Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, che è chiamato Cristo.
Girolamo: Questo
passo ci viene obbiettato da Giuliano Augusto: poiché Matteo dice che
Giuseppe è figlio di Giacobbe, mentre Luca lo dice figlio di Eli; non
intendendo la consuetudine delle Scritture per cui uno è il padre
secondo la natura e un altro è il padre secondo la legge. Sappiamo
infatti che, per comando di Dio, Mosè prescrisse (Dt 25,5-6) che se un
fratello o un parente muore senza figli, un altro prenda sua moglie per
suscitare la discendenza del suo fratello o del suo parente. Questo
punto è stato ampiamente dibattuto dallo storico Africano e da Eusebio
di Cesarea nella sua Storia Ecclesiastica. Secondo quest’ultimo
Mattan e Melchi generarono in tempi diversi due figli dalla stessa
moglie, di nome Iesca. Poiché Mattan discende da Salomone, aveva preso
per primo la moglie, e lasciato un solo figlio di nome Giacobbe, morì.
Dopo la sua morte, poiché la legge non vieta alla moglie di sposare un
alto uomo, Melchi, discendente di Mattan, essendo della medesima tribù
ma non della stessa famiglia, prese la moglie lasciata da Mattan, dalla
quale ebbe un figlio di nome Eli; così per la diversa famiglia dei padre
Giacobbe ed Eli divennero fratelli uterini; di essi uno, ossia
Giacobbe, prendendo per comando della legga la moglie del fratello Eli
morto senza figli, generò Giuseppe, certamente suo figlio secondo la
natura: per cui si scrive anche: Giacobbe generò Giuseppe. Invece
secondo il precetto della legge Giuseppe risulta figlio di Eli, poiché
era suo fratello e aveva preso la moglie di lui per suscitare la
discendenza del fratello. E cosi risultano giuste e integre sia la
genealogia enumerata da Matteo, sia quella enumerata da Luca.
Agostino:
Tutti i beni del matrimonio si realizzano in quei genitori di Cristo:
la fedeltà, la prole, e il sacramento: riconosciamo la prole nello
stesso Cristo Signore, la fedeltà poiché non vi fu alcun adulterio, il
sacramento poiché non vi fu alcun divorzio.
Agostino:
Noi dunque crediamo che anche Maria fu nella parentela di Davide,
poiché crediamo a quelle Scritture che dicono entrambe le cose: sia che
Cristo fu della discendenza di Davide secondo la carne, sia che sua
madre fu Maria, senza rapporti coniugali, ma vergine.
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