20Veneto!.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="394" data-original-width="703" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEissGlnjDhPpX7d4TjO6XBTiWtC7uAaaFp4hUhf4Tov7ffYjac7vk70GXhKIa2INPKKqz3tOg2ypyc2coZDxnG8YTWNL99lurNvSGmJYddU5-cykW4s1lzdnFmFmucHV4jUl93SfvY9HK6es4QTbIUbGZS4fePNiv7saIJL4V_mmPG5C-_IPwzWYQWfyUcX/w358-h200/Suicidio%20Assistito%20Massima%20Allerta%20in%20Veneto!.png" width="358" /></a></div><p></p><div style="text-align: justify;"><div class="" dir="auto"><div class="x1iorvi4 x1pi30zi x1swvt13 xjkvuk6" data-ad-comet-preview="message" data-ad-preview="message" id=":r5t:"><div class="x78zum5 xdt5ytf xz62fqu x16ldp7u"><div class="xu06os2 x1ok221b">
<p style="margin-bottom: 0cm;">Il 16 gennaio prossimo il Consiglio
Regionale del Veneto voterà sulla legge voluta dall’associazione
Coscioni e firmata da 9.072 cittadini veneti che obbligherebbe a
fornire in venti giorni il via libera a chi richiede il suicidio
assistito. Suscita perplessità in molti il fatto che il governatore
leghista Luca Zaia scelga per il suicidio politico sposando una tale
iniziativa politica che certo non è coerente alle sue asserite
radici cristiane, tanto da fare parlare alcuni di un suicidio
politico in una regione cattolica come il Veneto.</p>
<div dir="LTR" id=":r5t:">
<p style="margin-bottom: 0cm;">Zaia forse non ha letto il testo della
proposta di legge di cui si è ideologicamente innamorato.
All’articolo 2 Cappato e i suoi scrivono che possono richiedere il
suicidio assistito le persone che patiscono ‘sofferenze fisiche o
psicologiche che le stesse reputano intollerabili’ genericamente
dipendenti da ‘trattamenti di sostegno vitale’.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Il tutto perché curare un depresso
cronico così come un disabile grave costa molto, ammazzarli costa
pochissimo, anzi come recita l’articolo 6 della legge di Cappato
‘non derivano nuovi e maggiori oneri a carico del bilancio
regionale’. A Zaia chiediamo di fermarsi subito sul suicidio
assistito e aprire un ragionamento più complesso, altrimenti il 16
gennaio in Veneto aprirà una mattanza. Si discute tanto di fascismo
in queste ore per stupidi saluti romani fuori dal tempo. Zaia non si
renda emulo della pratica propagandata dai nazisti con la Aktion T4,
la soppressione di malati psichici e disabili nella Germania degli
Anni Trenta.</p></div></div></div></div></div></div>Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-73384252608188371892024-01-13T10:29:00.001+01:002024-01-13T10:29:48.543+01:00Pdf. Robert Hugh Benson - Il Dominatore del Mondo<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpIa4HE_xCJEpOp4Ny48kg-r3XubHFPJ3dRZt7kcC281Wee5ssOCL2KGnU84GYiFQMINU4LMaUL_WycqQ8oksK4W0L7ZPloXWb7cOV2jr0-jZZ_p1Kn-tGjY0LrwQs666y9ymeM2SEf2Sq44WpxWpwkk5HLXOZKvcu2o3tZmAu-FLjr06Q9V8TduBmyr-V/s807/Pdf.%20Robert%20Hugh%20Benson%20-%20Il%20Dominatore%20del%20Mondo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="807" data-original-width="522" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpIa4HE_xCJEpOp4Ny48kg-r3XubHFPJ3dRZt7kcC281Wee5ssOCL2KGnU84GYiFQMINU4LMaUL_WycqQ8oksK4W0L7ZPloXWb7cOV2jr0-jZZ_p1Kn-tGjY0LrwQs666y9ymeM2SEf2Sq44WpxWpwkk5HLXOZKvcu2o3tZmAu-FLjr06Q9V8TduBmyr-V/s320/Pdf.%20Robert%20Hugh%20Benson%20-%20Il%20Dominatore%20del%20Mondo.jpg" width="207" /></a></div><p></p><p style="text-align: center;"><b>Ambientato ai giorni nostri ma scritto nel 1907, <i>Il padrone del mondo</i> è al tempo stesso una delle prime distopie moderne e un bestseller assoluto nell'ambito della <i>christian fiction</i>.</b></p><p style="text-align: justify;">All'inizio del ventunesimo secolo l'Europa è dominata da governi di
stampo massonico e comunista. Il secolarismo ha trionfato
definitivamente e le religioni sono decadute: la sparuta minoranza
cattolica superstite ha come uniche roccaforti l'Irlanda e Roma, che ha
ottenuto l'indipendenza dall'Italia ed è retta dal papa. Il dissenso è
inesistente, l'eutanasia è pratica diffusa, l'edilizia si sviluppa
sottoterra e la lingua internazionale è l'esperanto. Londra è una città
silenziosa in cui ogni rumore è attutito dallo strato di gomma che
sembra rivestire ogni superficie calpestabile, e a Trafalgar Square
troneggia la statua di un massone. Su questo sfondo si intrecciano le
vite dei due antitetici protagonisti: da una parte Percy Franklin,
ambizioso prete cattolico che aspira a una rifondazione della Chiesa;
dall'altra Oliver Brand, deputato comunista e convinto anticattolico,
figlio della società moderna. Entrambi assistono con trepidazione alla
grande partita sullo scacchiere mondiale che si gioca tra Occidente e
Oriente. Quando l'eterno attrito fra i due blocchi sembra sul punto di
degenerare in una guerra di proporzioni inedite, entra in scena Julian
Felsenburgh, misterioso poliglotta dal carisma eccezionale che si impone
come mediatore, stabilendo un nuovo ordine mondiale e diventando il dio
delle masse: è l'ascesa dell'Anticristo. Ma la pace universale
conquistata non salva il declino dei cattolici: nel momento in cui tutte
le forze convergono nell'ultimo scontro con la Chiesa, il mondo sembra
prossimo all'Apocalisse.<b> <br /><br /><br />Link Pdf Clicca <a href="https://mega.nz/file/uaQ3zSob#evMlh68LeXm5PiRRYsBaoPKU59ZnOnBBha9UcijgxME">Qui</a></b></p>Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-68395153261024322682024-01-13T09:22:00.004+01:002024-01-13T09:22:50.420+01:00Film - Salomè (1953)<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbyN1uCdIqoiqX126ILugHKGqlTGMUYu48-lb-GGpsI0Rc-sRZi8rDVeHptJqQl39GQfpRtfB8G98PbRWphHGbbsRBC_oBxLOGPbBd4Tm55BeIYq5SM8GqgoKqOMeuwusKCnAdogmzwS_fLcfUT1rqx8qLEu4zWpOHHHwUNHyI6q_k_jNTmhq4EUqlfRyh/s1600/Film%20-%20Salom%C3%A8%201953.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1208" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbyN1uCdIqoiqX126ILugHKGqlTGMUYu48-lb-GGpsI0Rc-sRZi8rDVeHptJqQl39GQfpRtfB8G98PbRWphHGbbsRBC_oBxLOGPbBd4Tm55BeIYq5SM8GqgoKqOMeuwusKCnAdogmzwS_fLcfUT1rqx8qLEu4zWpOHHHwUNHyI6q_k_jNTmhq4EUqlfRyh/s320/Film%20-%20Salom%C3%A8%201953.jpg" width="242" /></a></div><p></p><p style="text-align: justify;"><i>Figlia del Re Erode, la bella e sensuale Salomè, aggraziata ballerina,
cerca inutilmente di convincere il patrigno a risparmiare (!) la vita di
Giovanni Battista, condannato alla decapitazione. Orripilata dalla
morte, lascerà la reggia e troverà Gesù.</i></p><p style="text-align: justify;"><b> </b></p><p style="text-align: justify;"><b>ANNO 1953<br /></b></p><p style="text-align: justify;"><b>PAESE </b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhe9cNTogFG8jt_JKiFwRaug5ZB85IsJ5CzzDJmH5nkgPYeCNEQj-lqej-ct2ETWHtcuNKmJQMX8CR6aRfantTYYGHoN_POb_IM2b_xidEMguuaKNWKXHW89WTRgWebaCoqLQhAekuEBYJSNOtENUb9JSeIbcsparnpsDis0sVWwz34ByowlYZRS24e23Tt/s18/USA.gif" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="12" data-original-width="18" height="12" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhe9cNTogFG8jt_JKiFwRaug5ZB85IsJ5CzzDJmH5nkgPYeCNEQj-lqej-ct2ETWHtcuNKmJQMX8CR6aRfantTYYGHoN_POb_IM2b_xidEMguuaKNWKXHW89WTRgWebaCoqLQhAekuEBYJSNOtENUb9JSeIbcsparnpsDis0sVWwz34ByowlYZRS24e23Tt/s1600/USA.gif" width="18" /></a></b></div><b><br /><br /></b><p></p><p style="text-align: justify;"><b>REGIA <span>William Dieterle</span></b></p><p style="text-align: justify;"><b>ATTORI <span>Rita Hayworth, Stewart Granger, Charles Laughton, Judith Anderson<br /><br /></span></b></p>
<div style="text-align: center;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="340" src="https://www.youtube.com/embed/7dVjz21qS-E?si=3e_mZ-HNaJo4Vt3q" title="YouTube video player" width="440"></iframe></div>Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-36410568447025531152024-01-13T08:36:00.001+01:002024-01-13T08:36:23.546+01:00Catechesi del Papa Benedetto XVI su Sant'Ilario di Poitiers<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEho-XEhCEsCO7c_FA3fRAE0WsjnW5d7OBUfx1lsCLVZe6S1k8XjiUMkrBxzJiAvuWbOe8O_cyqdMaIUTZux92uJzWY9waN9kZlZICnBU9nfvBxgyDjGzX1qcadyM7GuIesqEaOzAnybiOvEqxHchJlVkfBKZFQeWxtJ1F7yEhUbhduOtUW6SfGG1XPVw3i5/s264/Catechesi%20del%20Papa%20Benedetto%20XVI%20su%20Sant'Ilario%20di%20Poitiers.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="264" data-original-width="258" height="264" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEho-XEhCEsCO7c_FA3fRAE0WsjnW5d7OBUfx1lsCLVZe6S1k8XjiUMkrBxzJiAvuWbOe8O_cyqdMaIUTZux92uJzWY9waN9kZlZICnBU9nfvBxgyDjGzX1qcadyM7GuIesqEaOzAnybiOvEqxHchJlVkfBKZFQeWxtJ1F7yEhUbhduOtUW6SfGG1XPVw3i5/s1600/Catechesi%20del%20Papa%20Benedetto%20XVI%20su%20Sant'Ilario%20di%20Poitiers.jpg" width="258" /></a></div><p></p><p style="text-align: center;"><u><b><span>UDIENZA GENERALE</span></b></u></p><p style="text-align: center;"><b><span><em>Piazza San Pietro <br />Mercoledì, 18 ottobre 2007</em></span></b></p><p style="text-align: center;"><b><span>☩</span></b></p><p><i>Cari fratelli e sorelle</i>,</p>
<p style="text-align: justify;">oggi vorrei parlare di un grande Padre della Chiesa di Occidente,
sant’Ilario di Poitiers, una delle grandi figure di Vescovi del IV
secolo. Nel confronto con gli ariani, che consideravano il Figlio di Dio
Gesù una creatura, sia pure eccellente, ma solo creatura, Ilario ha
consacrato tutta la sua vita alla difesa della fede nella divinità di
Gesù Cristo, Figlio di Dio e Dio come il Padre, che lo ha generato fin
dall’eternità.</p>
<p style="text-align: justify;">Non disponiamo di dati sicuri sulla maggior parte della vita di
Ilario. Le fonti antiche dicono che nacque a Poitiers, probabilmente
verso l’anno 310. Di famiglia agiata, ricevette una solida formazione
letteraria, ben riconoscibile nei suoi scritti. Non sembra che sia
cresciuto in un ambiente cristiano. Egli stesso ci parla di un cammino
di ricerca della verità, che lo condusse man mano al riconoscimento del
Dio creatore e del Dio incarnato, morto per darci la vita eterna.
Battezzato verso il 345, fu eletto Vescovo della sua città natale
intorno al 353-354. Negli anni successivi Ilario scrisse la sua prima
opera, il <i>Commento al Vangelo di Matteo</i>. Si tratta del più antico
commento in lingua latina che ci sia pervenuto di questo Vangelo. Nel
356 Ilario assiste come Vescovo al sinodo di Béziers, nel sud della
Francia, il «sinodo dei falsi apostoli», come egli stesso lo chiama, dal
momento che l’assemblea fu dominata dai Vescovi filoariani, che
negavano la divinità di Gesù Cristo. Questi «falsi apostoli» chiesero
all’imperatore Costanzo la condanna all’esilio del Vescovo di Poitiers.
Così Ilario fu costretto a lasciare la Gallia durante l’estate del 356.<span></span></p><a name='more'></a><p></p>
<p style="text-align: justify;">Esiliato in Frigia, nell’attuale Turchia, Ilario si trovò a contatto
con un contesto religioso totalmente dominato dall’arianesimo. Anche lì
la sua sollecitudine di Pastore lo spinse a lavorare strenuamente per il
ristabilimento dell’unità della Chiesa, sulla base della retta fede
formulata dal Concilio di Nicea. A questo scopo egli avviò la stesura
della sua opera dogmatica più importante e conosciuta: <i>La Trinità. </i>In
essa Ilario espone il suo personale cammino verso la conoscenza di Dio e
si preoccupa di mostrare che la Scrittura attesta chiaramente la
divinità del Figlio e la sua uguaglianza con il Padre, non soltanto nel
Nuovo Testamento, ma anche in molte pagine dell’Antico, in cui già
appare il mistero di Cristo. Di fronte agli ariani egli insiste sulla
verità dei nomi di Padre e di Figlio e sviluppa tutta la sua teologia
trinitaria partendo dalla formula del Battesimo donataci dal Signore
stesso: «Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo». </p>
<p style="text-align: justify;">Il Padre e il Figlio sono della stessa natura. E se alcuni passi del
Nuovo Testamento potrebbero far pensare che il Figlio sia inferiore al
Padre, Ilario offre regole precise per evitare interpretazioni
fuorvianti: alcuni testi della Scrittura parlano di Gesù come Dio, altri
invece mettono in risalto la sua umanità. Alcuni si riferiscono a Lui
nella sua preesistenza presso il Padre; altri prendono in considerazione
lo stato di abbassamento (<i>kénosis</i>),<i> </i>la sua discesa fino
alla morte; altri, infine, lo contemplano nella gloria della
risurrezione. Negli anni del suo esilio Ilario scrisse anche il <i>Libro dei Sinodi, </i>nel
quale riproduce e commenta per i suoi confratelli Vescovi della Gallia
le confessioni di fede e altri documenti dei sinodi riuniti in Oriente
intorno alla metà del IV secolo. Sempre fermo nell’opposizione agli
ariani radicali, sant’Ilario mostra uno spirito conciliante nei
confronti di coloro che accettavano di confessare che il Figlio era <i>somigliante </i>al
Padre nell’essenza, naturalmente cercando di condurli verso la piena
fede, secondo la quale non vi è soltanto una somiglianza, ma una vera
uguaglianza del Padre e del Figlio nella divinità. Anche questo mi
sembra caratteristico: lo spirito di conciliazione che cerca di
comprendere quelli che ancora non sono arrivati e li aiuta, con grande
intelligenza teologica, a giungere alla piena fede nella divinità vera
del Signore Gesù Cristo.</p>
<p style="text-align: justify;">Nel 360 o nel 361 Ilario poté finalmente tornare dall’esilio in
patria e subito riprese l’attività pastorale nella sua Chiesa, ma
l’influsso del suo magistero si estese di fatto ben oltre i confini di
essa. Un sinodo celebrato a Parigi nel 360 o nel 361 riprende il
linguaggio del Concilio di Nicea. Alcuni autori antichi pensano che
questa svolta antiariana dell’episcopato della Gallia sia stata in larga
parte dovuta alla fortezza e alla mansuetudine del Vescovo di Poitiers.
Questo era appunto il suo dono: coniugare fortezza nella fede e
mansuetudine nel rapporto interpersonale. Negli ultimi anni di vita egli
compose ancora i <i>Trattati sui Salmi</i>, un commento a cinquantotto
Salmi, interpretati secondo il principio evidenziato nell’introduzione
dell’opera: «Non c’è dubbio che tutte le cose che si dicono nei Salmi si
devono intendere secondo l’annunzio evangelico, in modo che, qualunque
sia la voce con cui lo spirito profetico ha parlato, tutto sia comunque
riferito alla conoscenza della venuta del Signore nostro Gesù Cristo,
alla sua incarnazione, passione e regno, e alla gloria e potenza della
nostra risurrezione» (<i>Istruzione sui Salmi </i>5). Egli vede in tutti
i Salmi questa trasparenza del mistero di Cristo e del suo Corpo, che è
la Chiesa. In diverse occasioni Ilario si incontrò con san Martino:
proprio vicino a Poitiers il futuro Vescovo di Tours fondò un monastero,
che esiste ancor oggi. Ilario morì nel 367. La sua memoria liturgica si
celebra il 13 gennaio. Nel 1851 il beato Pio IX lo proclamò Dottore
della Chiesa.</p>
<p style="text-align: justify;">Per riassumere l’essenziale della sua dottrina, vorrei dire che
Ilario trova il punto di partenza della sua riflessione teologica nella
fede battesimale. Nel <i>De Trinitate</i> Ilario scrive: Gesù «ha comandato di battezzare nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo<i> </i>(cfr <i>Mt</i>
28,19), cioè nella confessione dell’Autore, dell’Unigenito e del Dono.
Uno solo è l’Autore di tutte le cose, perché uno solo è Dio Padre, dal
quale tutto procede<i>. </i>E uno solo il Signore nostro Gesù Cristo, mediante il quale tutto fu fatto<i> </i> (<i>1 Cor</i> 8,6), e uno solo è lo Spirito<i> </i>(<i>Ef</i> 4,4),<i> </i>dono
in tutti ... In nulla potrà essere trovata mancante una pienezza così
grande, in cui convergono nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo
l’immensità nell’Eterno, la rivelazione nell’Immagine, la gioia nel
Dono» (2,1)<i>. </i>Dio Padre, essendo tutto amore, è capace di
comunicare in pienezza la sua divinità al Figlio. Trovo particolarmente
bella la seguente formula di sant’Ilario: «Dio non sa essere altro se
non amore, non sa essere altro se non Padre. E chi ama non è invidioso, e
chi è Padre lo è nella sua totalità. Questo nome non ammette
compromessi, quasi che Dio sia padre in certi aspetti, e in altri non lo
sia» (<i>ibid.</i>,<i> </i>9,61). </p>
<p style="text-align: justify;">Per questo il Figlio è pienamente Dio senza alcuna mancanza o
diminuzione: «Colui che viene dal perfetto è perfetto, perché chi ha
tutto, gli ha dato tutto» (<i>ibid.</i>, 2,8)<i>. </i>Soltanto in
Cristo, Figlio di Dio e Figlio dell’uomo, trova salvezza l’umanità.
Assumendo la natura umana, Egli ha unito a sé ogni uomo, «si è fatto la
carne di tutti noi» (<i>Trattato sui Salmi </i> 54,9); «ha assunto in sé
la natura di ogni carne e, divenuto per mezzo di essa la vite vera, ha
in sé la radice di ogni tralcio» (<i>ibid.</i>,<i> </i>51,16). Proprio
per questo il cammino verso Cristo è aperto a tutti – perché egli ha
attirato tutti nel suo essere uomo –, anche se è richiesta sempre la
conversione personale: «Mediante la relazione con la sua carne,
l’accesso a Cristo è aperto a tutti, a patto che si spoglino dell’uomo
vecchio (cfr <i>Ef</i> 4,22) e lo inchiodino alla sua croce (cfr <i>Col</i>
2,14); a patto che abbandonino le opere di prima e si convertano, per
essere sepolti con Lui nel suo Battesimo, in vista della vita (cfr <i>Col</i> 1,12; <i>Rm</i> 6,4)» (<i>ibid.</i>,<i> </i> 91,9).</p>
<p style="text-align: justify;">La fedeltà a Dio è un dono della sua grazia. Perciò sant’Ilario
chiede, alla fine del suo trattato sulla Trinità, di potersi mantenere
sempre fedele alla fede del Battesimo. E’ una caratteristica di questo
libro: la riflessione si trasforma in preghiera e la preghiera ritorna
riflessione. Tutto il libro è un dialogo con Dio. </p>
<p style="text-align: justify;">Vorrei concludere l’odierna catechesi con una di queste preghiere,
che diviene così anche preghiera nostra: «Fa’, o Signore – recita Ilario
in modo ispirato – che io mi mantenga sempre fedele a ciò che ho
professato nel Simbolo della mia rigenerazione, quando sono stato
battezzato nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo. Che io adori te,
nostro Padre, e insieme con te il tuo Figlio; che io meriti il tuo
Spirito Santo, il quale procede da te mediante il tuo Unigenito... Amen»
(<i>La</i> <i>Trinità </i>12,57).<b><span><br /></span></b></p>Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-79721065568409567212024-01-11T17:35:00.003+01:002024-01-11T17:35:51.562+01:00Cartone Animato - 10 L'Invito alla Grande Cena<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPaiZRKrBbrwPGld52l4JEVctW928y15Q_iE3ZkGzh8rKwfx8OmKsniSA99Ybs2851NuEKrtk1APBzmcUoKx5WEabSS8W3Z0S_H4pIZEd9qxrlykPaB4QwXbBAbaY3-AVezfsW3yXtDwhVzuQ0AL3YXENN_Id1US4pAD4NoD6hGlxMqYuSj0TN1kf_9QVR/s841/Cartone%20Animato%20-%2010%20L'Invito%20alla%20Grande%20Cena.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="629" data-original-width="841" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPaiZRKrBbrwPGld52l4JEVctW928y15Q_iE3ZkGzh8rKwfx8OmKsniSA99Ybs2851NuEKrtk1APBzmcUoKx5WEabSS8W3Z0S_H4pIZEd9qxrlykPaB4QwXbBAbaY3-AVezfsW3yXtDwhVzuQ0AL3YXENN_Id1US4pAD4NoD6hGlxMqYuSj0TN1kf_9QVR/s320/Cartone%20Animato%20-%2010%20L'Invito%20alla%20Grande%20Cena.png" width="320" /></a></div><p></p><p style="text-align: center;"><b><u>Le Parabole a Cartoni Animati - 10 L'Invito alla Grande Cena</u></b></p><p style="text-align: center;"><b>☩</b></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">La parabola del banchetto
di nozze è una parabola di Gesù raccontata nel Vangelo secondo
Matteo (22,1-14) e nel Vangelo secondo Luca (14,16-24). Potrebbe
essere chiamata anche parabola dello sposalizio del figlio del re o
parabola del grande banchetto. È una parabola nella quale Gesù
illustra le caratteristiche del Regno dei Cieli. <br /><b> <br /></b></p><p></p>
<div style="text-align: center;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="340" src="https://www.youtube.com/embed/VHGV9pUrcMA?si=AYhmYP57z0LWIxZF" title="YouTube video player" width="440"></iframe></div>Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-49014480574733656162024-01-10T17:19:00.000+01:002024-01-10T17:19:18.393+01:00Catechesi del Papa Benedetto XVI su San Basilio Magno<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhB0KphMXHm342_bvFmkG5uTQ3O6BWR9gga7viMb1rR4XVa50z2QQD39rKLKZb13EtYfyWW7uIKJD5vYQDMR7sRTJK3HsY8qptMTWqJmBJjRUDgCQY0kmGyf9PqlIO-jV6P2dtR5zKmiSdnRtTFjutQEcbPZDEJ9DkQzs8MGoMwLfUpXoYCSgtgZOwwK9Lr/s700/catechesi%20del%20papa%20benedetto%20XVI%20su%20San%20Basilio%20Magno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="543" data-original-width="700" height="248" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhB0KphMXHm342_bvFmkG5uTQ3O6BWR9gga7viMb1rR4XVa50z2QQD39rKLKZb13EtYfyWW7uIKJD5vYQDMR7sRTJK3HsY8qptMTWqJmBJjRUDgCQY0kmGyf9PqlIO-jV6P2dtR5zKmiSdnRtTFjutQEcbPZDEJ9DkQzs8MGoMwLfUpXoYCSgtgZOwwK9Lr/s320/catechesi%20del%20papa%20benedetto%20XVI%20su%20San%20Basilio%20Magno.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p style="text-align: center;"><u><b><span>UDIENZA GENERALE</span></b></u></p><p style="text-align: center;"><b><span><em>Aula Paolo VI <br />Mercoledì, 4 luglio 2007</em></span></b></p><p style="text-align: center;"><b><span>☩ </span></b></p><p style="margin-top: 0cm;"><b><i>I: Vita e scritti</i></b></p>
<p><i>Cari fratelli e sorelle,</i></p>
<p style="text-align: justify;">oggi vogliamo ricordare uno dei grandi Padri della Chiesa, san
Basilio, definito dai testi liturgici bizantini un «luminare della
Chiesa». Fu un grande Vescovo del IV secolo, a cui guarda con
ammirazione tanto la Chiesa d’Oriente quanto quella d’Occidente per la
santità della vita, per l’eccellenza della dottrina e per la sintesi
armonica di doti speculative e pratiche. Egli nacque attorno al 330 in
una famiglia di santi, «vera Chiesa domestica», che viveva in un clima
di profonda fede. Compì gli studi presso i migliori maestri di Atene e
di Costantinopoli. Insoddisfatto dei suoi successi mondani, e accortosi
di aver sciupato molto tempo nelle vanità, egli stesso confessa: «Un
giorno, come svegliandomi da un sonno profondo, mi rivolsi alla mirabile
luce della verità del Vangelo..., e piansi sulla mia miserabile vita»
(cfr <i>Ep. </i>223,2). Attirato da Cristo, cominciò a guardare verso di Lui e ad ascoltare Lui solo (cfr <i>Regole morali </i>80,1).
Con determinazione si dedicò alla vita monastica nella preghiera, nella
meditazione delle Sacre Scritture e degli scritti dei Padri della
Chiesa, e nell’esercizio della carità (cfr <i>Epp. </i>2 e 22), seguendo
anche l’esempio della sorella, santa Macrina, che già viveva
nell’ascetismo monacale. Fu poi ordinato sacerdote e infine, nel 370,
Vescovo di Cesarea di Cappadocia, nell’attuale Turchia.<span></span></p><a name='more'></a><p></p>
<p style="text-align: justify;">Mediante la predicazione e gli scritti svolse un’intensa attività
pastorale, teologica e letteraria. Con saggio equilibrio seppe unire
insieme il servizio alle anime e la dedizione alla preghiera e alla
meditazione nella solitudine. Avvalendosi della sua personale
esperienza, favorì la fondazione di molte «fraternità» o comunità di
cristiani consacrati a Dio, che visitava frequentemente (cfr Gregorio
Nazianzeno, <i>Discorso </i>43,29 <i>in lode di Basilio</i>). Con la
parola e con gli scritti, molti dei quali sono giunti fino a noi, li
esortava a vivere e a progredire nella perfezione (cfr <i>Regole brevi</i>,<i> </i>Proemio).
Alle sue opere hanno attinto anche vari legislatori del monachesimo
antico, tra cui san Benedetto, che considerava Basilio come il suo
maestro (cfr <i>Regola </i>73,5). In realtà, san Basilio ha creato un
monachesimo molto particolare: non chiuso alla comunità della Chiesa
locale, ma ad essa aperto. I suoi monaci facevano parte della Chiesa
locale, ne erano il nucleo animatore che, precedendo gli altri fedeli
nella sequela di Cristo e non solo nella fede, mostrava la ferma
adesione a Lui – l’amore per Lui – soprattutto in opere di carità.
Questi monaci, che avevano scuole ed ospedali, erano al servizio dei
poveri ed hanno così mostrato la vita cristiana nella sua completezza.
Il Servo di Dio Giovanni Paolo II, parlando del monachesimo, ha scritto:
«Si ritiene da molti che quella struttura capitale della vita della
Chiesa che è il monachesimo sia stata posta, per tutti i secoli,
principalmente da san Basilio; o che, almeno, non sia stata definita
nella sua natura più propria senza il suo decisivo contributo» (Lettera
Apostolica <i> <a href="https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/apost_letters/documents/hf_jp-ii_apl_02011980_patres-ecclesiae.html" style="color: #663300; text-decoration: underline; text-underline: single;"> Patres Ecclesiae</a></i>, 2).</p>
<p style="text-align: justify;">Come Vescovo e Pastore della sua vasta Diocesi, Basilio si preoccupò
costantemente delle difficili condizioni materiali in cui vivevano i
fedeli; denunciò con fermezza i mali; si impegnò a favore dei più poveri
ed emarginati; intervenne anche presso i governanti per alleviare le
sofferenze della popolazione, soprattutto in momenti di calamità; vigilò
per la libertà della Chiesa, contrapponendosi anche ai potenti per
difendere il diritto di professare la vera fede (cfr Gregorio
Nazianzeno, <i>Discorso </i>43<i>,</i>48-51). A Dio, che è amore e
carità, Basilio rese una valida testimonianza con la costruzione di vari
ospizi per i bisognosi (cfr Basilio, <i>Ep. </i>94), quasi una città della misericordia, che da lui prese il nome di <i>Basiliade</i> (cfr Sozomeno, <i>Storia Eccl. </i>6,34). Essa sta alle origini delle moderne istituzioni ospedaliere di ricovero e cura dei malati. </p>
<p style="text-align: justify;">Consapevole che «la liturgia è il culmine verso cui tende l’azione
della Chiesa, e insieme la fonte da cui promana tutta la sua virtù» (<i><a href="http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19631204_sacrosanctum-concilium_it.html" style="color: #663300; text-decoration: underline; text-underline: single;">Sacrosanctum Concilium</a></i>,<i> </i>10),
Basilio, pur preoccupato di realizzare la carità che è il contrassegno
della fede, fu anche un sapiente «riformatore liturgico» (cfr Gregorio
Nazianzeno, <i>Discorso </i>43<i>,</i>34). Ci ha lasciato infatti una
grande preghiera eucaristica [o anafora] che da lui prende nome, e ha
dato un ordinamento fondamentale alla preghiera e alla salmodia: per suo
impulso il popolo amò e conobbe i Salmi, e si recava a pregarli anche
nella notte (cfr Basilio, <i>Omelie sui Salmi </i>1,1-2). E così vediamo come liturgia, adorazione, preghiera vadano insieme con la carità, si condizionino reciprocamente.</p>
<p style="text-align: justify;">Con zelo e coraggio Basilio seppe opporsi agli eretici, i quali negavano che Gesù Cristo fosse Dio come il Padre (cfr Basilio, <i>Ep. </i>9,3; <i>Ep. </i> 52,1-3; <i>Contro Eunomio</i> 1,20).
Similmente, contro coloro che non accettavano la divinità dello Spirito
Santo, egli sostenne che anche lo Spirito è Dio, e «deve essere con il
Padre e il Figlio connumerato e conglorificato» (cfr <i>Lo Spirito Santo</i>).
Per questo Basilio è uno dei grandi Padri che hanno formulato la
dottrina sulla Trinità: l'unico Dio, proprio perchè è Amore, è un Dio in
tre Persone, le quali formano l'unità più profonda che esista, l'unità
divina.</p>
<p style="text-align: justify;">Nel suo amore per Cristo e per il suo Vangelo, il grande Cappadoce si
impegnò anche a ricomporre le divisioni all’interno della Chiesa (cfr <i>Epp.</i> 70 e 243), adoperandosi perché tutti si convertissero a Cristo e alla sua Parola (cfr <i>Il giudizio</i> 4), forza unificante, alla quale tutti i credenti devono ubbidire (cfr <i>ibid.</i>,<i> </i>1-3).</p>
<p style="text-align: justify;">In conclusione, Basilio si spese completamente nel fedele servizio
alla Chiesa e nel multiforme esercizio del ministero episcopale. Secondo
il programma da lui stesso tracciato, egli divenne «apostolo e ministro
di Cristo, dispensatore dei misteri di Dio, araldo del regno, modello e
regola di pietà, occhio del corpo della Chiesa, pastore delle pecore di
Cristo, medico pietoso, padre e nutrice, cooperatore di Dio,
agricoltore di Dio, costruttore del tempio di Dio» (cfr <i>Regole morali </i>80,11-20). </p>
<p style="text-align: justify;">E’ questo il programma che il santo Vescovo consegna agli
annunciatori della Parola – ieri come oggi –, un programma che egli
stesso si impegnò generosamente a mettere in pratica. Nel 379 Basilio,
non ancora cinquantenne, consumato dalle fatiche e dall’ascesi, ritornò a
Dio, «nella speranza della vita eterna, attraverso Gesù Cristo Signore
nostro» (<i>Il Battesimo</i> 1,2,9). Egli fu un uomo che visse veramente
con lo sguardo fisso a Cristo, un uomo dell'amore per il prossimo.
Pieno della speranza e della gioia della fede, Basilio ci mostra come
essere realmente cristiani.</p><p></p>Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-90033260009109601252024-01-06T12:22:00.001+01:002024-01-06T12:23:18.180+01:00Film. Padre Pio - La Notte del Profeta (1995)<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmD1HvCrBC4P0evj8dGoYQtOtE741jjKStGSee5dBzRc3jSaDZVfn4E0KwfSDXSDdWPzz0s9-w8AgmaUdg98lSN27myH2QpY5C14a4W6EqmYiE_orTY9EcNt718DxloNNTP-DkRKj7pf6U3lF16E7fu9tnM3_FVai3FTbOIQnGimZuio0bL3J0XYp4hpKF/s652/Film.%20Padre%20Pio%20-%20La%20Notte%20del%20Profeta%20(2006).png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="652" data-original-width="430" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmD1HvCrBC4P0evj8dGoYQtOtE741jjKStGSee5dBzRc3jSaDZVfn4E0KwfSDXSDdWPzz0s9-w8AgmaUdg98lSN27myH2QpY5C14a4W6EqmYiE_orTY9EcNt718DxloNNTP-DkRKj7pf6U3lF16E7fu9tnM3_FVai3FTbOIQnGimZuio0bL3J0XYp4hpKF/s320/Film.%20Padre%20Pio%20-%20La%20Notte%20del%20Profeta%20(2006).png" width="211" /></a></div><p></p><p style="text-align: justify;">Un noto giornalista italiano vuole parlare con Padre Agostino, un frate cappuccino di San Giovanni Rotondo, per poter ottenere delle informazioni su Padre Pio.
Padre Agostino accetta e il giorno seguente racconterà al giornalista
tutto il passato e il presente di Padre Pio. Dopo aver ascoltato la sua
lunga storia, il giornalista decise di incontrarlo e riuscirà a scoprire
e a comprendere tante azioni e miracoli che il popolare frate
cappuccino realizzò per la gente e per la chiesa.</p><p style="text-align: justify;"><b> </b></p><p style="text-align: justify;"><b>ANNO 1995<br /></b></p><p style="text-align: justify;"><b>PAESE </b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjBKqQdhEykXqzjWYeuqT9F_7B5U2RCeYeOY0d73wTCS5rUNtz54n0YA-gVVMiHuWEojZTqTZsIPAj_m1VXtnyjm8a-WPumYtua6GZKG2JK6hOZYJc9QN7bO1FipjCkByr8Ldc6qqyl5F3Mpd7OksnLNBe67-uQeMkinYMiz6pziXmOXMyMv-G_ia0XTGD/s18/italia.gif" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="12" data-original-width="18" height="12" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjBKqQdhEykXqzjWYeuqT9F_7B5U2RCeYeOY0d73wTCS5rUNtz54n0YA-gVVMiHuWEojZTqTZsIPAj_m1VXtnyjm8a-WPumYtua6GZKG2JK6hOZYJc9QN7bO1FipjCkByr8Ldc6qqyl5F3Mpd7OksnLNBe67-uQeMkinYMiz6pziXmOXMyMv-G_ia0XTGD/s1600/italia.gif" width="18" /></a></b></div><b><br /><br /></b><p></p><p style="text-align: justify;"><b>REGIA Jean-Marie Benjamin</b></p><p style="text-align: justify;"><b>ATTORI Rodolfo Corsato, Sergio Fiorentini </b></p><p style="text-align: justify;"><b> </b></p><p style="text-align: justify;"><b><a href="https://www.youtube.com/watch?v=sig_zo68JQM">https://www.youtube.com/watch?v=sig_zo68JQM</a> <br /></b></p>
Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-54467337574433904702024-01-06T09:56:00.004+01:002024-01-06T09:56:54.007+01:00La Stella Cometa è il Segno che Porta a Gesù<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrHCwDmIJd4uufJAiHyLUEK3VL4D_VBy_A79QYovoh3VAtRwr8WaQ7b1eXaTfM8a6DYXUC2E_ylXEJLK3uOnlbDT7E0nCUs6uVJ_jtdMWJ7COV3AR4jptAeKABHqNEem9itDAmwlbRoIPN8WP0RO7c6r9LA50oOiZOYHzUujHxte-y2Clg2zUlhtkSKGTt/s1350/La%20Stella%20Cometa%20%C3%A8%20il%20segno%20che%20porta%20a%20Ges%C3%B9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1350" data-original-width="1080" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrHCwDmIJd4uufJAiHyLUEK3VL4D_VBy_A79QYovoh3VAtRwr8WaQ7b1eXaTfM8a6DYXUC2E_ylXEJLK3uOnlbDT7E0nCUs6uVJ_jtdMWJ7COV3AR4jptAeKABHqNEem9itDAmwlbRoIPN8WP0RO7c6r9LA50oOiZOYHzUujHxte-y2Clg2zUlhtkSKGTt/s320/La%20Stella%20Cometa%20%C3%A8%20il%20segno%20che%20porta%20a%20Ges%C3%B9.jpg" width="256" /></a></div><p></p><p>
</p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Nella nostra vita la
Stella Cometa è data dai Sacramenti, dalla Messa, dalla Preghiera,
dai Sacerdoti Santi e Persone Sante che incontriamo nel nostro
quotidiano, ma in particolare per ciascuno di noi, la Stella Cometa è
la nostra Storia, che è il Luogo Santo in cui il Signore Gesù si fa
conoscere ed incontrare nei fatti piccoli o grandi, gioiosi o
dolorosi che siamo chiamati a vivere nella consapevolezza di essere
Amati di un Amore Infinito.
</p>
Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-31669826395478146782024-01-06T09:47:00.002+01:002024-01-06T09:47:20.506+01:00San Raimondo de Blanes<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidQhyphenhyphenW-QWF3J79HWD1bcTFkOyblq82uja0jDYfIIwawEOUHvUAvmtJbrv5CF9QStbB1wKSrL8qa7YKpAbn7lRV6p0WTHPQo6EUEvUFq7NxHnNZYLihk3Ny5tNP51M6gc2fIbIDut0vFpIvifxt5f_OoJKyUDU76SeAGETkKIdhsEwMiqLwgIGIrOK7zLwj/s700/San%20Raimondo%20de%20Blanes.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="700" data-original-width="410" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidQhyphenhyphenW-QWF3J79HWD1bcTFkOyblq82uja0jDYfIIwawEOUHvUAvmtJbrv5CF9QStbB1wKSrL8qa7YKpAbn7lRV6p0WTHPQo6EUEvUFq7NxHnNZYLihk3Ny5tNP51M6gc2fIbIDut0vFpIvifxt5f_OoJKyUDU76SeAGETkKIdhsEwMiqLwgIGIrOK7zLwj/s320/San%20Raimondo%20de%20Blanes.JPG" width="187" /></a></div><p></p><p style="text-align: justify;">Il cavaliere laico, San Raimondo de Blanes è il
primo martire dell’Ordine Mercedario. Catturato dai terribili invasori
mussulmani, per odio della fede cattolica venne incarcerato, percosso e
flagellato ed infine decapitato, nella città di Granada nel giorno
dell’Epifania del Signore dell’anno 1235.<br />L’Ordine lo festeggia il 6 gennaio.</p>Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-43214057645269056772024-01-03T17:46:00.007+01:002024-01-03T17:47:26.400+01:00Sant'Antonio di Padova - La Predica è Efficace quando Parlano le Opere <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT0WJm-uCqpZEjkBV3M8PVYKrPkNRASXKE6YD2m-nmgrd-jng0GaLnAQ52r4_YkWFXw2X_cQVY4sG-7pmqIMsUwGpi1swNUOFZrVCKODV7D-U7woA4vleoVqUQuk2U76VG2xqMQtrdz0KpJW5P2phSii34gxDztWQH9oTclQDlM8AKARBXqz1FnAZg5Wb6/s600/Sant'Antonio%20di%20Padova%20-%20La%20predica%20%C3%A8%20efficace%20quando%20parlano%20le%20opere.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="419" data-original-width="600" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT0WJm-uCqpZEjkBV3M8PVYKrPkNRASXKE6YD2m-nmgrd-jng0GaLnAQ52r4_YkWFXw2X_cQVY4sG-7pmqIMsUwGpi1swNUOFZrVCKODV7D-U7woA4vleoVqUQuk2U76VG2xqMQtrdz0KpJW5P2phSii34gxDztWQH9oTclQDlM8AKARBXqz1FnAZg5Wb6/s320/Sant'Antonio%20di%20Padova%20-%20La%20predica%20%C3%A8%20efficace%20quando%20parlano%20le%20opere.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p>
</p><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b><u>Dai «Discorsi» di Sant'Antonio
di Padova, Sacerdote (I, 226)</u> </b>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b>☩</b></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Chi è pieno di Spirito
Santo parla in diverse lingue. Le diverse lingue sono le varie
testimonianze su Cristo: così parliamo agli altri di umiltà, di
povertà, di pazienza e obbedienza, quando le mostriamo presenti in
noi stessi. La predica è efficace, ha una sua eloquenza, quando
parlano le opere. Cessino, ve ne prego, le parole, parlino le opere.
Purtroppo siamo ricchi di parole e vuoti di opere, e così siamo
maledetti dal Signore, perché egli maledì il fico, in cui non trovò
frutto, ma solo foglie. «Una legge, dice Gregorio, si imponga al
predicatore: metta in atto ciò che predica». Inutilmente vanta la
conoscenza della legge colui che con le opere distrugge la sua
dottrina.<br />Gli apostoli «cominciarono a parlare in altre lingue
come lo Spirito Santo dava loro il potere di esprimersi» (At 2, 4).
Beato dunque chi parla secondo il dettame di questo Spirito e non
secondo l'inclinazione del suo animo. Vi sono infatti alcuni che
parlano secondo il loro spirito, rubano le parole degli altri e le
propalano come proprie. Di costoro e dei loro simili il Signore dice
a Geremia: «Perciò, eccomi contro i profeti, oracolo del Signore, i
quali si rubano gli uni gli altri le mie parole. Eccomi contro i
profeti, oracolo del Signore, che muovono la lingua per dare oracoli.
Eccomi contro i profeti di sogni menzogneri, dice il Signore, che li
raccontano e travìano il mio popolo con menzogne e millanterie. Io
non li ho inviati né ho dato alcun ordine. Essi non gioveranno
affatto a questo popolo. Parola del Signore» (Ger 23,
30-32).<br />Parliamo quindi secondo quanto ci è dato dallo Spirito
Santo, e supplichiamolo umilmente che ci infonda la sua grazia per
realizzare di nuovo il giorno di Pentecoste nella perfezione dei
cinque sensi e nell'osservanza del decalogo. Preghiamolo che ci
ricolmi di un potente spirito di contrizione e che accenda in noi le
lingue di fuoco per la professione della fede, perché, ardenti e
illuminati negli splendori dei santi, meritiamo di vedere Dio uno e
trino.
</p>
Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-38605151762494345232023-12-31T07:06:00.002+01:002023-12-31T07:06:32.119+01:00Fratelli Cattolici Veneti Tradizionalisti in Piazza contro Luca Zaia!<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzDtJonx8Fjk60mjJDlK8FdMvPvoHOT6yGFNA0n2bTJr5GUH0dTszzhX4LNRdjGByAghLablnennai0d22OGHnqXixWE6MOxJR1Dq5NDztwej_ru1vY_pRLzTMiaGxww5Q73RJS-mykRnszeVsf-nJf9imcFRmyr13ZBJD7m8RofdD3vtfXw4kOmPzdeDR/s1889/Fratelli%20Cattolici%20Veneti%20Tradizionalisti%20in%20Piazza%20contro%20Luca%20Zaia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1362" data-original-width="1889" height="231" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzDtJonx8Fjk60mjJDlK8FdMvPvoHOT6yGFNA0n2bTJr5GUH0dTszzhX4LNRdjGByAghLablnennai0d22OGHnqXixWE6MOxJR1Dq5NDztwej_ru1vY_pRLzTMiaGxww5Q73RJS-mykRnszeVsf-nJf9imcFRmyr13ZBJD7m8RofdD3vtfXw4kOmPzdeDR/s320/Fratelli%20Cattolici%20Veneti%20Tradizionalisti%20in%20Piazza%20contro%20Luca%20Zaia.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div style="text-align: center;"><b><u>"NO A LUCA ZAIA ARCOBALENO, CHE CALPESTA I VALORI CRISTIANI"</u></b></div><div dir="auto" style="text-align: start;"> </div><div style="text-align: center;"><b>☩</b><br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><br /></div><div style="text-align: center;">I cittadini veronesi contestano il governatore arcobaleno del Veneto Luca Zaia. </div><div dir="auto" style="text-align: start;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il 13 dicembre a <span><a tabindex="-1"></a></span>Verona molti cittadini hanno contestato, con slogan e cartelli, il presidente Zaia, presente in città per la presentazione di uno dei suoi inutili libri, contestato per le sue politiche di aperto sostegno alle cliniche per il cambio di sesso, per l'introduzione del suicidio assistito nella sanità veneta e per il suo sostegno all'insegnamento nelle scuole dell'ideologia gender/lgbtq, col pretesto di combattere i cosiddetti femminicidi.</div><div style="text-align: justify;">Due grandi cartelli con scritto: "No a Zaia arcobaleno" , hanno fatto da sfondo alla protesta. Molti slogan urlati dal megafono dai vari intervenuti, tipo: "Zaia traditore dei veneti" , "Zaia dov'è l'autonomia?", "Zaia basta calpestare i valori cristiani e tradizionali del popolo veneto..", "I soldi vanno spesi per la sanità vera, non per il cambio di sesso".. ecc...</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto" lang="it-IT">Luca
Zaia va bene con la Sclein, Vladimir Luxuria, la Bonino...... non
c'entra più nulla con il mondo Conservatore e Tradizionale...... ha tradito!!!<br /></span></div>Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-85005982996372585742023-12-30T12:37:00.000+01:002023-12-30T12:37:02.519+01:00I 3 Monaci e il Diavolo<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhciQJaMDCVvNiK00wKOEzdcJk_LLfb6kWuO1mck5jdjcEL9-VqTAa16ECKw9U1j6dWTAFUupgR9emP14FXWcDT1TJgNUefFslGongu6oyuW_gzVFQY_F_rixfftinE2KYPkeCD5g568s-_1PfPCphdUCYSCKdvBBobsKkNKz834MM5SmQkpWktyvcqYilW/s280/I%203%20Monaci%20e%20il%20Diavolo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="178" data-original-width="280" height="204" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhciQJaMDCVvNiK00wKOEzdcJk_LLfb6kWuO1mck5jdjcEL9-VqTAa16ECKw9U1j6dWTAFUupgR9emP14FXWcDT1TJgNUefFslGongu6oyuW_gzVFQY_F_rixfftinE2KYPkeCD5g568s-_1PfPCphdUCYSCKdvBBobsKkNKz834MM5SmQkpWktyvcqYilW/w321-h204/I%203%20Monaci%20e%20il%20Diavolo.jpg" width="321" /></a></div><p></p><p>
</p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il demonio apparve a tre
monaci e disse loro: se ti venisse dato il potere di cambiare
qualcosa del passato, cosa cambieresti? </p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il primo di loro, con
grande fervore apostolico, rispose: "Ti impedirei di far cadere
nel peccato Adamo ed Eva affinché l'umanità non possa allontanarsi
da Dio". </p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il secondo, un uomo pieno
di misericordia, risponde: "Ti impedirei di ribellarti a Dio e
così non faresti del male alle anime".</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il terzo di loro era il
più semplice e, invece di rispondere al tentatore, si inginocchiò,
si fece il segno della croce e pregò dicendo: "Signore,
liberami dalla tentazione di ciò che poteva essere e non è stato".
Il diavolo, emettendo un grido rauco e rabbrividendo di dolore,
svanì. Gli altri due, sorpresi, gli dissero: "Fratello, perché
hai reagito così?"</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">E lui rispose: "Primo:
non dobbiamo MAI dialogare con il nemico. Secondo: NESSUNO al mondo
ha il potere di cambiare il passato. Terzo: L'INTERESSE di Satana non
era quello di dimostrare la nostra virtù, ma di intrappolarci nel
passato, in modo da trascurare il presente, cioè il tempo in cui Dio
ci dà la sua grazia e noi possiamo collaborare con essa per
adempiere la sua volontà".</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Di tutti i demoni, quello
che cattura di più gli uomini e impedisce loro di essere felici è
quello di "Cosa avrebbe potuto essere e cosa non è stato".
Il passato è lasciato alla misericordia di Dio e il futuro alla sua
Provvidenza. Solo il presente è nelle nostre mani. </p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Viviamo l'oggi!</p>Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-12199656484203859242023-12-30T10:36:00.002+01:002023-12-30T10:44:41.165+01:00Beato Isacco della Stella - La Preminenza della Carità<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8fStfFyKJUZb6Y15zF5pbgvqjH2NFAKE73nvvyYHOkLud760epnmte3oc4QaBMQVMevN2GCUC-3_Npce5ondbOVtDSJ3aLvdyGV_Er5cCxG7n6C1znmDNBier8y9ul1gAIAJp_s7LcQDtl1ilu1vClzz7muA18AgWKQuOlZ4qZNSzFLiAF1WCUu94qLJr/s271/Beato%20Isacco%20della%20Stella%20-%20La%20Preminenza%20della%20Carit%C3%A0.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="271" data-original-width="186" height="286" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8fStfFyKJUZb6Y15zF5pbgvqjH2NFAKE73nvvyYHOkLud760epnmte3oc4QaBMQVMevN2GCUC-3_Npce5ondbOVtDSJ3aLvdyGV_Er5cCxG7n6C1znmDNBier8y9ul1gAIAJp_s7LcQDtl1ilu1vClzz7muA18AgWKQuOlZ4qZNSzFLiAF1WCUu94qLJr/w196-h286/Beato%20Isacco%20della%20Stella%20-%20La%20Preminenza%20della%20Carit%C3%A0.webp" width="196" /></a></div><p></p><p>
</p><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b>(Disc. 31; PL 194, 1292-1293) </b>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b>☩</b></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Perché mai, o fratelli,
siamo poco solleciti nel cercare le occasioni di salvezza
vicendevole, e non ci prestiamo mutuo soccorso dove lo vediamo
maggiormente necessario, portando fraternamente i pesi gli uni degli
altri? Volendoci ricordare questo, l'Apostolo dice: «Portate i pesi
gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo» (Gal 6,
2). E altrove: Sopportatevi a vicenda con amore (cfr. Ef 4, 2).
Questa è senza dubbio la legge di Cristo.<br />Ciò che nel mio
fratello per qualsiasi motivo - o per necessità o per infermità del
corpo o per leggerezza di costumi - vedo non potersi correggere,
perché non lo sopporto con pazienza? Perché non lo curo
amorevolmente, come sta scritto: I loro piccoli saranno portati in
braccio ed accarezzati sulle ginocchia? (cfr. Is 66, 12). Forse
perché mi manca quella carità che tutto soffre, che è paziente nel
sopportare e benigna nell'amare secondo la legge di Cristo! Egli con
la sua passione si è addossato i nostri mali e con la sua
compassione si è caricato dei nostri dolori (cfr. Is 53, 4), amando
coloro che ha portato e portando coloro che ha amato. Invece colui
che attacca ostilmente il fratello in necessità, o che insidia alla
sua debolezza, di qualunque genere sia, si assoggetta senza dubbio
alla legge del diavolo e la mette in pratica. Usiamoci dunque
comprensione e pratichiamo la fraternità, combattendo la debolezza e
perseguitando solo il vizio.<br />La condotta più accetta a Dio è
quella che, pur varia nelle forme e nello stile, segue con grande
sincerità l'amore di Dio e, per lui, l'amore del prossimo.<br />La
carità è l'unico criterio secondo cui tutto deve essere fatto o non
fatto, cambiato o non cambiato. È il principio che deve dirigere
ogni azione e il fine a cui deve tendere. Agendo con riguardo ad essa
o ispirati da essa, nulla è disdicevole e tutto è buono.<br />Si
degni di concedercela, questa carità, colui al quale senza di essa
non possiamo piacere, colui senza del quale non possiamo fare
assolutamente nulla, che vive e regna, Dio, per i secoli senza fine.
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Amen. </p>
Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-13701225007806699282023-12-30T10:19:00.002+01:002023-12-30T10:19:19.886+01:00Beati Bernardo de Rebolledo e Giovanni de Luna<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirWorfI8IYqCIcI6L4Q45pYSr5cxm-Cn2b9oHASq1e-dbQfTT8dvr1_Yfnju1g55oZCE3vQpCEenVPQzc-l1DmPzBoJ7ObkphdLjfUjTTWDwEijqFTrn4aj-U2nyETK8TJY7wI0YDHknAi7Rin-_TF078qej0b5fIXevKd_xfpnFtfmC344JXHMdxQ29Pu/s750/Beati%20Bernardo%20de%20Rebolledo%20e%20Giovanni%20de%20Luna.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="426" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirWorfI8IYqCIcI6L4Q45pYSr5cxm-Cn2b9oHASq1e-dbQfTT8dvr1_Yfnju1g55oZCE3vQpCEenVPQzc-l1DmPzBoJ7ObkphdLjfUjTTWDwEijqFTrn4aj-U2nyETK8TJY7wI0YDHknAi7Rin-_TF078qej0b5fIXevKd_xfpnFtfmC344JXHMdxQ29Pu/s320/Beati%20Bernardo%20de%20Rebolledo%20e%20Giovanni%20de%20Luna.JPG" width="182" /></a></div><p></p><p style="text-align: justify;">I Beati: Bernardo de Rebolledo, insigne mercedario
per la dottrina, la carità e lo zelo nel predicare il vangelo, e
Giovanni de Luna, discendente dei conti di Morada, che nell'anno 1400
lasciò le vanità del mondo per entrare nel convento mercedario di San
Lazzaro in Saragozza, dove condusse una vita esemplare per la modestia e
l'austerità; furono nominati redentori dell'Ordine. Inviati in
redenzione nell'anno 1422 mentre navigavano verso l'Africa furono
sorpresi dai pirati mori i quali li condussero a Marsiglia in Francia
dove dopo varie torture meritarono il trionfo eterno dei martiri per la
fede di Cristo.<br />L'Ordine li festeggia il 30 dicembre.</p>Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-12162939223331452812023-12-29T18:38:00.006+01:002023-12-29T18:38:59.813+01:00Cartone Animato - 09 Il Servo Spietato<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNwONDTxtT1r19CvNrodO_JPgi5ZVHqCnTl1ZIrUnwYWnuKuDjwWubISqS0_88FFZiaxwkMwwN9k1r4ww5AD3BtJ0lUTTemRQBCxh3wqEHTM7NMl9lm3NHpo4ldWWE7nhSYEbUu7bJlIQf-ctVV_9a7ZfE7JzsH74l2ngdPBRHEWyeQGBFivLtMAoA6bvd/s843/Cartone%20Animato%20-%2009%20Il%20Servo%20Spietato.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="629" data-original-width="843" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNwONDTxtT1r19CvNrodO_JPgi5ZVHqCnTl1ZIrUnwYWnuKuDjwWubISqS0_88FFZiaxwkMwwN9k1r4ww5AD3BtJ0lUTTemRQBCxh3wqEHTM7NMl9lm3NHpo4ldWWE7nhSYEbUu7bJlIQf-ctVV_9a7ZfE7JzsH74l2ngdPBRHEWyeQGBFivLtMAoA6bvd/s320/Cartone%20Animato%20-%2009%20Il%20Servo%20Spietato.png" width="320" /></a></div><p></p><p style="text-align: center;"><b><u>Le Parabole a Cartoni Animati - 09 Il Servo Spietato</u></b></p><p style="text-align: center;"><b>☩</b></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">La parabola
dell'amministratore disonesto o parabola del fattore infedele è una
parabola di Gesù che appare in Luca 16: 1-13.<br /><br /></p>
<p></p>
<div style="text-align: center;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="340" src="https://www.youtube.com/embed/iezZSgo6N60?si=LKZAgJ8-zdCMwas3" title="YouTube video player" width="440"></iframe></div>Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-2183142926015114342023-12-28T23:30:00.001+01:002023-12-29T18:08:34.597+01:00Beato Gregorio Khomyšyn<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrkd9VwYSHTfj4SvxoKut1jhfLhqbr1ENqwXobgplMw-TEdZ5sZc8vBpShRsnmrAtDA8JvTD5WRKkh24Vpezf2-tcjcoDLUKaHLa29mRyBuaz4zBQJf5saUQxAgZncJ4PmHsGQgxzdN-JsTTnsn0kv-dsLSK1coTzJqikM1wH-vxWPSZ3xS_uDEUAMYItt/s640/Beato%20Gregorio%20Khomy%C5%A1yn.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="450" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrkd9VwYSHTfj4SvxoKut1jhfLhqbr1ENqwXobgplMw-TEdZ5sZc8vBpShRsnmrAtDA8JvTD5WRKkh24Vpezf2-tcjcoDLUKaHLa29mRyBuaz4zBQJf5saUQxAgZncJ4PmHsGQgxzdN-JsTTnsn0kv-dsLSK1coTzJqikM1wH-vxWPSZ3xS_uDEUAMYItt/s320/Beato%20Gregorio%20Khomy%C5%A1yn.JPG" width="225" /></a></div><p></p><p style="text-align: justify;">Nacque il 25 marzo 1867 nel villaggio di
Hadynkivtsi (regione di Ternopil, in Ucraina). Dopo gli studi compiuti
presso il seminario di Lviv, il 18 novembre 1893, venne ordinato
sacerdote. Nel 1902 fu nominato rettore del seminario; il 19 giugno 1904
venne ordinato vescovo dell’Eparchia di Stanislaviv oggi
Ivano-Frankivsk. Fu arrestato dalle autorità comuniste prima nel 1939 e
poi l’11 aprile del 1945. A causa delle torture subite e delle percosse
ricevute durante gli interrogatori, il beato Hryhorij morì il 28
dicembre 1945 nell’ospedale del carcere di Lukianivska a Kiev. Fa parte
del gruppo di 26 martiri della Chiesa greco-cattolica morti fra il 1935 e
il 1973, perseguitati dal regime comunista che appoggiava la Chiesa
ortodossa a cui essi rifiutavano di aderire. Sono stati beatificati da
Giovanni Paolo II nel 2001 a Leopoli (Lviv), durante il viaggio
apostolico in Ucraina.</p>
<div style="text-align: justify;"><b><u>Martirologio Romano</u></b>: A
Kiev in Ucraina, beato Gregorio Khomyšyn, vescovo di Ivano-Frankivsk e
martire, che, durante la persecuzione contro la fede, meritò di sedere
al banchetto celeste dell’Agnello.</div><p></p>Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-47089265169681939042023-12-27T23:30:00.006+01:002023-12-29T18:03:59.588+01:00Beato Jan Havlik<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-Ya8EWjtW_0z42oQuC3D6LaxQWsGzHGnxdZRoy5mXJJFb2rMjb3Bn1WfAuQxl69-IRZwSXKvUvjktgpiEpMCRBbyyQGNvctoLiwpQ2BnNI5VuN8HWvutzR7dTuMFMHUqJ5jIfPNZoXrhG6k-s12XeQqaVDymxCswp6TkWFNwGVP11hAyvA2fRSVSnURO4/s850/Beato%20Jan%20Havlik.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="850" data-original-width="588" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-Ya8EWjtW_0z42oQuC3D6LaxQWsGzHGnxdZRoy5mXJJFb2rMjb3Bn1WfAuQxl69-IRZwSXKvUvjktgpiEpMCRBbyyQGNvctoLiwpQ2BnNI5VuN8HWvutzR7dTuMFMHUqJ5jIfPNZoXrhG6k-s12XeQqaVDymxCswp6TkWFNwGVP11hAyvA2fRSVSnURO4/s320/Beato%20Jan%20Havlik.JPG" width="221" /></a></div><p></p><p style="text-align: justify;">Il Seminarista della Congregazione della Missione
Jan Havlik terminò le scuole secondarie nel 1949 a Banska Bystrika. Il
29-10-51 fu arrestato insieme agli altri seminaristi della Congregazione
a Nitra. La terrificante Polizia Statale Comunista lo interrogò e torturarò per
16 mesi, lasciato nella fame e al freddo. Dopo il processo, che durò dal
3 al 5 febbraio, fu condannato a dieci anni di prigione. Da qui iniziò
ad intrapendere la letteratura religiosa, non volle tradire, e per
questo la sua condanna fu prolungata, senza un ulteriore processo, a 11
anni di carcere. Trascorse l'ultimo periodo di carcerazione a Valdice.
Anche in prigione venne interrogato, maltrattato, torturato e lasciato
senza cibo ed al freddo. Si comportò sempre valorosamente. Quando poté
uscire di prigione, fu rimandato a casa, gravemente ammalato, dove morì.
Condusse una vita santa: devoto, eccellente per il canto, dotato della
parola, devoto alla Vergine Maria, perseverante e amante della
preghiera. Papa Francesco ha riconosciuto il suo martirio in data 14
dicembre 2023, aprendo così la strada alla sua beatificazione.</p>Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-68793275920138538562023-12-26T23:30:00.005+01:002023-12-29T17:43:15.368+01:00Beato Pietro Boffet<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMuZnbE3S7KKgSDf1Rl0-UxJHHrIvqb4wnorcg1hlSQxkv55W2Kggr017Ksw1iuTqubeL847a2QziszTTWzgu3xs-WMfB0b857dFtZZCk37c1HMLW1tBiRRNE_dx5Q-svNrBQoMteue_UeyqZaYWabGbhBFe55VS3K9hjbub-cbT5fxjvW9B37XuDFA9rF/s750/Beato%20Pietro%20Boffet.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="436" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMuZnbE3S7KKgSDf1Rl0-UxJHHrIvqb4wnorcg1hlSQxkv55W2Kggr017Ksw1iuTqubeL847a2QziszTTWzgu3xs-WMfB0b857dFtZZCk37c1HMLW1tBiRRNE_dx5Q-svNrBQoMteue_UeyqZaYWabGbhBFe55VS3K9hjbub-cbT5fxjvW9B37XuDFA9rF/s320/Beato%20Pietro%20Boffet.JPG" width="186" /></a></div><p></p><p style="text-align: justify;">Di origine francese, il Beato Pietro Boffet,
ispirato alla grazia di Dio entrò nell'Ordine della Mercede dove per i
suoi grandi progressi negli studi e nella pietà, acquistò buona
reputazione. Fu per alcuni anni professore di Teologia, rinomato
predicatore ed infine venne designato come redentore. Nel 1442 assieme a
San Lorenzo Company mentre ritornavano da una redenzione in Africa,
furono sorpresi da una grande tempesta che li riportarono nuovamente a
Tunisi. Rinchiusi tutti quanti in prigione compreso loro due, durante la
prigionia usavano tutti i danari che l'Ordine gli inviava per la loro
liberazione, riscattando altri schiavi al loro posto. Dopo 10 anni di
schiavitù, padre Boffet, godendo di una semilibertà, ricondusse alla
fede un rinnegato, allora i mori spinti dal loro odio verso la religione
cristiana, lo rimisero in carcere e dopo vari maltrattamenti abbracciò
con gioia il martirio per il Signore nell'anno 1452.<br />L'Ordine lo festeggia il 26 dicembre.</p>Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-75523626801785922412023-12-26T23:00:00.001+01:002023-12-29T17:41:20.232+01:00Beato Alessandro Sirdani<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjc56u6YiZYhgnQBpD2hRzYhBQkxaGZsFcA4shm865wHovGS1FzV6a7VwIZ4cFNcBmxBWQOIRXaCb4MYZWuUoSXg3yZFfHwcAHbqhvy_5HCQXsyJCYzuKGa6ewRg8KEBLjfcPvWLGxNICRmPtbTjfV3BaQCJpl317Ve4Acw0ELwFmLB6mvInoLa2qNg0yu/s616/Beato%20Alessandro%20Sirdani.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="616" data-original-width="360" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjc56u6YiZYhgnQBpD2hRzYhBQkxaGZsFcA4shm865wHovGS1FzV6a7VwIZ4cFNcBmxBWQOIRXaCb4MYZWuUoSXg3yZFfHwcAHbqhvy_5HCQXsyJCYzuKGa6ewRg8KEBLjfcPvWLGxNICRmPtbTjfV3BaQCJpl317Ve4Acw0ELwFmLB6mvInoLa2qNg0yu/s320/Beato%20Alessandro%20Sirdani.JPG" width="187" /></a></div><p></p><p style="text-align: justify;">Aleksander Sirdani, nato a Boga nel nord
dell’Albania, fu ordinato sacerdote nel 1916 ed esercitò il ministero in
vari paesini sulle montagne di Scutari. Come molti sacerdoti albanesi,
trascrisse le fiabe e le tradizioni popolari in raccolte organiche e
compose poesie, anche di soggetto religioso. Il 26 luglio 1948, in
occasione della festa di sant’Anna, pronunciò un’omelia che faceva
velatamente riferimento alla situazione politica: venne quindi arrestato
il giorno seguente. Condotto nel carcere di Koplik, subì numerose
torture, culminate con la morte: fu soffocato nel pozzo nero del
carcere. Compreso nell’elenco di 38 martiri uccisi sotto il regime
comunista in Albania, capeggiati dal vescovo Vincenzo Prennushi, è stato
beatificato il 5 novembre 2016 nella piazza davanti alla cattedrale di
Santo Stefano a Scutari.</p>Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6056367293832108084.post-66750875102580093002023-12-25T10:34:00.006+01:002023-12-25T10:34:49.278+01:00Canto - Gaudete, Gaudete Christus est Natus<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRqbBhQbU_U3uc0edr1MlzQblAIosh7rTgliV0WrFTLrYpTxcUWIe9lNXOuadDEKF761f5d5zaLfq00gTOc8e4BHogfCdd-ll29ada4amy6Ofob8Uazk2Hb4skzRJCK-A0hk_TDB-xqhLysl7Yay66A2_fF1wqQdkkoFEFXcLGO3M1yqpJmYqqSftdXwmv/s641/Gaudete,%20gaudete%20Christus%20est%20natus.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="641" data-original-width="381" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRqbBhQbU_U3uc0edr1MlzQblAIosh7rTgliV0WrFTLrYpTxcUWIe9lNXOuadDEKF761f5d5zaLfq00gTOc8e4BHogfCdd-ll29ada4amy6Ofob8Uazk2Hb4skzRJCK-A0hk_TDB-xqhLysl7Yay66A2_fF1wqQdkkoFEFXcLGO3M1yqpJmYqqSftdXwmv/s320/Gaudete,%20gaudete%20Christus%20est%20natus.jpg" width="190" /></a></div><p></p><p style="text-align: center;"><span></span></p><div class="ujudUb" style="text-align: center;"><span>Gaudete, gaudete, Christus est natus</span><br aria-hidden="true" /><span>Ex Maria virgine, gaudete</span><br aria-hidden="true" /><span>Gaudete, gaudete, Christus est natus</span><br aria-hidden="true" /><span>Ex Maria virgine, gaudete<br /><br /></span></div><div class="ujudUb" style="text-align: center;"><span>Tempus adest gratiae, hoc quod optabamus</span><br aria-hidden="true" /><span>Carmina laetitiae devote redamus<br /><br /></span></div><div class="ujudUb" style="text-align: center;"><span>Gaudete, gaudete, Christus est natus</span><br aria-hidden="true" /><span>Ex Maria virgine, gaudete</span><br aria-hidden="true" /><span>Gaudete, gaudete, Christus est natus</span><br aria-hidden="true" /><span>Ex Maria virgine, gaudete<br /><br /></span></div><div class="ujudUb" style="text-align: center;"><span>Deus homo factus est natura mirante</span><br aria-hidden="true" /><span>Mundus renovatus est a Christo regnante<br /><br /></span></div><div class="ujudUb" style="text-align: center;"><span>Gaudete, gaudete, Christus est natus</span><br aria-hidden="true" /><span>Ex Maria virgine, gaudete</span><br aria-hidden="true" /><span>Gaudete, gaudete, Christus est natus</span><br aria-hidden="true" /><span>Ex Maria virgine, gaudete</span></div><div class="ujudUb" style="text-align: center;"><span><br />Ezechielis porta clausa per transitur</span><br aria-hidden="true" /><span>Unde lux est orta salus invenitur</span></div><div class="ujudUb" style="text-align: center;"><span><br />Gaudete, gaudete, Christus est natus</span><br aria-hidden="true" /><span>Ex Maria virgine, gaudete</span><br aria-hidden="true" /><span>Gaudete, gaudete, Christus est natus</span><br aria-hidden="true" /><span>Ex Maria virgine, gaudete</span></div><div class="ujudUb" style="text-align: center;"><span><br />Ergo nostra cantio psallat iam in lustro</span><br aria-hidden="true" /><span>Benedicat domino salus regi nostro</span></div><div class="ujudUb WRZytc" style="text-align: center;"><span><br />Gaudete, gaudete, Christus est natus</span><br aria-hidden="true" /><span>Ex Maria virgine, gaudete</span><br aria-hidden="true" /><span>Gaudete, gaudete, Christus est natus</span><br aria-hidden="true" /><span>Ex Maria virgine, gaudete</span></div><div class="ujudUb WRZytc"><span> </span></div><p></p>
<div style="text-align: center;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="340" src="https://www.youtube.com/embed/Yew4i2-ox-E?si=Ne6H2ETEk7QYGz3n" title="YouTube video player" width="440"></iframe></div>Walterhttp://www.blogger.com/profile/02613908975869910714noreply@blogger.com0