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lunedì 13 aprile 2020

Matteo, Capitolo 24, Versetti 45-51


Qual è dunque, pensi, il servo fedele e prudente che il padrone ha costituito sopra la sua famiglia perché dia loro il cibo in tempo opportuno? Beato quel servo che il padrone, al suo arrivo, troverà ad agire così; In verità vi dico che lo costituirà sopra tutti i suoi beni. Se invece quel servo cattivo dirà nel suo cuore: il padrone tarda a venire, e comincerà a percuotere i suoi compagni, mangerà e berrà con gli ubriachi, il padrone di quel servo verrà nel giorno che non spera e nell'ora che ignora, e lo dividerà e porrà la sua parte con gli ipocriti: lì sarà pianto e stridore di denti.

Ilario: Benché il Signore ci avesse esortato in generale a vivere con molta vigilanza, raccomanda in modo speciale ai principi del suo popolo, cioè i Vescovi, la sollecitudine nell’attesa della sua venuta. Infatti questo servo fedele e prudente preposto alla sua famiglia significa il pastore che procura ciò che è utile e conveniente al gregge che gli è stato affidato.

Glossa: E’ raro un servo fedele che servendo il padrone per il padrone pasce le pecore di Cristo non per lucro, ma per amore di Cristo; e quello prudente che discerne con prudenza le capacità, vita e costumi dei suoi sudditi; che il Signore ha costituito, ciò quello che è stato chiamato da Dio, e non si è introdotto da se stesso.

Crisostomo: Due cose richiede a un simile servo, cioè la prudenza e la fedeltà; chiama in verità fedele quello che non si appropria di niente di ciò che appartiene al suo padrone, né sciupa inutilmente le sua cose; e chiama prudente quello che conosce il modo in cui conviene amministrare ciò che gli è stato affidato.

Crisostomo: Questa parabola si adatta anche ai principi secolari: infatti è necessario che chiunque usi ciò che possiede per l’utilità comune, non a danno dei compagni, né alla perdita di se stesso, sia che abbia la sapienza, sia il principato, sia qualunque altra cosa.

Remigio [Rabano]: Bisogna poi notare che come vi è una grande distanza di meriti fra i buoni predicatori e i buoni uditori, così vi è una grande distanza di premi. Infatti i buoni uditori, se li troverà vigilanti, li farà sedere alla sua mensa, come dice Luca, mentre i buoni predicatori li costituirà sopra tutti i suoi beni.

Origene: Lo dividerà quando il suo spirito, cioè il suo dono spirituale, ritornerà a Dio che l’ha dato; l’anima invece con il suo corpo va nella geenna. Il giusto invece non viene diviso, ma la sua anima va con lo Spirito, cioè con il dono spirituale, ai regni celesti. Coloro che sono divisi non hanno invece in sé la parte del dono spirituale che veniva da Dio, ma sarà lasciata la parte che apparteneva ad essi, cioè l’anima, che sarà punita col corpo; per cui segue: e porrà la sua parte con gli ipocriti.

Origene: Il pianto sarà per coloro che malamente risero in questo mondo, e per coloro che riposarono irragionevolmente sarà lo stridore dei denti; non volendo infatti sopportare materialmente i dolori, spinti dai tormenti strideranno i denti, quelli che cioè mangiarono l’acerbità della malizia. Dalle cose dette si deduce che il Signore costituì sopra la sua famiglia non solo quelli che sono fedeli e prudenti, ma anche i cattivi; e che non li salva il fatto di essere stati costituiti dal Signore sopra la sua famiglia, ma l’aver dato il cibo al tempo opportuno e l’essersi astenuti dalle percosse e dalle intemperanze.

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