Venuta la sera, sedeva a mensa con i suoi dodici discepoli. E mentre
mangiavano disse loro: In verità vi dico che uno di voi mi tradirà. E molto
rattristati cominciarono a dire uno per uno: Forse sono io, Signore? Ma egli
rispondendo disse: Chi intinge con me la mano nel piatto, questo mi tradirà. Il
Figlio dell'uomo se ne va, come è stato scritto di lui: ma guai a quell’uomo
per mezzo del quale sarà consegnato il Figlio dell'uomo; era meglio per lui se quell'uomo
se non fosse mai nato. Ma rispondendo Giuda, che lo tradì, disse: Sono forse
io, Maestro? Gli disse: Tu l'hai detto.
Girolamo: Poiché il Signore aveva già predetto la sua
passione, ora predice chi sarà il traditore, dandogli luogo al pentimento,
affinché intendendo che conosceva i suoi pensieri e i segreti del cuore, si
pentisse di ciò che aveva fatto.
E mentre mangiavano disse loro: In verità vi dico che uno di voi mi
tradirà. Leone: Con ciò
fece intendere che conosceva la coscienza del suo traditore, però non lo
confonde con rimproveri aspri e manifesti, ma lo rimprovera con una monizione
semplice e occulta, perché si penta e si corregga con più facilità, dato che
non gli aveva diretto espressioni dure.
Girolamo: O ammirabile pazienza del Signore! Prima aveva
detto (v. 21): «Uno di voi mi tradirà»; il traditore preserverà nel suo cattivo
proposito, e allora lo riprende con più chiarezza, e tuttavia non lo designa
col suo nome. Però Giuda, quando gli altri si affliggono e ritirano la loro
mano e si astengono da portare il cibo alla loro bocca, egli, con la temerarietà
e svergognatezza con cui lo doveva consegnare, persino mette la mano nel piatto
con il suo Maestro, affinché il suo osare occultasse la situazione del suo
spirito.
Origene: Non dice: guai
a quell’uomo che lo consegnerà, ma per
mezzo del quale sarà consegnato, facendo capire che era un altro quello da
cui il Signore era consegnato, cioè dal diavolo, essendo lo stesso Giuda il
ministro del tradimento. Guai dunque a tutti i traditori di Cristo, poiché chi
consegna i discepoli di Cristo consegna Cristo.
Origene: Giuda, dopo le parole degli Apostoli e quelle del
Signore che si riferivano a lui, domandò poi a sua volta con intenzione
perversa, facendo una domanda simile a quella che fecero gli altri, in modo da
occultare la sua intenzione di non seguire il Signore: infatti il vero
pentimento non si trattiene.
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