S.Giustino, discendente da una famiglia greca pagana, è considerato il più importante apologista del II° secolo.
Narra
egli stesso come il suo ardente desiderio di sapere lo avesse condotto,
nei suoi anni giovanili, a frequentare le scuole degli stoici, dei
peripatetici e dei pitagorici, le cui dottrine però lo lasciarono deluso
quanto alla ricerca della verità. Da un vecchio incontrato per caso gli
venne chiaramente dimostrata l'insufficienza di ogni tentativo
filosofico di spiegare l'essenza e l'immortalità dell'anima, e nello
stesso tempo attirò la sua attenzione sui "profeti" e quindi sul
Cristianesimo: solo la preghiera incessante apre la strada verso Dio. Da
allora egli dedicò la sua vita esclusivamente alla difesa della fede
cristiana, la "sola filosofia attendibile e giovevole".
La
sua morte è descritta in un antico e autorevole "Martyrium Sancti
Iustini et Sociorum", secondo il quale Giustino fu decapitato insieme ad
altri sei cristiani a Roma, circa nell'anno 165.
Le opere.
A) La Prima Apologia può essere distinta in due parti: la prima intende discolpare i
cristiani dalle accuse ingiuste loro rivolte dai pagani; la seconda, più
positiva, espone il contenuto dottrinale del Cristianesimo, la condotta
dei suoi seguaci, il suo culto.
Nella prima apologia S. Giustino leva alta la voce per difendere i critiani innanzi all'imperatore Antonino Pio dalle più nefande accuse. In essa ci ha lasciato una particolareggiata descrizione della sinassi liturgica dei tempi suoi, indicandoci le varie parti della cerimonia; le preghiere, la lettura dei libri santi, l'oblazione, la consacrazione, la comunione. E da essa apprendiamo che la liturgia eucaristica del secondo secolo era pressochè identica nelle parti essenziali alla Messa quale si pratica oggi nella Chiesa cattolica.
Nella prima apologia S. Giustino leva alta la voce per difendere i critiani innanzi all'imperatore Antonino Pio dalle più nefande accuse. In essa ci ha lasciato una particolareggiata descrizione della sinassi liturgica dei tempi suoi, indicandoci le varie parti della cerimonia; le preghiere, la lettura dei libri santi, l'oblazione, la consacrazione, la comunione. E da essa apprendiamo che la liturgia eucaristica del secondo secolo era pressochè identica nelle parti essenziali alla Messa quale si pratica oggi nella Chiesa cattolica.
B) La Seconda Apologia,
attribuendo le persecuzioni scatenate contro i cristiani ai demoni,
afferma che Dio conduce i suoi fedeli alla virtù e al premio per vie
aspre, e dimostra la superiorità del Cristianesimo su ogni dottrina
umana.
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