Maria nacque in Valencia e già da giovane essendo molto devota
all'ambiente in cui è stata educata espresse alla madre il desiderio di
essere cappuccina, ma la madre la invitò ad entrare in una congregazione
di vita attiva, alla quale Milagros rispose che voleva essere
cappuccina per via del ristrettezza e austerità del suo governo.
Entrò così nel convento dei Cappuccini a Valencia il 9 ottobre 1902,
verso i 20 anni. In monastero aveva i mestieri di infermiera,
responsabile della sala da pranzo, tornitrice, sacrestana e maestra
delle novizie; e si impegnò molto per fare bene tutte le commissioni che
riceveva dalla comunità. Fu molto caritatevole e si dava a qualunque
servizio fosse necessario per lei. Ebbe una solida pietà, basata su
un'intensa vita di preghiera, ed formò notevolmente le sue sorelle in
comunità.
Il 18 luglio 1936 dovette lasciare il monastero e si
rifugiò nella casa di sua sorella Maria, a Valencia. Qui condusse una
vita raccolta, completamente dedita alla preghiera. Poi si recò in una
casa in via Maestro Chapí dove si rifugiarono i religiosi della Dottrina
Cristiana. Lì fu arrestata da un gruppo di miliziani con le altre suore
e portata al Picadero de Paterna dove fu fucilata il 20 novembre 1936.
Nel 1940 i suoi resti mortali furono portati al suo monastero. È stata
beatificata l'11 marzo 2001 da Papa Giovanni Paolo II.
MARTIROLOGIO ROMANO. Nel villaggio di Picadero de Paterna sempre nel territorio di Valencia in Spagna, beata Maria dei Miracoli Ortells Gimeno, vergine dell’Ordine delle Clarisse Cappuccine e martire, che nella medesima persecuzione fu coronata dal martirio per la testimonianza di fede resa a Cristo.
Fonte: https://www.santodelgiorno.it/beata-maria-dei-miracoli-ortelles-gimeno/
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