Berardo, Pietro, Ottone, Accursio e Adiuto furono i primi cinque martiri
francescani. S. Francesco (4 ott.), che si rendeva sempre più conto
della vocazione missionaria dei suoi confratelli, era convinto che ci
dovesse essere un modo migliore delle crociate per convertire i
musulmani. Egli stesso si recò a predicare in Egitto, più o meno nello
stesso periodo in cui inviava i cinque missionari nel regno moresco di
Siviglia, dal quale essi furono espulsi per lo zelo esibito nella loro
predicazione. Salparono allora per il Marocco, dove cercarono di
proporsi come cappellani per i mercenari cristiani assoldati dal
sultano. Questi allora ordinò loro di non predicare o di tornarsene in
Spagna, ma i cinque si rifiutarono di obbedire. Così il 16 gennaio 1220,
a Marrakech, il sultano tagliò loro le teste con la sua scimitarra. Si
dice che S. Francesco, sentendo le notizie che gli annunciavano la loro
morte, abbia esclamato: «Ora posso veramente dire di avere cinque frati
minori!» Il capitolo Di coloro che vanno tra i saraceni e gli altri
infedeli, inserito nel 1221 nella Regola francescana, era frutto della
loro morte e del viaggio di Francesco in Egitto. Il martirio per Cristo
divenne l'aspirazione suprema dei missionari francescani, ed era visto
come "il massimo della perfezione". I cinque vennero canonizzati nel
1481.
MARTIROLOGIO ROMANO. Presso la città di Marrakesch
nell’odierno Marocco, passione dei santi martiri Berardo, Ottone,
Pietro, sacerdoti, Accorsio e Adiuto, religiosi, dell’Ordine dei Minori:
mandati da san Francesco ad annunciare il Vangelo di Cristo ai
musulmani, catturati a Siviglia e condotti a Marrakesch, per ordine del
capo dei Mori furono trafitti con la spada.
Fonte: https://www.santodelgiorno.it/santi-berardo-otone-pietro-accursio-e-adiuto/
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