Grazie a ricercatori italiani e statunitensi e a delle monete bizantine novità eclatanti sulla Sacra Sindone. Eccovi quali
La ricerca scientifica riesce sempre a stupire e ad entusiasmare l’essere umano. Può confermare o confutare una data tesi. L’Università di Padova,
in collaborazione con atenei statunitensi, ha concluso una ricerca dal
carattere realmente storico che potrebbe rivoluzionare tutto ciò che
sappiamo fino ad ora della Sacra Sindone.
Le monete bizantine e la Sindone
Il lavoro di ricerca del team italoamericano ha portato al rilevamento di tracce di probabili monete, risalenti all’Impero Bizantino, sul tessuto della Sacra Sindone. I risultati sono stati pubblicati sull’ultimo numero di Journal of Cultural Heritage, e la nuova teoria presentata alla Conferenza sulla Sindone in Canada. Due studiosi, Claudio Furlan e Giulio Fanti, sono riusciti a rilevare dosi di Elettro, un’antichissima e rarissima lega composta da oro, argento e rame.
Moneta antica del Regno di Lidia in elettro |
Questo materiale, molto comune in Asia
Minore e nell’Egeo, era utilizzato per la realizzazione di monete e di
stoviglie poiché si credeva che avesse la proprietà di eliminare i
veleni da tutto ciò con cui veniva in contatto.
I risultati della ricerca
I risultati di questa ricerca sono a dir poco sconvolgenti. Le monete bizantine che avrebbero toccato la Sindone risalgono a prima dell’anno 1000. Sembra che siano state strofinate al fine di trasmettere i poteri di questa santa reliquia per contatto. Una sorta di reliquiario in serie.
Un terremoto scientifico?
Se i risultati venissero confermati andranno contro alla precedente radio datazione statunitense effettuata con il radiocarbonio. In quell’occasione (era il 1988), grazie al Carbonio-14, venne accertato che la Sindone sarebbe stata realizzata nel XIV secolo.
Fonte: https://www.psbprivacyesicurezza.it/novita-importanti-concernenti-la-sacra-sindone/?fbclid=IwAR0wzRPV8XJgF27kJ-hl_Lpfqg5kIA2z51ldj8FBmYvleKTV6GGGv1Zc1V0
Nessun commento:
Posta un commento